Scuola e Lavoro
Unibas, è scontro tra Rosa e Sole
Il consigliere attacca: “Nonostante fondi regionali, nessuna crescita”. Il rettore si difende: “Ateneo produce ricerca e rispetta norme”.
Matera - lunedì 23 novembre 2015
8.42
Si infiamma la polemica attorno all'Università degli Studi di Basilicata. Sotto la lente d'ingrandimento il tema dei fondi regionali destinati al polo universitario lucano che - secondo il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Gianni Rosa - sono risultati improduttivi nel comparto della ricerca.
Fondi importanti per il rilancio dell'università, ma che alla fin dei conti hanno prodotto esclusivamente assistenzialismo: "A fronte di questo contributo – ha affermato Rosa - c'era l'impegno da parte dell'Università di crescere e diventare strategica nel contesto nazionale. I primi dati dimostrano che l'Ateneo lucano si attesta a livelli standard dove nulla è cambiato rispetto al passato. Alla fine questi dieci milioni sono serviti sostanzialmente per pagare gli stipendi ai professori. Nessun salto di qualità. L'ultima analisi del sole 24 ore sulle classifiche generali delle università pone l'Ateneo di Basilicata al 43° posto nel 2015 su 61 Atenei statali. Nel 2014 era al 41° posto. Quindi anche questi indici dimostrano come l'Università della Basilicata stia peggiorando e come queste risorse pubbliche siano diventate un mero passaggio di denaro per fare assistenza".
Rosa attribuisce colpe anche alla Regione, rea di "non aver controllato se gli obiettivi venivano raggiunti" e di non aver analizzato le mancanze all'interno dell'Unibas che sono tante e in diversi settori, "il consolidamento e diversificazione dell'attuale offerta formativa sulle sedi di Potenza e Matera, il consolidamento e sviluppo dei processi di internazionalizzazione e di cooperazione interuniversitaria, il potenziamento della ricerca scientifica, il miglioramento quali-quantitativo dei servizi e della didattica".
Tutta accuse infondate che si reggono su convinzioni precarie per il rettore dell'Unibas, Aurelia Sole: "Mi dispiace che si ripeta la convinzione secondo cui la Regione, attraverso il sostegno all'Unibas, paga gli stipendi ai dipendenti e ai professori dell'Università, e che questi non producano adeguatamente, e che quindi l'ateneo non raggiunga gli obiettivi previsti: innanzitutto, l'istituzione universitaria risponde per la propria attività al Miur e si sottopone regolarmente a tutti i controlli e valutazioni previsti per legge!".
Sole risponde punto per punto sulle questioni sollevate da Fratelli d'Italia, partendo dall'utilizzo delle risorse regionali. "Vorrei ricordare al consigliere Rosa – contrattacca il rettore - che i trasferimenti del fondo di finanziamento ordinario si sono ridotti negli anni e la Regione non riesce a dare correntezza dei trasferimenti relativi all'accordo, in un drammatico equilibrio di cassa che certamente non consente all'Ateneo sprechi o cattivo uso delle risorse, e che anzi ha generato un virtuoso processo di spending review".
Sul versante della ricerca, Sole ha poi ricordato che "l'attività dei docenti, che pubblicano ogni anno oltre mille lavori scientifici, è testimoniata anche dalle molteplici collaborazioni internazionali e dalla partecipazione a molti progetti di ricerca finanziati con fondi nazionali e internazionali. I risultati della valutazione della ricerca collocano l'Università della Basilicata nella media nazionale, sostenendo un confronto difficile tra i 'grandi poli culturali italiani' e un Ateneo come il nostro che opera in un territorio fragile, a bassa demografia e con grandi problemi infrastrutturali e di sviluppo competitivo". Così anche per il settore dell'internazionalizzazione, "negli ultimi cinque anni centinaia di studenti hanno partecipato al programma Llp Erasmus, all'estero, in Università e Centri di ricerca prestigiosi, per svolgere periodi di studio, tesi e tirocini formativi. Per questo l'Unibas ha ottenuto nel 2013 l'Erasmus charter for higher education (Eche), e per il 2014-2020".
Infine dall'Università rammentano che l'offerta formativa si è ampliata quest'anno, "eroghiamo 14 Corsi di Laurea Triennali, 18 Corsi di Laurea magistrali, di cui tre internazionali, 3 Corsi di Laurea a Ciclo unico. La Scuola di specializzazione in Archeologia, (di fama internazionale). Eroghiamo i corsi di Tfa, Tfa sostegno, Pass ed altri, e quest'anno otto corsi di Master di cui uno Internazionale, in collaborazione con aziende, enti pubblici e con il mondo delle professioni. Ogni anno sono attivate summer school internazionali nei vari campi della ricerca".
Fondi importanti per il rilancio dell'università, ma che alla fin dei conti hanno prodotto esclusivamente assistenzialismo: "A fronte di questo contributo – ha affermato Rosa - c'era l'impegno da parte dell'Università di crescere e diventare strategica nel contesto nazionale. I primi dati dimostrano che l'Ateneo lucano si attesta a livelli standard dove nulla è cambiato rispetto al passato. Alla fine questi dieci milioni sono serviti sostanzialmente per pagare gli stipendi ai professori. Nessun salto di qualità. L'ultima analisi del sole 24 ore sulle classifiche generali delle università pone l'Ateneo di Basilicata al 43° posto nel 2015 su 61 Atenei statali. Nel 2014 era al 41° posto. Quindi anche questi indici dimostrano come l'Università della Basilicata stia peggiorando e come queste risorse pubbliche siano diventate un mero passaggio di denaro per fare assistenza".
Rosa attribuisce colpe anche alla Regione, rea di "non aver controllato se gli obiettivi venivano raggiunti" e di non aver analizzato le mancanze all'interno dell'Unibas che sono tante e in diversi settori, "il consolidamento e diversificazione dell'attuale offerta formativa sulle sedi di Potenza e Matera, il consolidamento e sviluppo dei processi di internazionalizzazione e di cooperazione interuniversitaria, il potenziamento della ricerca scientifica, il miglioramento quali-quantitativo dei servizi e della didattica".
Tutta accuse infondate che si reggono su convinzioni precarie per il rettore dell'Unibas, Aurelia Sole: "Mi dispiace che si ripeta la convinzione secondo cui la Regione, attraverso il sostegno all'Unibas, paga gli stipendi ai dipendenti e ai professori dell'Università, e che questi non producano adeguatamente, e che quindi l'ateneo non raggiunga gli obiettivi previsti: innanzitutto, l'istituzione universitaria risponde per la propria attività al Miur e si sottopone regolarmente a tutti i controlli e valutazioni previsti per legge!".
Sole risponde punto per punto sulle questioni sollevate da Fratelli d'Italia, partendo dall'utilizzo delle risorse regionali. "Vorrei ricordare al consigliere Rosa – contrattacca il rettore - che i trasferimenti del fondo di finanziamento ordinario si sono ridotti negli anni e la Regione non riesce a dare correntezza dei trasferimenti relativi all'accordo, in un drammatico equilibrio di cassa che certamente non consente all'Ateneo sprechi o cattivo uso delle risorse, e che anzi ha generato un virtuoso processo di spending review".
Sul versante della ricerca, Sole ha poi ricordato che "l'attività dei docenti, che pubblicano ogni anno oltre mille lavori scientifici, è testimoniata anche dalle molteplici collaborazioni internazionali e dalla partecipazione a molti progetti di ricerca finanziati con fondi nazionali e internazionali. I risultati della valutazione della ricerca collocano l'Università della Basilicata nella media nazionale, sostenendo un confronto difficile tra i 'grandi poli culturali italiani' e un Ateneo come il nostro che opera in un territorio fragile, a bassa demografia e con grandi problemi infrastrutturali e di sviluppo competitivo". Così anche per il settore dell'internazionalizzazione, "negli ultimi cinque anni centinaia di studenti hanno partecipato al programma Llp Erasmus, all'estero, in Università e Centri di ricerca prestigiosi, per svolgere periodi di studio, tesi e tirocini formativi. Per questo l'Unibas ha ottenuto nel 2013 l'Erasmus charter for higher education (Eche), e per il 2014-2020".
Infine dall'Università rammentano che l'offerta formativa si è ampliata quest'anno, "eroghiamo 14 Corsi di Laurea Triennali, 18 Corsi di Laurea magistrali, di cui tre internazionali, 3 Corsi di Laurea a Ciclo unico. La Scuola di specializzazione in Archeologia, (di fama internazionale). Eroghiamo i corsi di Tfa, Tfa sostegno, Pass ed altri, e quest'anno otto corsi di Master di cui uno Internazionale, in collaborazione con aziende, enti pubblici e con il mondo delle professioni. Ogni anno sono attivate summer school internazionali nei vari campi della ricerca".