Politica
UIL: insediato Coordinamento Pari Opportunità
Uniti contro la violenza di genere e il femminicidio
Matera - venerdì 27 novembre 2015
9.45 Comunicato Stampa
Nella "giornata contro la violenza di genere e il femminicidio", la Uil di Basilicata ha insediato il Coordinamento delle Pari Opportunità.
Il coordinamento - che si è riunito alla presenza di Anna Carritiello, della segreteria regionale confederale, Roberta Laviano della Uilm e del segretario regionale Carmine Vaccaro - si pone l'obiettivo di realizzare un laboratorio di studi, analisi e proposte, avente come obiettivi la rimozione di ogni forma di discriminazione nei luoghi di lavoro e nella società civile, l'aumento della presenza femminile a tutti i livelli di rappresentanza.
A tal proposito la UIL intende promuovere un Protocollo di intesa con i Sindaci e le Giunte comunali che devono, col il sostegno della Commissione P.O. regionale, attivarsi e favorire attività di contrasto e prevenzione della violenza sulle donne, prevedendo: un punto di raccolta protetto delle segnalazioni sulle violenze femminili; un forte sostegno dei centri antiviolenza esistenti sul territorio (e laddove non esistessero, stabilire convenzioni con analoghe strutture limitrofe; la creazione di un tavolo regionale contro la violenza sulle donne e sui minori che preveda, fra i suoi componenti, il sindacato rappresentato dalla Responsabile regionale P.O.; l'adozione di uno strumento di rilevazione delle segnalazioni di violenza finalizzato al monitoraggio e alla prevenzione. Elemento, questo, da cui non si può prescindere; la promozione di un servizio di mediazione familiare nell'ambito degli attuali servizi di assistenza sociale e volontariato; la promozione di attività di sensibilizzazione e prevenzione nelle scuole del territorio attraverso l'inserimento nei piani di studio scolastici degli elementi della cultura di genere; la collaborazione continua con il sindacato e gli strumenti front office che gli sono propri - Patronato e Centri di ascolto mobbing&stalking - per la prevenzione della violenza sulle donne, nel lavoro come in ambito familiare.
La proposta della UIL prevede la costruzione di un sistema territoriale stabile di interventi in cui possano interagire il sistema giudiziario, la polizia, i servizi medico-sanitari e sociali, protezione, assistenza legale per le vittime e formazione per il recupero sociale dei persecutori, piani economici e coinvolgimento dei datori di lavoro e delle organizzazioni sindacali. Sebbene siano sempre più frequenti le iniziative mirate a diffondere il messaggio che la diversità di genere debba essere considerata un valore aggiunto, la presenza reale delle donne nella vita pubblica, politica o sindacale – è stato sottolineato dalle dirigenti della UIL - è ancora troppo spesso episodica e prettamente formale. E il dibattito in corso sul nuovo Statuto della Regione Basilicata – al quale la Uil guarda con particolare interesse – lo conferma.
Con la nascita del coordinamento la Uil di Basilicata intende far si che il 25 novembre non sia solo una data simbolica o l'occasione per una discussione di circostanza, ma rappresenti la prosecuzione di un percorso finalizzato alla costruzione di politiche di genere finalmente libere dalla retorica delle grandi occasioni sino ad arrivare all'eliminazione della necessità di una giornata contro il femminicidio.
In quest'ottica l'insediamento del coordinamento, in una data così fortemente significativa, rappresenta l'ideale start up di un processo di accrescimento di consapevolezza da parte delle donne in merito alle possibilità di esercitare la partecipazione in ogni campo della vita sociale, politica ed istituzionale, quale diritto conquistato e non come mera concessione.
Il coordinamento - che si è riunito alla presenza di Anna Carritiello, della segreteria regionale confederale, Roberta Laviano della Uilm e del segretario regionale Carmine Vaccaro - si pone l'obiettivo di realizzare un laboratorio di studi, analisi e proposte, avente come obiettivi la rimozione di ogni forma di discriminazione nei luoghi di lavoro e nella società civile, l'aumento della presenza femminile a tutti i livelli di rappresentanza.
A tal proposito la UIL intende promuovere un Protocollo di intesa con i Sindaci e le Giunte comunali che devono, col il sostegno della Commissione P.O. regionale, attivarsi e favorire attività di contrasto e prevenzione della violenza sulle donne, prevedendo: un punto di raccolta protetto delle segnalazioni sulle violenze femminili; un forte sostegno dei centri antiviolenza esistenti sul territorio (e laddove non esistessero, stabilire convenzioni con analoghe strutture limitrofe; la creazione di un tavolo regionale contro la violenza sulle donne e sui minori che preveda, fra i suoi componenti, il sindacato rappresentato dalla Responsabile regionale P.O.; l'adozione di uno strumento di rilevazione delle segnalazioni di violenza finalizzato al monitoraggio e alla prevenzione. Elemento, questo, da cui non si può prescindere; la promozione di un servizio di mediazione familiare nell'ambito degli attuali servizi di assistenza sociale e volontariato; la promozione di attività di sensibilizzazione e prevenzione nelle scuole del territorio attraverso l'inserimento nei piani di studio scolastici degli elementi della cultura di genere; la collaborazione continua con il sindacato e gli strumenti front office che gli sono propri - Patronato e Centri di ascolto mobbing&stalking - per la prevenzione della violenza sulle donne, nel lavoro come in ambito familiare.
La proposta della UIL prevede la costruzione di un sistema territoriale stabile di interventi in cui possano interagire il sistema giudiziario, la polizia, i servizi medico-sanitari e sociali, protezione, assistenza legale per le vittime e formazione per il recupero sociale dei persecutori, piani economici e coinvolgimento dei datori di lavoro e delle organizzazioni sindacali. Sebbene siano sempre più frequenti le iniziative mirate a diffondere il messaggio che la diversità di genere debba essere considerata un valore aggiunto, la presenza reale delle donne nella vita pubblica, politica o sindacale – è stato sottolineato dalle dirigenti della UIL - è ancora troppo spesso episodica e prettamente formale. E il dibattito in corso sul nuovo Statuto della Regione Basilicata – al quale la Uil guarda con particolare interesse – lo conferma.
Con la nascita del coordinamento la Uil di Basilicata intende far si che il 25 novembre non sia solo una data simbolica o l'occasione per una discussione di circostanza, ma rappresenti la prosecuzione di un percorso finalizzato alla costruzione di politiche di genere finalmente libere dalla retorica delle grandi occasioni sino ad arrivare all'eliminazione della necessità di una giornata contro il femminicidio.
In quest'ottica l'insediamento del coordinamento, in una data così fortemente significativa, rappresenta l'ideale start up di un processo di accrescimento di consapevolezza da parte delle donne in merito alle possibilità di esercitare la partecipazione in ogni campo della vita sociale, politica ed istituzionale, quale diritto conquistato e non come mera concessione.