Scuola e Lavoro
Vertenza per licenziamenti CallMat: incontri con esito negativo
Alla Regione e in Prefettura
Matera - giovedì 2 gennaio 2025
21.31
Due incontri si sono tenuti oggi sulla vertenza della CallMat, azienda operante a Matera nel settore call center che ha avviato il licenziamento collettivo di 252 unità su un totale di 420 a causa della drastica riduzione delle commesse della Tim. Non sono arrivati gli esiti desiderati, quindi tutto si giocherà al tavolo a Roma, al Ministero delle imprese e del made in Italy, l'8 gennaio.
Primo incontro oggi in Prefettura. I sindacati Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Tlc hanno chiesto a CallMat e Tim di evitare i licenziamenti e di attivare gli ammortizzatori sociali. L'assessore regionale al lavoro Francesco Cupparo ha chiesto alla Callmat di contribuire alla soluzione della vertenza assumendosi la sua parte di responsabilità. I rappresentanti di Callmat hanno confermato la riduzione dei flussi e si sono detti disponibili a valutare proposte alternative ai licenziamenti e l'attivazione degli ammortizzatori sociali in un quadro organico rispetto a quello che farà Tim o altri interlocutori anche in una prospettiva temporalmente limitata. I rappresentanti di TIM hanno affermato invece che, a seguito del calo dei volumi produttivi, Tim prediligerà la gestione degli stessi attraverso i propri call center, con circa 4100 dipendenti, e ha chiesto pertanto che si prenda atto di questa situazione.
Nessun esito nemmeno dalla riunione in Prefettura. L'Ugl ha comunicato: "l'avvio delle procedure di raffreddamento da parte delle organizzazioni sindacali ha sortito esito negativo, non essendoci stata alcun impegno chiaro da parte di CallMat, oltre che sui punti già esposti, anche sul pagamento totale della rimanente parte della 13esima, al netto della prima rata liquidata. Unica apertura che l'azienda ha manifestato è il pagamento in tempi brevi, neanche ben specificati, sul pagamento delle altre movimentazioni e dei Rol scaduti e non ancora liquidati neanche in parte. Attendiamo dunque l'incontro del 8 gennaio presso il tavolo ministero per verificare le effettive intenzioni di Tim e CallMat. Nel frattempo si decideranno eventuali iniziative di mobilitazione".
Primo incontro oggi in Prefettura. I sindacati Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Ugl Tlc hanno chiesto a CallMat e Tim di evitare i licenziamenti e di attivare gli ammortizzatori sociali. L'assessore regionale al lavoro Francesco Cupparo ha chiesto alla Callmat di contribuire alla soluzione della vertenza assumendosi la sua parte di responsabilità. I rappresentanti di Callmat hanno confermato la riduzione dei flussi e si sono detti disponibili a valutare proposte alternative ai licenziamenti e l'attivazione degli ammortizzatori sociali in un quadro organico rispetto a quello che farà Tim o altri interlocutori anche in una prospettiva temporalmente limitata. I rappresentanti di TIM hanno affermato invece che, a seguito del calo dei volumi produttivi, Tim prediligerà la gestione degli stessi attraverso i propri call center, con circa 4100 dipendenti, e ha chiesto pertanto che si prenda atto di questa situazione.
Nessun esito nemmeno dalla riunione in Prefettura. L'Ugl ha comunicato: "l'avvio delle procedure di raffreddamento da parte delle organizzazioni sindacali ha sortito esito negativo, non essendoci stata alcun impegno chiaro da parte di CallMat, oltre che sui punti già esposti, anche sul pagamento totale della rimanente parte della 13esima, al netto della prima rata liquidata. Unica apertura che l'azienda ha manifestato è il pagamento in tempi brevi, neanche ben specificati, sul pagamento delle altre movimentazioni e dei Rol scaduti e non ancora liquidati neanche in parte. Attendiamo dunque l'incontro del 8 gennaio presso il tavolo ministero per verificare le effettive intenzioni di Tim e CallMat. Nel frattempo si decideranno eventuali iniziative di mobilitazione".