Petcoke
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Valdadige, momentaneo stop al pet-coke

I cittadini attendono risposte definitive e non interrompono la protesta

Sospese temporaneamente le attività della Valdadige ma la protesta dei cittadini continua.

A seguito delle proteste dei cittadini di Borgo Venusio, che hanno istituito un presidio permanente, preoccupati per l'inizio delle attività di combustione del pet-coke dell'azienda ILA Laterizi (ex Valdadige), il sindaco di Matera, Salvatore Adduce ha incontrato nella mattinata di ieri alcuni rappresentanti dell'azienda.

"L'ingegnere Canio Scianatico, Vincenzo Pugliese, direttore tecnico e Carmine Sangiorgio, responsabile del personale, si sono dimostrati collaborativi e si è raggiunto così l'accordo di un rinvio dell'utilizzo del pet-coke nell'impianto", come si legge nella nota inviata dal Palazzo di città.

I cittadini di Venusio, che in questi giorni si sono alternati al presidio spontaneo, si sono dichiarati soddisfatti dell'esito, ma ribadiscono con forza la loro contrarietà assoluta all'uso del pet-coke. Infatti sottolineano ancora una volta che l'Aia (autorizzazione integrata ambientale) è stata concessa dichiarando erroneamente che le abitazioni si trovano ad oltre un chilometro dall'impianto mentre in realtà sono molto più vicine.

Il sindaco provvederà nei prossimi giorni a convocare un tavolo tecnico per fare chiarezza sui processi di lavorazione e monitoraggio negli ambienti di lavoro e all'esterno previsti dall'Aia e dal protocollo sottoscritto tra aziende e sindacati a Marzo 2013.

I cittadini di Venusio, nel frattempo, non faranno marcia indietro anzi sono decisi ad andare fino in fondo e a non fermare la protesta fino a quando non sarà del tutto scongiurato il pericolo che a 600 metri dalle civili abitazioni venga bruciato il combustibile tossico per l'ambiente e la salute umana.
Cos'è il Pet-coke
Il pet-coke è l'ultimo prodotto della trasformazione del petrolio.
È composto da IPA (in particolare benzopirene), ossidi di zolfo e metalli pesanti come nichel, cromo e vanadio. Va maneggiato con cura per evitare di sollevare polveri che verrebbero inalate con gravi rischi per la salute. Il trattamento infatti (carico, scarico e deposito) del Pet-coke deve seguire le regole dettate dal decreto del Ministero della Sanità (28-4-1997) concernente il trasporto di sostanze pericolose.
In Italia fino a qualche anno fa era vietato utilizzare il pet-coke come combustibile alternativo fino al decreto legge 22 del 2002 poi convertito dalla legge 82 del 6 maggio 2002.
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