Vita di città
UnMonastery, un salto nel futuro a Matera
Al Palazzotto del Casale l'arrivo dei primi nonMonaci. Il primo marzo il via ufficiale
Matera - domenica 16 febbraio 2014
09.20
UnMonastery e i non-Monaci provenienti dall'Italia e dall'Europa intera pronti a programmare una visione futura della vita a Matera, il prototipo del progetto ideato e progettato da Ben Vickers sbarca nella città dei Sassi e, dopo tanto parlare, inizia la sua attività che si svilupperà sino a maggio prossimo.
Si è tenuta nella mattinata di ieri, 15 Febbraio, la conferenza stampa di presentazione del progetto unMonastery. Protagonisti sono gli unMonasterians ovvero 14 ragazzi e ragazze provenienti da diversi angoli del mondo che vivranno tutti insieme da oggi sino a Maggio nella sede del Palazzotto del Casale nei Sassi di Matera, in una struttura fino ad ora inutilizzata.
Ognuno di loro ha un progetto nato per provare a dare una risposta a specifici problemi sociali della città. In apertura, il direttore del Comitato Matera 2019, Paolo Verri, presenta la comunità di unMonastery e ne illustra l'obiettivo primario: trasformare le criticità della città in opportunità, consapevoli che senza difficoltà non può esservi crescita. A seguire Rossella Tarantino, membro del Comitato Matera 2019, precisa che si tratta di un progetto pilota alla cui base vi è la filosofia del pensare 'glocale', pensa globale agisci locale.
Gli unMonasterians lavoreranno con le comunità locali e dimostreranno, soprattutto ai giovani, che progetti innovativi possono essere realizzati anche nella nostra città. Attraverso il co-working e la collaborazione, unendo la visione cosmopolita degli unMonasterians con la conoscenza del territorio delle comunità locali, si dovrà arrivare a capire quali sono i "futuri realizzabili" a Matera, esplorando assieme come renderla più partecipativa, aperta e resiliente alle potenziali future crisi.
Tredici progetti dunque saranno implementati a Matera nei prossimi mesi. L'appuntamento per la cerimonia d'apertura è per il 1 Marzo. UnMonastery spalancherà le porte ai cittadini invitandoli a sessioni di condivisione di competenze, workshop ed esperimenti collettivi. Successivamente gli unMonasterians saranno lieti di accogliere chiunque avrà la curiosità e l'interesse di andare a trovarli, associazioni o singoli cittadini, dalle 7 di mattina alle 22 circa, presso il Palazzo del Casale nei Rioni Sassi.
UnMonastery è un progetto del Consiglio d'Europa e della Commissione Europea che mira a creare un network di spazi in tutto il mondo, che lavoreranno autonomamente nella stessa direzione, ossia trovare soluzioni innovative a tre problemi comuni a tutti i Paesi europei: l'alto numero di spazi inutilizzati, la disoccupazione e la lenta dismissione dei servizi sociali.
Prendendo ispirazione dalla vita monastica del X secolo gli unMonasterians sono pronti ad inventare un nuovo paradigma di vita sociale, fondato sull'autosufficienza e sulle relazioni di scambio con la comunità. Matera è stata individuata come luogo ideale per dar vita a questo coraggioso esperimento, che mira ad essere il primo prototipo di un progetto globale che immagina di diventare consolidata tradizione per almeno 200 anni. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://matera.unmonastery.eu
v.s.
Si è tenuta nella mattinata di ieri, 15 Febbraio, la conferenza stampa di presentazione del progetto unMonastery. Protagonisti sono gli unMonasterians ovvero 14 ragazzi e ragazze provenienti da diversi angoli del mondo che vivranno tutti insieme da oggi sino a Maggio nella sede del Palazzotto del Casale nei Sassi di Matera, in una struttura fino ad ora inutilizzata.
Ognuno di loro ha un progetto nato per provare a dare una risposta a specifici problemi sociali della città. In apertura, il direttore del Comitato Matera 2019, Paolo Verri, presenta la comunità di unMonastery e ne illustra l'obiettivo primario: trasformare le criticità della città in opportunità, consapevoli che senza difficoltà non può esservi crescita. A seguire Rossella Tarantino, membro del Comitato Matera 2019, precisa che si tratta di un progetto pilota alla cui base vi è la filosofia del pensare 'glocale', pensa globale agisci locale.
Gli unMonasterians lavoreranno con le comunità locali e dimostreranno, soprattutto ai giovani, che progetti innovativi possono essere realizzati anche nella nostra città. Attraverso il co-working e la collaborazione, unendo la visione cosmopolita degli unMonasterians con la conoscenza del territorio delle comunità locali, si dovrà arrivare a capire quali sono i "futuri realizzabili" a Matera, esplorando assieme come renderla più partecipativa, aperta e resiliente alle potenziali future crisi.
Tredici progetti dunque saranno implementati a Matera nei prossimi mesi. L'appuntamento per la cerimonia d'apertura è per il 1 Marzo. UnMonastery spalancherà le porte ai cittadini invitandoli a sessioni di condivisione di competenze, workshop ed esperimenti collettivi. Successivamente gli unMonasterians saranno lieti di accogliere chiunque avrà la curiosità e l'interesse di andare a trovarli, associazioni o singoli cittadini, dalle 7 di mattina alle 22 circa, presso il Palazzo del Casale nei Rioni Sassi.
UnMonastery è un progetto del Consiglio d'Europa e della Commissione Europea che mira a creare un network di spazi in tutto il mondo, che lavoreranno autonomamente nella stessa direzione, ossia trovare soluzioni innovative a tre problemi comuni a tutti i Paesi europei: l'alto numero di spazi inutilizzati, la disoccupazione e la lenta dismissione dei servizi sociali.
Prendendo ispirazione dalla vita monastica del X secolo gli unMonasterians sono pronti ad inventare un nuovo paradigma di vita sociale, fondato sull'autosufficienza e sulle relazioni di scambio con la comunità. Matera è stata individuata come luogo ideale per dar vita a questo coraggioso esperimento, che mira ad essere il primo prototipo di un progetto globale che immagina di diventare consolidata tradizione per almeno 200 anni. Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito http://matera.unmonastery.eu
v.s.