Basket
Per l'Olimpia Matera rammarico e delusione: si torna in serie B
Al vaglio della società le possibili azioni da intraprendere dopo l'inattesa sentenza
Matera - mercoledì 10 agosto 2016
9.51
L'Olimpia Matera sgomenta accoglie, con grande rammarico e profonda delusione, la decisione del Collegio di Garanzia del Coni. La riammissione della Virtus Roma al prossimo campionato di serie A2, infatti, riporta in serie B la società biancazzurra dopo un mese di battaglie e grandi sforzi da parte dell'intera società, dei soci e dei nuovi imprenditori e professionisti coinvolti, per tenere vivo il sogno di tutti i tifosi e gli appassionati della palla a spicchi nella città dei Sassi.
Una decisione inattesa, che complica ulteriormente l'estate materana. Quasi un mese di lavoro intenso e certosino, gettato allo ortiche dall'ultimo grado di giudizio. Lavoro svolto con i propri sostenitori, con gli sponsor, le aziende del territorio e l'Amministrazione. Tutto da rifare. Certo, perchè i componenti del Consiglio d'amministrazione, Pasquale Lorusso e Rocco Sassone, hanno vissuto intensi momenti di coinvolgimento e reclutamento di forze. Dall'azione portata avanti con la Fidelity card per i sostenitori, sino alla visita di tante aziende, per cercare di avvicinare più gente possibile al mondo del basket. Ed invece, una sentenza mette in serio pericolo ogni sforzo, ogni tentativo di sensibilizzazione alla partecipazione massiccia e continua di nuove e necessarie forze da inserire nel mondo dello sport.
Triste vedere dissolversi un impegno trasversale delle forze economiche e imprenditoriali del territorio in favore della pratica sportiva, che porta con se una serie di valori, competenze, passioni e tradizioni importanti per Matera e la sua Provincia.
In questo momento, si rischia di perdere un grande patrimonio di impegni e di promesse, giunte da aziende che volevano investire nel mondo del basket, partendo dal presupposto che l'Olimpia Matera potesse affrontare un importante campionato nazionale come quello della serie A2. L'avvicinamento, tanto agognato e sperato, ed i risultati già ottenuti, potrebbero negativamente dissolversi nel vuoto.
La società, con in testa il presidente Pasquale Lorusso, sta valutando in queste ore le possibili azioni da mettere in campo per tutelare i propri diritti e l'impegno di un intero territorio in favore del basket nostrano. Un compito non facile, ma per quanto prodotto sino a questo momento, c'è ancora la voglia di continuare a lottare per garantire alla città dei Sassi il ruolo che si merita in uno degli sport più seguiti e, soprattutto, per la società cestistica più longeve dell'intera regione.
Una decisione inattesa, che complica ulteriormente l'estate materana. Quasi un mese di lavoro intenso e certosino, gettato allo ortiche dall'ultimo grado di giudizio. Lavoro svolto con i propri sostenitori, con gli sponsor, le aziende del territorio e l'Amministrazione. Tutto da rifare. Certo, perchè i componenti del Consiglio d'amministrazione, Pasquale Lorusso e Rocco Sassone, hanno vissuto intensi momenti di coinvolgimento e reclutamento di forze. Dall'azione portata avanti con la Fidelity card per i sostenitori, sino alla visita di tante aziende, per cercare di avvicinare più gente possibile al mondo del basket. Ed invece, una sentenza mette in serio pericolo ogni sforzo, ogni tentativo di sensibilizzazione alla partecipazione massiccia e continua di nuove e necessarie forze da inserire nel mondo dello sport.
Triste vedere dissolversi un impegno trasversale delle forze economiche e imprenditoriali del territorio in favore della pratica sportiva, che porta con se una serie di valori, competenze, passioni e tradizioni importanti per Matera e la sua Provincia.
In questo momento, si rischia di perdere un grande patrimonio di impegni e di promesse, giunte da aziende che volevano investire nel mondo del basket, partendo dal presupposto che l'Olimpia Matera potesse affrontare un importante campionato nazionale come quello della serie A2. L'avvicinamento, tanto agognato e sperato, ed i risultati già ottenuti, potrebbero negativamente dissolversi nel vuoto.
La società, con in testa il presidente Pasquale Lorusso, sta valutando in queste ore le possibili azioni da mettere in campo per tutelare i propri diritti e l'impegno di un intero territorio in favore del basket nostrano. Un compito non facile, ma per quanto prodotto sino a questo momento, c'è ancora la voglia di continuare a lottare per garantire alla città dei Sassi il ruolo che si merita in uno degli sport più seguiti e, soprattutto, per la società cestistica più longeve dell'intera regione.