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Valdadige, "Sospensione immediata dell'Aia"

Il sindaco Adduce interviene per una pronta risoluzione da parte della Regione

Non accenna ad arrestarsi la problematica legata alla combustione del Pet-coke da parte della Ila Laterizi (ex Valdadige).

Dopo la decisione del tavolo tecnico, di attendere le verifiche da parte della Regione, ieri era arrivata la lettera con la quale l'azienda dichiarava di voler effettuare un mese di prova. Dunque la scelta da parte dei componenti del Comitato cittadini Borgo Venusio di istituire nuovamente il presidio permanente di protesta. A questo punto, interviene nettamente nella vicenda anche il sindaco di Matera, Salvatore Adduce, che chiede l'immediata sospensione dell'Aia da parte della Regione.

Il fine è quello di evitare nuove ripercussioni dal punto di vista ambientale, per la salute pubblica e anche per l'ordine pubblico, visto che i cittadini sono sul piede di guerra per questa, quantomeno contorta, vicenda.

"A seguito della decisione unilaterale della Ila Laterizi (Ex Valdadige) di - procedere ad una sorta di messa in prova dell'impianto sito in Borgo Venusio di Matera per un periodo di un mese, di modo che si possa iniziare la produzione a mezzo impianto a combustione Pet-Coke - il sindaco di Matera ha immediatamente inviato una lettera all'azienda chiedendole di confermare la sospensione del Pet-coke, così come deciso nel corso del tavolo tecnico svoltosi il 24 febbraio scorso in municipio" si legge in una nota giunta direttamente dal Palazzo di città.

Il sindaco, inoltre, ha inviato una lettera alla Regione Basilicata chiedendo la immediata sospensione dell'Aia.

Nella comunicazione inviata all'azienda, Adduce ha ricordato che nel corso della riunione del tavolo tecnico, alla presenza dei rappresentanti della Regione Basilicata, della Provincia di Matera, dell'Arpab, dell'Azienda Sanitaria Matera, delle Organizzazioni Sindacali e delle Associazioni ambientaliste, la sospensione è stata concordata anche per le criticità rilevate in rapporto ai materiali utilizzati nel processo produttivo e alle pratiche di smaltimento dei residui delle lavorazioni.

A tal proposito il sindaco ha segnalato anche la comunicazione, nel frattempo pervenuta, del Comando Stazione di Matera del Corpo Forestale dello Stato indirizzata al Comune, alla Provincia di Matera, all'ASM Matera, all'ARPAB Basilicata con cui sono state accertate alcune anomalie all'interno dello stabilimento tra cui la gestione non autorizzata di rifiuti speciali anche di presunta natura pericolosa.

"Risulta pertanto - afferma Adduce - del tutto ingiustificata la decisione annunciata di voler avviare una non meglio definita sorta di messa in prova dell'impianto". E invita l'azienda a confermare l'impegno alla sospensione dell'uso del Pet-coke in attesa di un immediato incontro per la formulazione del protocollo d'intesa con tutte le parti interessate.

Alla luce della comunicazione dell'azienda il sindaco Adduce ha anche inviato una lettera all'Ufficio compatibilità ambientale della Regione Basilicata, alla Provincia di Matera, all'Arpab e, per conoscenza, alla Procura della Repubblica di Matera e al Corpo Forestale dello Stato con cui si chiede al massimo ente territoriale "l'adozione di un provvedimento urgente cautelativo di sospensione dell'AIA, già concessa nel 2010, per avviare le procedure di riesame dell'autorizzazione rilasciata con Dgr numero 1357 del 2010, così come già formalmente richiesto dall'Amministrazione comunale il 22 febbraio".

La vicenda, dopo l'iniziale acquietarsi, sembra aver preso nuovamente una piega controversa e difficile da districare. Solamente l'immediato intervento della Regione potrebbe cambiarla nuovamente in favore della trasparenza, della salute pubblica e ambientale del Borgo Venusio, ed in generale di tutto il territorio, città di Matera e città limitrofe.
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