Scalinata via Giustino Fortunato
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Vita di città

Via Fortunato, l’assessore Nicoletti difende scelte

Per il programma di rigenerazione urbana

"L'urbanistica, lo sappiamo, è il risultato mai statico di una lotta continua tra due flussi: da una parte c'è l'espressione disordinata, anarchica ma anche dinamica di bisogni e desideri individuali; dall'altra la necessità di regole per il vivere assieme, l'azione pubblica ordinatrice che difende l'interesse collettivo, garantendo ma anche limitando i diritti individuali".

Queste alcune delle considerazioni espresse dall'assessore Rosa Nicoletti che interviene sul dibattito che riguarda la rigenerazione urbana in Via Giustino Fortunato. L'assessore alla Città Territorio difende le scelte dell'amministrazione Bennardi e ne spiega le ragioni. "Durante i mesi che si sono succeduti nel 2021, sull'analisi del progetto presentato dall'Ater su Via Giustino Fortunato, l'amministrazione comunale, ha cercato l'equilibrio migliore: anzitutto garantendo il rispetto delle regole, oltre al perseguimento degli interessi collettivi e nel pieno rispetto della continuità amministrativa"- dice Nicoletti, che si duole per la deriva che ha preso il dibattito pubblico, "aizzato per mera e banale speculazione politica, colmo di inesattezze trainate dai peggiori sentimenti e da linguaggi aggressivi".

Nicoletti lamenta una disinformazione faziosa che parte dal presupposto che l'unica soluzione sia non agire, salvo poi lamentarsi perché non si è fatto niente. Un atteggiamento che l'esponente della giunta Bennardi attribuisce a quelle forze politiche che si dicono "capaci di governare".

"Il problema è stato capovolto, la questione mal posta, fino a non nutrire più alcun interesse verso il progetto stesso, che invece questa amministrazione ha voluto migliorare, credendo che la giusta predisposizione e collaborazione della comunità stessa, lo potesse fare ulteriormente"- continua l'assessore, che critica il progetto iniziale dell'Ater per il mancato coinvolgimento della comunità, anche se tale progettazione aveva dalla sua il vantaggio di rappresentare una occasione "dato il connubio degli ingredienti che contiene: due enti istituzionali, più funzioni, in primis quella socio educativa e quella abitativa popolare, una comunità vecchia che dovrebbe accogliere e una comunità nuova che deve far di tutto per essere accolta, costruendo un'integrazione senza pregiudizi"- aggiunge l'assessore che non risparmia critiche alla Regione Basilicata, rea di aver messo in atto "scorrettezze istituzionali e politiche" dovute alla sua sudditanza dalla città di Potenza.
Per Nicoletti sono mancati "dialogo e comunicazione tra Enti, che invece in questi casi dovrebbero andare all'unisono".
Arrivando poi allo scorso 7 dicembre, data in cui "l'Ater ha prodotto (con incomprensibile ritardo) un cronoprogramma, in cui si evince chiaramente che i tempi sono strettissimi e probabilmente non più sufficienti, soprattutto dopo aver appreso solo in quella circostanza, che mediamente la stazione unica appaltante regionale ci impiega in media un anno per espletare l'appalto".
Insomma, le condizioni necessarie per portare a conclusione il progetto sono difficili, e di questo si gioveranno i detrattori dell'iniziativa, a scapito di chi invece non potrà usufruire di alloggi e parcheggi.
"Da parte della nostra amministrazione più di una lezione sarà stata appresa- afferma l'assessore Rosa Nicoletti, che poi, in conclusione, aggiunge: "come amministrazione comunale stiamo portando avanti un piano di integrato di rigenerazione urbana che a cominciare dal Pinqua prevede una serie di operazioni di social housing, tese ad attivare una città che sia solidale, equa, emancipatrice e che si prenda cura di tutti. Lo faremo con azioni di confronto costante con la città, attraverso i comitati di quartiere e le organizzazioni professionali, in un nuovo laboratorio culturale rappresentato dall'Urban Center".
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