Vita di città
Un sms per dire no a droga e bullismo
Anche Matera partecipa all'iniziativa nazionale di prevenzione
Matera - venerdì 24 ottobre 2014
9.19
Anche la Questura di Matera partecipa all'iniziativa nazionale promossa dal Ministero dell'Interno 'Un sms per dire no a droga e bullismo'.
Dal 27 ottobre i cittadini potranno segnalare con un sms, al numero 0835-43002, casi di bullismo e di uso di sostanze stupefacenti all'interno degli istituti scolastici o nella immediate vicinanze.
In realtà, almeno sino ad ora le segnalazioni alla Questura sono poche, per non dire pochissime. Tuttavia, come spiegato nel corso della conferenza di presentazione del progetto, "l'obiettivo è prevenire e soprattutto combattere il silenzio perchè si pensa che a Matera ci siano casi di bullismo sottaciuti, per paura e per diffidenza nei confronti delle istituzioni".
Fondamentale il ruolo della scuola e delle famiglie: "La scuola è il luogo dove i fenomeni di bullismo sono più frequenti ed ha il ruolo di educare alla prevenzione. Mentre alle famiglie spetta il compito di saper leggere i messaggi che in modo latente inviano i propri figli, come l'isolamento e la voglia di non andare a scuola perché si teme il rapporto con i coetanei".
Inviata, dunque, la segnalazione, come procederà la Questura?
"Dipenderà dal tipo di messaggio che arriva e da chi interviene sul territorio. Certamente si procederà con protocolli interni di operatività, come si è sempre fatto. Importante è ricevere la segnalazione" concludono i responsabili del progetto.
Dal 27 ottobre i cittadini potranno segnalare con un sms, al numero 0835-43002, casi di bullismo e di uso di sostanze stupefacenti all'interno degli istituti scolastici o nella immediate vicinanze.
In realtà, almeno sino ad ora le segnalazioni alla Questura sono poche, per non dire pochissime. Tuttavia, come spiegato nel corso della conferenza di presentazione del progetto, "l'obiettivo è prevenire e soprattutto combattere il silenzio perchè si pensa che a Matera ci siano casi di bullismo sottaciuti, per paura e per diffidenza nei confronti delle istituzioni".
Fondamentale il ruolo della scuola e delle famiglie: "La scuola è il luogo dove i fenomeni di bullismo sono più frequenti ed ha il ruolo di educare alla prevenzione. Mentre alle famiglie spetta il compito di saper leggere i messaggi che in modo latente inviano i propri figli, come l'isolamento e la voglia di non andare a scuola perché si teme il rapporto con i coetanei".
Inviata, dunque, la segnalazione, come procederà la Questura?
"Dipenderà dal tipo di messaggio che arriva e da chi interviene sul territorio. Certamente si procederà con protocolli interni di operatività, come si è sempre fatto. Importante è ricevere la segnalazione" concludono i responsabili del progetto.