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Un aiuto alle mamme lavoratrici e imprenditrici con i "buoni" per la conciliazione

Regione Basilicata ha pubblicato l'avviso pubblico "Valore donna"

Sul BUR (Bollettino Ufficiale regionale) della Regione Basilicata + in pubblicazione l'Avviso Pubblico "Valore donna 2020 - voucher di conciliazione" con cui la Regione Basilicata intende aiutare le donne lavoratrici (con tutte le forme contrattuali escluso il lavoro occasionale) o imprenditrici, che hanno responsabilità di cura a carattere continuativo di figli minori di 14 anni e/o di persone non autosufficienti o disabili appartenenti al proprio nucleo familiare, attraverso l'erogazione di un aiuto economico nella forma di un voucher di conciliazione finalizzato ad usufruire di una serie di servizi che consentano di limitare gli ostacoli all'ordinaria attività lavorativa.

Il bando prevede un contributo che al massimo è di €. 2.500,00 per un impegno totale di spesa di €.1.500.000,00.

I fondi derivano dal Programma Operativo FSE Basilicata 2014-2020 con l'obiettivo di promuovere un'occupazione sostenibile e di qualità. Le istanze per accedere ai contributi devono essere presentate compilando il formulario di domanda di candidatura online, a pena di esclusione, sul portale istituzionale della Regione Basilicata nella sezione "Pubblicità legale-Avvisi e Bandi".

Il termine ultimo per la presentazione della candidatura scade il 30 settembre 2019.

La misura è giudicata con favore dalla Cisl Basilicata. Per il segretario generale aggiunto Cisl Basilicata Gennarino Macchia l'avviso pubblico è uno strumento positivo "per limitare gli ostacoli all'ordinaria attività lavorativa delle donne lucane che quasi sempre hanno responsabilità di cura a carattere continuativo di figli minori e/o di persone non autosufficienti". Altro elemento positivo è la dotazione finanziaria con l'innalzamento del contributo individuale da 1.200,00 a 2.500,00 euro ed il relativo impegno di spesa da 600.000,00 a 1.500.000,00 euro nel tentativo di soddisfare il più possibile la potenziale platea di riferimento.

Il sostegno è rivolto alla fascia di lavoratrici che assistono i figli tra i 3 e 14 anni, supportando così "il contrasto al fenomeno dei part time involontari purtroppo estremamente diffusi nel nostro territorio", sottolinea il sindacalista.
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