Scuola e Lavoro
Unibas, via libera alla cattedra Unesco per Matera
L'istituzione del progetto universitario riceve l’ok dall’Unesco
Matera - giovedì 21 aprile 2016
9.17
A distanza di circa un anno dalla sua candidatura, il progetto riguardo l'istituzione di una nuova cattedra universitaria "Mediterranean Cultural Landscape and Communities of Knowledge" a Matera – presso l'Università degli Studi di Basilicata - ottiene parere favorevole dall'Unesco.
In particolare il progetto, presentato dal Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo (Dicem) e dalla Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell'Unibas, è stato valutato favorevolmente dalla Section of Higher Education Unesco. Il focus della cattedra Unesco verte, come si evince anche dal titolo, sul tema del paesaggio "espressione della stretta relazione tra umanità e ambiente e come espressione dell'universo sociale, produttivo e conoscitivo delle comunità e delle civiltà nell'area geostorica del Mediterraneo".La durata del corso, di cui Angela Colonna è stata designata come responsabile scientifico, sarà di 4 anni e potrà avvalersi di rapporti di ricerca, workshop internazionali, seminari tematici, "Summer School" e laboratori.
Il progetto è supportato da un ampio partenariato costituito da dodici università straniere dell'area del Mediterraneo, da istituzioni di ricerca quali la Fondazione Patrizio Paoletti per lo sviluppo e la comunicazione e l' Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali del Consiglio Nazionale delle Ricerche, da alcune istituzioni nazionali e territoriali quali la Società Italiana per la Museografia e i Beni Demo-Etno-Antropologici e l'Osservatorio scientifico regionale 'Edward C. Banfield' per la salvaguardia del patrimonio etnoantropologico della Basilicata, dagli enti territoriali quali il Comune di Matera, la Provincia di Matera, la Regione Basilicata e la Fondazione Matera-Basilicata 2019, il Parco archeologico storico naturale delle chiese rupestri e della Murgia materana, il Parco Gallipoli Cognato piccole Dolomiti lucane, il Parco Nazionale dell'Alta Murgia, il Parco nazionale del Pollino, il Parco Nazionale Appennino Lucano Val d'Agri Lagonegrese, e da alcune reti internazionali.
Il tema cardine è, dunque, il paesaggio culturale come luogo di incontro e dialogo: "Matera, e il contesto regionale – afferma il rettore dell'Unibas, Aurelia Sole - possono assumere, per caratteristiche e circostanze, il ruolo e la responsabilità di mediazione e di orientamento, per il dialogo tra civiltà e per la coesistenza pacifica, per la valorizzazione delle conoscenze che derivano dalla stratificazione millenaria dell'insediamento umano in funzione della sostenibilità, per la partecipazione. Con la Cattedra Unesco si intende contribuire a tale obiettivo".
"Il contesto e le circostanze - conclude Sole - definiscono condizioni particolarmente favorevoli per tali collaborazioni sinergiche e orientate, tra cui la partecipazione alla creazione dell'Osservatorio Permanente previsto dal Piano di Gestione del Sito Unesco de "I Sassi e il parco delle chiese rupestri di Matera", e la collaborazione alla realizzazione del ruolo di Capitale Europea della Cultura assegnato a Matera per il 2019".
In particolare il progetto, presentato dal Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo (Dicem) e dalla Scuola di Specializzazione in Beni Archeologici dell'Unibas, è stato valutato favorevolmente dalla Section of Higher Education Unesco. Il focus della cattedra Unesco verte, come si evince anche dal titolo, sul tema del paesaggio "espressione della stretta relazione tra umanità e ambiente e come espressione dell'universo sociale, produttivo e conoscitivo delle comunità e delle civiltà nell'area geostorica del Mediterraneo".La durata del corso, di cui Angela Colonna è stata designata come responsabile scientifico, sarà di 4 anni e potrà avvalersi di rapporti di ricerca, workshop internazionali, seminari tematici, "Summer School" e laboratori.
Il progetto è supportato da un ampio partenariato costituito da dodici università straniere dell'area del Mediterraneo, da istituzioni di ricerca quali la Fondazione Patrizio Paoletti per lo sviluppo e la comunicazione e l' Istituto per i Beni Archeologici e Monumentali del Consiglio Nazionale delle Ricerche, da alcune istituzioni nazionali e territoriali quali la Società Italiana per la Museografia e i Beni Demo-Etno-Antropologici e l'Osservatorio scientifico regionale 'Edward C. Banfield' per la salvaguardia del patrimonio etnoantropologico della Basilicata, dagli enti territoriali quali il Comune di Matera, la Provincia di Matera, la Regione Basilicata e la Fondazione Matera-Basilicata 2019, il Parco archeologico storico naturale delle chiese rupestri e della Murgia materana, il Parco Gallipoli Cognato piccole Dolomiti lucane, il Parco Nazionale dell'Alta Murgia, il Parco nazionale del Pollino, il Parco Nazionale Appennino Lucano Val d'Agri Lagonegrese, e da alcune reti internazionali.
Il tema cardine è, dunque, il paesaggio culturale come luogo di incontro e dialogo: "Matera, e il contesto regionale – afferma il rettore dell'Unibas, Aurelia Sole - possono assumere, per caratteristiche e circostanze, il ruolo e la responsabilità di mediazione e di orientamento, per il dialogo tra civiltà e per la coesistenza pacifica, per la valorizzazione delle conoscenze che derivano dalla stratificazione millenaria dell'insediamento umano in funzione della sostenibilità, per la partecipazione. Con la Cattedra Unesco si intende contribuire a tale obiettivo".
"Il contesto e le circostanze - conclude Sole - definiscono condizioni particolarmente favorevoli per tali collaborazioni sinergiche e orientate, tra cui la partecipazione alla creazione dell'Osservatorio Permanente previsto dal Piano di Gestione del Sito Unesco de "I Sassi e il parco delle chiese rupestri di Matera", e la collaborazione alla realizzazione del ruolo di Capitale Europea della Cultura assegnato a Matera per il 2019".