Cronaca
Truffe agli anziani, tre uomini arrestati a Matera
Due persone anziane derubate di gioielli. Refurtiva recuperata e restituita
Matera - lunedì 30 settembre 2024
17.35
Tre uomini, tutti di Napoli, sono stati arrestati a Matera per truffe agli anziani.
Due di essi, di 23 e 35 anni, sono stati arrestati in flagranza di reato dai carabinieri per truffa ad un'anziana di Matera. Con i consueti pretesti telefonici, avevano carpito la fiducia della vittima e stavano portando un notevole numero di gioielli e preziosi per un valore di svariate migliaia di euro ma l'intervento dei militari della compagnia di Matera ha fatto saltare il loro piano. I carabinieri sono stati allertati da alcune telefonate al 112 che segnalavano persone che chiamavano a casa, spacciandosi per avvocato o maresciallo dei carabinieri, e chiedevano soldi per evitare l'arresto di un familiare. Le pattuglie del nucleo operativo e radiomobile, anche in borghese, hanno controllato il quartiere di Matera da cui provenivano le segnalazioni e hanno scoperto uno dei due complici fermo in auto. Poco dopo da una palazzina è uscito il secondo con una valigetta. Entrambi sono stati fermati e controllati. Verificata la truffa appena compiuta, entrambi sono stati arrestati e condotti nel carcere di Matera. La refurtiva è stata già restituita.
Un altro, di 40 anni, è stato arrestato dalla Polizia. Gli agenti sono stati avvisati da una chiamata al 113 da parte della stessa vittima, un'altra persona anziana di Matera. Nei controlli lungo le strade di Matera, gli hanno notato, in una via del centro, un'auto sospetta: un uomo, dopo aver parcheggiato, entrava nel portone di ingresso di un condominio, parlando al telefono. Dopo alcuni minuti, all'uscita, l'uomo è stato identificato e controllato. Nella tasca anteriore destra dei pantaloni sono stati rinvenuti alcuni gioielli mentre altri erano occultati in una busta di plastica, all'interno dell'auto. Il valore dei preziosi, che sono stati restituiti alla vittima, ammonta a circa 10mila euro. L'uomo era inoltre in possesso di due telefoni cellulari, sottoposti a sequestro, uno dei quali si ritiene sia stato impiegato per tenersi in contatto con "telefonisti", complici che hanno il compito di indicare gli indirizzi delle vittime. La truffa è stata perpetrata spacciandosi per un avvocato. L'uomo è stato arrestato e condotto in carcere. L'Autorità giudiziaria ha successivamente convalidato l'arresto e contestualmente disposto che venisse collocato ai domiciliari.
Sia i Carabinieri sia la Polizia ricordano di prestare la massima attenzione quando si viene chiamati da sconosciuti e di chiamare subito per avvisare.
Due di essi, di 23 e 35 anni, sono stati arrestati in flagranza di reato dai carabinieri per truffa ad un'anziana di Matera. Con i consueti pretesti telefonici, avevano carpito la fiducia della vittima e stavano portando un notevole numero di gioielli e preziosi per un valore di svariate migliaia di euro ma l'intervento dei militari della compagnia di Matera ha fatto saltare il loro piano. I carabinieri sono stati allertati da alcune telefonate al 112 che segnalavano persone che chiamavano a casa, spacciandosi per avvocato o maresciallo dei carabinieri, e chiedevano soldi per evitare l'arresto di un familiare. Le pattuglie del nucleo operativo e radiomobile, anche in borghese, hanno controllato il quartiere di Matera da cui provenivano le segnalazioni e hanno scoperto uno dei due complici fermo in auto. Poco dopo da una palazzina è uscito il secondo con una valigetta. Entrambi sono stati fermati e controllati. Verificata la truffa appena compiuta, entrambi sono stati arrestati e condotti nel carcere di Matera. La refurtiva è stata già restituita.
Un altro, di 40 anni, è stato arrestato dalla Polizia. Gli agenti sono stati avvisati da una chiamata al 113 da parte della stessa vittima, un'altra persona anziana di Matera. Nei controlli lungo le strade di Matera, gli hanno notato, in una via del centro, un'auto sospetta: un uomo, dopo aver parcheggiato, entrava nel portone di ingresso di un condominio, parlando al telefono. Dopo alcuni minuti, all'uscita, l'uomo è stato identificato e controllato. Nella tasca anteriore destra dei pantaloni sono stati rinvenuti alcuni gioielli mentre altri erano occultati in una busta di plastica, all'interno dell'auto. Il valore dei preziosi, che sono stati restituiti alla vittima, ammonta a circa 10mila euro. L'uomo era inoltre in possesso di due telefoni cellulari, sottoposti a sequestro, uno dei quali si ritiene sia stato impiegato per tenersi in contatto con "telefonisti", complici che hanno il compito di indicare gli indirizzi delle vittime. La truffa è stata perpetrata spacciandosi per un avvocato. L'uomo è stato arrestato e condotto in carcere. L'Autorità giudiziaria ha successivamente convalidato l'arresto e contestualmente disposto che venisse collocato ai domiciliari.
Sia i Carabinieri sia la Polizia ricordano di prestare la massima attenzione quando si viene chiamati da sconosciuti e di chiamare subito per avvisare.