Territorio
Ugl: il Cup dell’Asm non funziona, ma non è colpa dei lavoratori
Il sindacato denuncia il cattivo funzionalmente della sistema sanitario a Matera
Matera - martedì 4 settembre 2018
16.04
All'Asm le cose non vanno bene, a cominciare dal Cup.
Questa la denuncia dell'Unione Generale del Lavoro.
L'associazione sindacale lamenta il cattivo funzionamento del sistema sanitario a partire dagli uffici preposti alle prenotazioni delle visite specialistiche.
"Non c'è giorno che non si registrano disagi, tempi d'attesa enormi, provocati dall'utenza che quotidianamente affolla gli sportelli del Cup degli ospedali dell'Azienda Sanitaria Materana"- dicono dall'Ugl.
Ma la colpa, per il sindacato, non può essere attribuita ai dipendenti che comunque assicurano il funzionamento degli uffici e le prestazioni professionali, pur essendo sottopagati.
Infatti, "Il Cup, centro unico di prenotazione, nasce con l'obiettivo di stabilire un rapporto più semplice e diretto fra i cittadini e la sanità ma, ciò non sembra avvenire e a pagare sono sempre i lavoratori, anello più debole della società, che in questi casi sembrano essere i cattivi verso gli utenti".
I problemi vanno cercati altrove. Bisognerebbe indagare maggiormente sull'organizzazione del servizio. Una certezza espressa dal segretario provinciale dell'Ugl Matera, Pino Giordano, il segretario dell'Ugl Sanità Matera, Gianni Sciannarella e Marco Bigherati, dirigente Ugl provinciale Sanità.
I rappresentanti sindacali ritengono necessario chiarire di chi sono le responsabilità per tale situazione di disagio.
Il problema, infatti, sarebbe da attribuire al fallimento dell'intesa raggiunta nel 2016 tra lavoratori del Cup e Asm. Un accordo che "portò alla riduzione del 25 per cento dell'orario di lavoro per ciascun lavoratore, non dando nessun risultato sperato dall'utenza e dagli addetti ai delicati servizi"- spiegano gli esponenti sindacali, che poi sottolineano come i dipendenti facciano e come la loro parte, nonostante l'inadeguatezza del numero degli addetti.
Gli operatori del Cup "tentano con grande senso di abnegazione e responsabilità di garantire i servizi. In uno scenario di riduzione dei costi e del numero delle ore di lavoro imposti dalla politica regionale sui tagli e i risparmi, solo ed esclusivamente alle spalle dei cittadini lucani".
Ma non ci si può sempre nascondere dietro l'alibi del mantenimento del posto di lavoro, tra l'altro precario, per imporre condizioni lavorative inaccettabili.
"Se per l'azienda gestore del Cup il 2017 è andato bene, il 2018 tutt'altro ci lascia che tranquilli, sia per le sorti dei dipendenti che per le esigenze dei cittadini" -concludono i segretari, Giordano, Sciannarella e Bigherati, convinti che ci vorrebbe una modifica al sistema che assegna l'appalto alle cooperative che si occupano del servizio. Gare che solitamente vengono vinte esclusivamente per il ribasso dei costi, senza considerare la qualità del servizio offerto.
"Ma a queste condizioni tutto è facile sulle spalle dei lavoratori"- dicono dall'Ugl, annunciando la massima attenzione sul rispetto degli accordi sindacali e del capitolato di appalto, su cui interesseranno gli organi di vigilanza competenti.