Politica
Un consiglio comunale per l'integrazione
Presto a Matera una mostra di "salvagenti" per i rifugiati
Matera - sabato 17 gennaio 2015
16.36
Integrazione e cultura vanno di pari passo, l'una non può esistere senza l'altra e viceversa; e la Capitale Europea della Cultura 2019 non può esimersi dal tutelare e valorizzare i diritti umani. È questa la conclusione dell'insolito consiglio comunale tenutosi questa mattina presso il Palazzo Lanfranchi in occasione della Giornata Mondiale delle migrazioni. Un momento di riflessione sulla realtà dell'immigrazione, mondiale e locale, organizzato dall'ufficio diocesano per la pastorale dei migranti d'intesa con la cooperativa Il Sicomoro e l'associazione Tolbà.
A fare gli onori di casa la soprintendente Marta Ragozzino che ha accompagnato i componenti della massima assise cittadina nella visita alla mostra su Pier Paolo Pasolini. La riunione ha, quindi, preso il via con la visione di un documentario sul tema dei diritti umani. Al termine del video, la dottoressa Graziella Cormio, presidente di Tolbà, ha invitato i presenti ad esprimere commenti a caldo. Tanti gli interventi susseguitisi da parte di consiglieri rappresentanti tutte la parti politiche e unanime la condanna a sentimenti quali il razzismo e l'intolleranza.
Il sindaco Salvatore Adduce ha sottolineato quanto la città ha fatto per l'accoglienza negli ultimo 20 anni con associazioni, volontari e anche immigrati ricordando, inoltre, che l'articolo 27 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo recita: "Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità". "Ed è proprio quello che abbiamo costantemente cercato di fare nel percorso di candidatura a Capitale Europea della Cultura, seppur più volte criticati. Da qui in avanti – ha concluso il sindaco – cultura e politica devono collaborare per promuovere progetti, dialogare e considerare tutti i cittadini del mondo".
A concludere l'evento, la testimonianza di due cittadini stranieri, Samir e Beniamin, rispettivamente del Bangladesh e dell'Egitto, che, scappati dai propri Paesi d'origine per motivi politici e religiosi, hanno trovato a Matera un luogo dove poter ricostruire la propria vita.
Prevista per i primi di Febbraio una mostra di tanti "salvagenti" in ognuno dei quali sarà custodito un pensiero sul tema dell'immigrazione formulato dai componenti del consiglio comunale e dagli alunni di alcune scuole coinvolte nel progetto.
A fare gli onori di casa la soprintendente Marta Ragozzino che ha accompagnato i componenti della massima assise cittadina nella visita alla mostra su Pier Paolo Pasolini. La riunione ha, quindi, preso il via con la visione di un documentario sul tema dei diritti umani. Al termine del video, la dottoressa Graziella Cormio, presidente di Tolbà, ha invitato i presenti ad esprimere commenti a caldo. Tanti gli interventi susseguitisi da parte di consiglieri rappresentanti tutte la parti politiche e unanime la condanna a sentimenti quali il razzismo e l'intolleranza.
Il sindaco Salvatore Adduce ha sottolineato quanto la città ha fatto per l'accoglienza negli ultimo 20 anni con associazioni, volontari e anche immigrati ricordando, inoltre, che l'articolo 27 della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo recita: "Ogni individuo ha diritto di prendere parte liberamente alla vita culturale della comunità". "Ed è proprio quello che abbiamo costantemente cercato di fare nel percorso di candidatura a Capitale Europea della Cultura, seppur più volte criticati. Da qui in avanti – ha concluso il sindaco – cultura e politica devono collaborare per promuovere progetti, dialogare e considerare tutti i cittadini del mondo".
A concludere l'evento, la testimonianza di due cittadini stranieri, Samir e Beniamin, rispettivamente del Bangladesh e dell'Egitto, che, scappati dai propri Paesi d'origine per motivi politici e religiosi, hanno trovato a Matera un luogo dove poter ricostruire la propria vita.
Prevista per i primi di Febbraio una mostra di tanti "salvagenti" in ognuno dei quali sarà custodito un pensiero sul tema dell'immigrazione formulato dai componenti del consiglio comunale e dagli alunni di alcune scuole coinvolte nel progetto.