Enti locali
Un nuovo logo per Matera 2019
Pubblicato oggi il bando sul sito della Fondazione
Matera - lunedì 15 febbraio 2016
18.11
Il progetto "Matera 2019" cambia volto e il logo che l'ha contraddistinto sin dall'inizio della fase di candidatura è destinato a lasciare il posto ad uno nuovo, più appropriato all'attuale percorso, così com'è accaduto per tutte le capitali europee della cultura e come è accaduto per Expo2015. Il bando è stato pubblicato oggi e si può scaricare dal sito della Fondazione all'indirizzo www.matera-basilicata2019.it. C'è tempo fino alle ore 13 del 15 marzo per presentare le proposte progettuali.
Il nuovo logo avrà il compito di contenere i valori di Matera-Basilicata 2019. Il tema su cui si fonda, infatti, l'intero progetto è "Open Future", un tema di notevole contenuto ed importanza che riguarda indistintamente tutti i cittadini europei, basato sul concetto di coproduzione culturale dal basso, di cittadinanza culturale, di apertura, di progresso, di cocreazione, di trasparenza.
"Sono passati circa 5 anni – afferma il direttore della Fondazione, Paolo Verri - da quando Matera 2019 selezionò il suo logo con un processo che conteneva i nostri valori chiave, quali apertura e trasparenza. Il bando venne pubblicato su una piattaforma che raggruppava al suo interno una comunità di oltre 34mila grafici e creativi dell'immagine di ogni genere e di ogni provenienza geografica. Nei 45 giorni di apertura del bando arrivarono quasi 700 proposte e più del 15% di queste erano proposte internazionali: un successo superiore ad ogni aspettativa. Quel logo ha contribuito al vittorioso percorso di candidatura, visto che è stato usato gratuitamente migliaia di volte da tutti con un grande effetto positivo sulla nostra comunicazione. E' stato riprodotto su oltre 30.000 pin, e ancora oggi tutti, soggetti pubblici e privati, ce ne fanno richiesta.
Ma ora – aggiunge Verri - è necessario un cambio di marcia: il logo deve diventare fruibile sia dalle istituzioni che dai privati con modalità più chiare, deve essere un bene capace di aiutarci a costruire percorsi di sponsorship con regole più rigide, senza per questo venire meno al suo ruolo di bandiera che possa sventolare sulla casa di ogni cittadino". Il concorso di idee si articolerà in due fasi: una prima fase di valutazione affidata ad una giuria di esperti, una seconda in cui una shortlist di tre proposte verrà sottoposta al giudizio di tutti, attraverso il voto esplicito che ci porterà ad avere un nuovo logo entro la fine di aprile. "Un percorso – conclude Verri - aperto a tutti, grafici professionisti e giovani creativi ancora alle prime armi, sicuri che saremo altrettanto fortunati come lo fummo cinque anni fa".
Il nuovo logo avrà il compito di contenere i valori di Matera-Basilicata 2019. Il tema su cui si fonda, infatti, l'intero progetto è "Open Future", un tema di notevole contenuto ed importanza che riguarda indistintamente tutti i cittadini europei, basato sul concetto di coproduzione culturale dal basso, di cittadinanza culturale, di apertura, di progresso, di cocreazione, di trasparenza.
"Sono passati circa 5 anni – afferma il direttore della Fondazione, Paolo Verri - da quando Matera 2019 selezionò il suo logo con un processo che conteneva i nostri valori chiave, quali apertura e trasparenza. Il bando venne pubblicato su una piattaforma che raggruppava al suo interno una comunità di oltre 34mila grafici e creativi dell'immagine di ogni genere e di ogni provenienza geografica. Nei 45 giorni di apertura del bando arrivarono quasi 700 proposte e più del 15% di queste erano proposte internazionali: un successo superiore ad ogni aspettativa. Quel logo ha contribuito al vittorioso percorso di candidatura, visto che è stato usato gratuitamente migliaia di volte da tutti con un grande effetto positivo sulla nostra comunicazione. E' stato riprodotto su oltre 30.000 pin, e ancora oggi tutti, soggetti pubblici e privati, ce ne fanno richiesta.
Ma ora – aggiunge Verri - è necessario un cambio di marcia: il logo deve diventare fruibile sia dalle istituzioni che dai privati con modalità più chiare, deve essere un bene capace di aiutarci a costruire percorsi di sponsorship con regole più rigide, senza per questo venire meno al suo ruolo di bandiera che possa sventolare sulla casa di ogni cittadino". Il concorso di idee si articolerà in due fasi: una prima fase di valutazione affidata ad una giuria di esperti, una seconda in cui una shortlist di tre proposte verrà sottoposta al giudizio di tutti, attraverso il voto esplicito che ci porterà ad avere un nuovo logo entro la fine di aprile. "Un percorso – conclude Verri - aperto a tutti, grafici professionisti e giovani creativi ancora alle prime armi, sicuri che saremo altrettanto fortunati come lo fummo cinque anni fa".