Scuola e Lavoro
Vertenza Natuzzi, nuovo incontro tra le parti
Confermate 361 unità lavorative in esubero di cui 100 potrebbero essere ricollocate in altre aziende.
Matera - giovedì 1 ottobre 2015
07.30
Forse si apre un piccolo spiraglio per i lavoratori in esubero, del distretto Natuzzi di Ginosa, che riceveranno l'ultima annualità di cassa integrazione straordinaria. Di fatti dall'ultima Cabina di Regia ad hoc, tenutasi a Roma presso la sede del Ministero dello sviluppo economico (Mise), le novità sulla vicenda parlano chiaro: nell'arco di un anno almeno 100 di 361 unità lavorative potrebbero essere ricollocate in altre aziende. Per la restante parte dei lavoratori in esubero, l'azienda continuerà ad avviare processi di incentivazione alla mobilità.
Ad assorbire le 100 unità ci penserà il territorio lucano insieme a quello pugliese. Nella Regione Basilicata dovrebbero insediarsi tre aziende, dopo il 31 ottobre quando scadrà la presentazione delle domande al bando 'Sostegno alla competitività delle pmi lucane'. Al contempo è previsto che altre due aziende potrebbero collocarsi nell'area pugliese.
Queste sono le notizie principali dal vertice romano, che ha visto la partecipazione del Mise, dei rappresentanti dell'azienda Natuzzi, Domenico Massaro e Antonio Cavallera, e dell'assessore allo sviluppo economico della Regione Puglia, Loredana Capone. Assente la Regione Basilicata. Invece particolarmente folto il gruppo delle rappresentanze sindacali nazionali e locali. Di fatti hanno presenziato l'assemblea i segretari generali del territorio pugliese e lucano: Salvatore Bevilacqua della Feneal –Uil Puglia; Silvano Penna della Fillea-Cgil Puglia; Enzo Gallo della Filca Cisl Puglia; Mino Paolicelli della Feneal-Uil Basilicata; Fernando Mega della Fillea Cgil Basilicata; Michele Latorre della Filca Cisl Basilicata. Hanno preso parte anche i segretari nazionali della Feneal Uil, Fabrizio Pascucci, e della Filca Cisl, Riccardo Gentile.
Dunque, le parti hanno trovato una possibile soluzione per correre ai ripari in merito alla questione esuberi, come afferma Paolicelli: "A partire dal 16 ottobre, data di inizio della cassa integrazione, le parti hanno preso l'impegno di trovare soluzioni alternative di lavoro". Di fatti, ha preso il via "un'operazione di scouting per trovare delle aziende che possono assorbire l'esubero e collocarsi in Puglia e Basilicata con un bilancio in regola". Tra l'altro l'assessore Capone, come comunica il segretario della Feneal-Uil, "ha dichiarato al tavolo di predisporre un coordinamento tra le Regioni interessate, il Mise, e le parti sociali, al fine per trovare soluzioni per collocare la restante parte in esubero anche attraverso finanziamenti per la creazione di nuove imprese".
Il segretario della Feneal-Uil, in merito ai riassorbimenti previsti è in parte dubbioso, "l'insediamento delle nuove società sarà complicato per l'annoso problema della burocrazia italiana", ed in parte fiducioso, "siamo soddisfatti perché l'azienda è tornata sulle sue responsabilità e non vuole lasciare nessuno abbandonato al suo destino".
Non scevra di incertezze anche la valutazione complessiva del segretario Mega della Fillea-Cgil: "Abbiamo da fronteggiare un esubero di 361 persone, con la speranza che si concretizzino le iniziative imprenditoriali, soprattutto sul versante lucano. Il condizionale è d'obbligo!". La vena polemica di Mega si accentua soprattutto in merito a dichiarazioni recenti a mezzo stampa del presidente Pittella sull'accordo di programma per il rilancio della Natuzzi: "Riguardo quell'accordo, dai facili toni trionfalistici in merito all'occupazione, il sindacato non è stato invitato. C'è qualcosa che non funziona nella catena istituzionale. Noi sindacati - conclude a muso duro il sindacalista - abbiamo bisogno di maggiore considerazione e essere ascoltati, onde evitare delle figuracce colossali".
Segnati i prossimi appuntamenti sul calendario. Dal 6 al 30 di ottobre i 361 esuberi saranno convocati nello stabilimento per effettuare un 'bilancio delle competenze', ovvero prospettare un quadro delle competenze per poi consegnare i diversi curriculum alle aziende del territorio. Invece è prevista per il 5 novembre la prossima Cabina di Regia al Mise "per monitorare – come preannuncia Paolicelli – a che punto sono i bandi e gli sviluppi sulla vicenda".
Ad assorbire le 100 unità ci penserà il territorio lucano insieme a quello pugliese. Nella Regione Basilicata dovrebbero insediarsi tre aziende, dopo il 31 ottobre quando scadrà la presentazione delle domande al bando 'Sostegno alla competitività delle pmi lucane'. Al contempo è previsto che altre due aziende potrebbero collocarsi nell'area pugliese.
Queste sono le notizie principali dal vertice romano, che ha visto la partecipazione del Mise, dei rappresentanti dell'azienda Natuzzi, Domenico Massaro e Antonio Cavallera, e dell'assessore allo sviluppo economico della Regione Puglia, Loredana Capone. Assente la Regione Basilicata. Invece particolarmente folto il gruppo delle rappresentanze sindacali nazionali e locali. Di fatti hanno presenziato l'assemblea i segretari generali del territorio pugliese e lucano: Salvatore Bevilacqua della Feneal –Uil Puglia; Silvano Penna della Fillea-Cgil Puglia; Enzo Gallo della Filca Cisl Puglia; Mino Paolicelli della Feneal-Uil Basilicata; Fernando Mega della Fillea Cgil Basilicata; Michele Latorre della Filca Cisl Basilicata. Hanno preso parte anche i segretari nazionali della Feneal Uil, Fabrizio Pascucci, e della Filca Cisl, Riccardo Gentile.
Dunque, le parti hanno trovato una possibile soluzione per correre ai ripari in merito alla questione esuberi, come afferma Paolicelli: "A partire dal 16 ottobre, data di inizio della cassa integrazione, le parti hanno preso l'impegno di trovare soluzioni alternative di lavoro". Di fatti, ha preso il via "un'operazione di scouting per trovare delle aziende che possono assorbire l'esubero e collocarsi in Puglia e Basilicata con un bilancio in regola". Tra l'altro l'assessore Capone, come comunica il segretario della Feneal-Uil, "ha dichiarato al tavolo di predisporre un coordinamento tra le Regioni interessate, il Mise, e le parti sociali, al fine per trovare soluzioni per collocare la restante parte in esubero anche attraverso finanziamenti per la creazione di nuove imprese".
Il segretario della Feneal-Uil, in merito ai riassorbimenti previsti è in parte dubbioso, "l'insediamento delle nuove società sarà complicato per l'annoso problema della burocrazia italiana", ed in parte fiducioso, "siamo soddisfatti perché l'azienda è tornata sulle sue responsabilità e non vuole lasciare nessuno abbandonato al suo destino".
Non scevra di incertezze anche la valutazione complessiva del segretario Mega della Fillea-Cgil: "Abbiamo da fronteggiare un esubero di 361 persone, con la speranza che si concretizzino le iniziative imprenditoriali, soprattutto sul versante lucano. Il condizionale è d'obbligo!". La vena polemica di Mega si accentua soprattutto in merito a dichiarazioni recenti a mezzo stampa del presidente Pittella sull'accordo di programma per il rilancio della Natuzzi: "Riguardo quell'accordo, dai facili toni trionfalistici in merito all'occupazione, il sindacato non è stato invitato. C'è qualcosa che non funziona nella catena istituzionale. Noi sindacati - conclude a muso duro il sindacalista - abbiamo bisogno di maggiore considerazione e essere ascoltati, onde evitare delle figuracce colossali".
Segnati i prossimi appuntamenti sul calendario. Dal 6 al 30 di ottobre i 361 esuberi saranno convocati nello stabilimento per effettuare un 'bilancio delle competenze', ovvero prospettare un quadro delle competenze per poi consegnare i diversi curriculum alle aziende del territorio. Invece è prevista per il 5 novembre la prossima Cabina di Regia al Mise "per monitorare – come preannuncia Paolicelli – a che punto sono i bandi e gli sviluppi sulla vicenda".