Vita di città
Mercato del sabato, sentenza rinviata all’8 luglio
Rinvio deciso dal Tar. Commercianti: “Così ci fanno morire di crepacuore”.
Matera - sabato 13 giugno 2015
16.53
Doveva essere il giorno decisivo per il futuro del mercato del sabato, ma non è stato così. Il Tar di Basilicata, per l'ennesima volta, ha rinviato il giudizio in merito al trasferimento del mercato del sabato alla Zona Paip 2. Adesso la nuova data attesa per l'emanazione della sentenza è l'8 luglio.
La vicenda, ormai estenuante per i commercianti, si trascina da mesi. Dopo il continuo disinteresse mostrato dal'amministrazione nei confronti delle esigenze degli ambulanti, gli stessi sono in piena collera e affermano: "Così ci fanno morire di crepacuore. Impossibile resistere fino all'8 luglio ed oltre. Mai avremmo pensato di essere così maltrattati, a Matera".
Una situazione intollerabile, dunque, per circa 70 commercianti andriesi e materani. Proteste e ricorsi, per adesso, non hanno sortito effetti, ma il sindacalista andriese, Savino Montaruli, di Unimpresa Bat, non molla rilanciando le prossime iniziative: "Per lunedì sera, alle ore 17.00 in Via Giovanni XXIII, a Bitonto, è stato organizzato un Incontro/Assemblea nel quale affronteremo le delicatissime questioni in merito a quanto sta accadendo su alcuni mercati come quello di Grumo Appula, di Terlizzi ma anche di Matera e delle decisioni da assumere nell'immediato. Tra le iniziative proposte come elemento di discussione anche una possibile tappa romana da tenersi in settimana, al Parlamento e con una sosta di protocollo al Quirinale per portare all'attenzione dei Media nazionali una situazione che mai si sarebbe potuta preventivare nella Capitale Europea della Cultura 2019 cioè a Matera; città che dovrebbe fregiarsi di tale titolo anche al di fuori delle celebrazioni ufficiale quindi nella realtà di tutti i giorni".
Il sindacalista ribadisce i motivi di contrarietà all'attuale collocazione del mercato alla Zona Paip2: "Ad oggi quanto accaduto nel Mercato con queste discriminazioni assurde, con una location che mai si sarebbe potuta concepire cioè sotto i tralicci dell'alta tensione, in un luogo fortemente esposto alle intemperie, con difficoltà di accessi, anche per disabili e persone anziane, senza il minimo rispetto delle persone e degli stessi cittadini oltre che delle Imprese, è fuori da ogni possibile e paventata previsione e le lamentele diffuse ne sono ampia dimostrazione".
Una questione delicata e di fondamentale importanza quella riguardante la scelta dell'area mercatale, vittima del clima elettorale, secondo Montanaruli: "Un clima elettorale incandescente, al quale ci riteniamo assolutamente estranei, ha contaminato questa vicenda e quindi l'ha sicuramente condizionata e questo può accadere solo in un Paese portato allo sbando qual è l'Italia. Sono amareggiato e rammaricato per quanto accaduto e se ci sarà da andare a Roma sarò anche questa volta in prima linea. Per il resto vedo solo tanta miseria intellettuale di fronte alle decisioni assunte senza concertazione e agendo con un'autorità che solo certe leggi possono attribuire a certi personaggi ma che mai si trasformerà in autorevolezza piena e in capacità di azione per la salvaguardia degli interessi generali e diffusi. Mi dispiace per loro".
La vicenda, ormai estenuante per i commercianti, si trascina da mesi. Dopo il continuo disinteresse mostrato dal'amministrazione nei confronti delle esigenze degli ambulanti, gli stessi sono in piena collera e affermano: "Così ci fanno morire di crepacuore. Impossibile resistere fino all'8 luglio ed oltre. Mai avremmo pensato di essere così maltrattati, a Matera".
Una situazione intollerabile, dunque, per circa 70 commercianti andriesi e materani. Proteste e ricorsi, per adesso, non hanno sortito effetti, ma il sindacalista andriese, Savino Montaruli, di Unimpresa Bat, non molla rilanciando le prossime iniziative: "Per lunedì sera, alle ore 17.00 in Via Giovanni XXIII, a Bitonto, è stato organizzato un Incontro/Assemblea nel quale affronteremo le delicatissime questioni in merito a quanto sta accadendo su alcuni mercati come quello di Grumo Appula, di Terlizzi ma anche di Matera e delle decisioni da assumere nell'immediato. Tra le iniziative proposte come elemento di discussione anche una possibile tappa romana da tenersi in settimana, al Parlamento e con una sosta di protocollo al Quirinale per portare all'attenzione dei Media nazionali una situazione che mai si sarebbe potuta preventivare nella Capitale Europea della Cultura 2019 cioè a Matera; città che dovrebbe fregiarsi di tale titolo anche al di fuori delle celebrazioni ufficiale quindi nella realtà di tutti i giorni".
Il sindacalista ribadisce i motivi di contrarietà all'attuale collocazione del mercato alla Zona Paip2: "Ad oggi quanto accaduto nel Mercato con queste discriminazioni assurde, con una location che mai si sarebbe potuta concepire cioè sotto i tralicci dell'alta tensione, in un luogo fortemente esposto alle intemperie, con difficoltà di accessi, anche per disabili e persone anziane, senza il minimo rispetto delle persone e degli stessi cittadini oltre che delle Imprese, è fuori da ogni possibile e paventata previsione e le lamentele diffuse ne sono ampia dimostrazione".
Una questione delicata e di fondamentale importanza quella riguardante la scelta dell'area mercatale, vittima del clima elettorale, secondo Montanaruli: "Un clima elettorale incandescente, al quale ci riteniamo assolutamente estranei, ha contaminato questa vicenda e quindi l'ha sicuramente condizionata e questo può accadere solo in un Paese portato allo sbando qual è l'Italia. Sono amareggiato e rammaricato per quanto accaduto e se ci sarà da andare a Roma sarò anche questa volta in prima linea. Per il resto vedo solo tanta miseria intellettuale di fronte alle decisioni assunte senza concertazione e agendo con un'autorità che solo certe leggi possono attribuire a certi personaggi ma che mai si trasformerà in autorevolezza piena e in capacità di azione per la salvaguardia degli interessi generali e diffusi. Mi dispiace per loro".