Associazioni
Una "ragnatela" d'acciaio su tutta la gravina
Il progetto di Matera2019 non piace al Wwf
Matera - venerdì 12 aprile 2019
"Airport City". Così si chiama un progetto della Fondazione Matera-Basilicata 2019 e consiste in un'installazione artistica a forma di tela di ragno. L'iniziativa fa discutere perché sono previsti cavi di acciaio che attraverseranno l'altopiano murgiano che è un'area protetta.
L'artista, architetto e performer argentino Tomàs Saraceno creerà una installazione aerea all'interno del Parco regionale della Murgia. Ispirandosi al territorio, l'opera si svilupperà lungo tutta la Gravina di Matera, sfruttando le strutture e gli appigli naturali proprio come una ragnatela con lo scopo simbolico di "superare i confini dei percorsi fisici e mentali, collegando in maniera del tutto nuova l'uomo e la natura e proiettando l'intera comunità verso il futuro".
Al Wwf l'idea non piace e il progetto viene definito "inaccettabile" per collegare con cavi di acciaio i due versanti della Gravina agli antipodi, dal punto di confluenza dei torrenti col torrente Jesce a via delle Virtù, rientrante nella zona di massima protezione del Parco della Murgia Materana.
Il progetto, ancora in fase embrionale, è tuttora privo sia di nulla osta dell'Ente di gestione del Parco della Murgia Materana (ed impossibilitato ad averne in base alla L.R. 11/90 e al Piano del Parco, interessando una zona di riserva integrale) che di Valutazione di incidenza ambientale da parte dell'ufficio competente della Regione Basilicata; come esito finale tale progetto prevedrebbe una rete di cavi d'acciaio a mo' di installazione aerea tra le pendici dell'altopiano murgico, nell'ambito di un progetto artistico visionario.
"Lo scorso febbraio, senza autorizzazione alcuna, si sono svolte delle prove di questa malsana installazione e senza indugio sono stati avvertiti i carabinieri forestali che sono prontamente intervenuti per far rimuovere i cavi", fa sapere il WWf.
Il Wwf, insomma, chiede all'Ente Parco di respingere "con ogni forza ed efficacia" questo progetto per impedire "ogni eventuale possibilità di intervento nell'area di Riserva integrale".
Sulla questione è intervenuta proprio la Fondazione Matera-Basilicata che ha spiegato gli intenti del progetto. "Punta a valorizzare - si legge in una nota - uno straordinario patrimonio ambientale come l'altopiano murgico che, insieme ai Sassi, fa parte del patrimonio mondiale dell'umanità riconosciuto dall'Unesco. "Airport city" è nella fase di progettazione preliminare e vede il coinvolgimento costante di tutte le istituzioni interessate. Una progettazione predisposta con un altissimo rigore scientifico, da parte di un team di esperti composto anche da rappresentanti di associazioni ambientaliste. In questa fase stiamo verificando se ci sono i presupposti per la realizzazione dell'opera d'arte".
La Fondazione assicura il "totale rispetto di tutte le norme" e l'iniziativa è già stata sottoposta alle opportune valutazioni di impatto ambientale. A breve, inoltre, la Fondazione incontrerà il Wwf e le altre associazioni interessante per spiegare l'idea e confrontarsi con loro.
L'artista, architetto e performer argentino Tomàs Saraceno creerà una installazione aerea all'interno del Parco regionale della Murgia. Ispirandosi al territorio, l'opera si svilupperà lungo tutta la Gravina di Matera, sfruttando le strutture e gli appigli naturali proprio come una ragnatela con lo scopo simbolico di "superare i confini dei percorsi fisici e mentali, collegando in maniera del tutto nuova l'uomo e la natura e proiettando l'intera comunità verso il futuro".
Al Wwf l'idea non piace e il progetto viene definito "inaccettabile" per collegare con cavi di acciaio i due versanti della Gravina agli antipodi, dal punto di confluenza dei torrenti col torrente Jesce a via delle Virtù, rientrante nella zona di massima protezione del Parco della Murgia Materana.
Il progetto, ancora in fase embrionale, è tuttora privo sia di nulla osta dell'Ente di gestione del Parco della Murgia Materana (ed impossibilitato ad averne in base alla L.R. 11/90 e al Piano del Parco, interessando una zona di riserva integrale) che di Valutazione di incidenza ambientale da parte dell'ufficio competente della Regione Basilicata; come esito finale tale progetto prevedrebbe una rete di cavi d'acciaio a mo' di installazione aerea tra le pendici dell'altopiano murgico, nell'ambito di un progetto artistico visionario.
"Lo scorso febbraio, senza autorizzazione alcuna, si sono svolte delle prove di questa malsana installazione e senza indugio sono stati avvertiti i carabinieri forestali che sono prontamente intervenuti per far rimuovere i cavi", fa sapere il WWf.
Il Wwf, insomma, chiede all'Ente Parco di respingere "con ogni forza ed efficacia" questo progetto per impedire "ogni eventuale possibilità di intervento nell'area di Riserva integrale".
Sulla questione è intervenuta proprio la Fondazione Matera-Basilicata che ha spiegato gli intenti del progetto. "Punta a valorizzare - si legge in una nota - uno straordinario patrimonio ambientale come l'altopiano murgico che, insieme ai Sassi, fa parte del patrimonio mondiale dell'umanità riconosciuto dall'Unesco. "Airport city" è nella fase di progettazione preliminare e vede il coinvolgimento costante di tutte le istituzioni interessate. Una progettazione predisposta con un altissimo rigore scientifico, da parte di un team di esperti composto anche da rappresentanti di associazioni ambientaliste. In questa fase stiamo verificando se ci sono i presupposti per la realizzazione dell'opera d'arte".
La Fondazione assicura il "totale rispetto di tutte le norme" e l'iniziativa è già stata sottoposta alle opportune valutazioni di impatto ambientale. A breve, inoltre, la Fondazione incontrerà il Wwf e le altre associazioni interessante per spiegare l'idea e confrontarsi con loro.