Territorio
Trenitalia – Basilicata, continua il rapporto conflittuale
Le reazioni politiche dopo l’incontro negato da Trenitalia ai sindaci lucani
Matera - sabato 16 aprile 2016
Continua il rapporto conflittuale tra Trenitalia e la Regione Basilicata dopo l'incontro negato dalle Ferrovie dello Stato ad una delegazione di sindaci lucani recatasi a Roma pochi giorni fa.
Il gruppo consistente di primi cittadini, guidati dall'assessore regionale alle infrastrutture, Aldo Berlinguer, ha voluto un tavolo di confronto con l'azienda di trasporti per segnalare le inefficienze delle infrastrutture ferroviarie nel territorio lucano. Un confronto che Trenitalia ha rigettato perentoriamente, così portando il dibattito politico locale su binari sempre più aspri.
Un malcontento diffuso che risalta in alcuni commenti di esponenti del consiglio regionale, come Gianni Leggieri, del Movimento 5 Stelle, e Gianni Rosa, di Fratelli d'Italia. Tutti e due puntano il dito contro le linee politiche regionali volte a cercare un dialogo. Per il capogruppo dei pentastellati "la politica regionale del dialogo voluta da Pittella ha fallito su tutti i fronti ed è giunto il momento di cambiare registro. E' giunto – prosegue Leggieri - il momento di far sentire a Roma che la Basilicata esiste e ha voglia di emergere, di uscire fuori da questo enorme pozzo nero in cui siamo stati cacciati da decenni di malaffare e cattiva politica. Basta chiacchiere e basta tavoli dove si fanno inutili discussioni, basta rimanere supini rispetto alle decisioni che vengono calate dall'alto".
Invece secondo Rosa il vero artefice del 'fallimento' è l'assessore Berlinguer "che tenta di recuperare due anni e tre mesi di chiacchiere. Anzi, due anni e tre mesi di lettere cadute nel vuoto". La denuncia del consigliere di Fratelli d'Italia è dura: "Parla di velocità l'Assessore, facendo finta di dimenticare che la nostra linea ferrata non è mai stata rinnovata. È sempre la stessa dalla fine dell'Ottocento. Come pensa Berlinguer di mettere treni che raggiungono velocità di 250 km orari, su una strada ferrata sulla quale – domanda Rosa - non si possono superare gli 80 km all'ora? Come pretende di 'accorciare' le distanze con Roma se anche i pendolini già esistenti si fermano per minuti interminabili nelle stazioni lucane perché c'è una sola linea?".
Anche il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, è intervenuto sulla scabrosa vicenda. Il primo cittadino materano è amareggiato dal comportamento tenuto da Trenitalia: "L'affronto fatto dalla dirigenza di Trenitalia alla comunità lucana è di una gravità inqualificabile". E ha proseguito con parole al veleno: "Non aver avuto neppure la formale sensibilità di ricevere la delegazione appartiene al rituale dell'arroganza. Non è altro che la traduzione dirigenziale di quello che rappresenta il cosiddetto collegamento ferroviario tra la Basilicata e la Capitale che ho più volte definito una roulette trasportistica: sai quando parti, non sai quando arrivi e se arrivi".
Infine con l'obiettivo di sciogliere il nodo, De Ruggieri ha rilanciato: "Attendo da Trenitalia un appuntamento nella loro sede di Roma in tempi ravvicinati per rinnovare il valore della presente denuncia e per attivare l'obbligata qualità funzionale della tratta ferroviaria che collega Roma alla Basilicata e a Matera".
Il gruppo consistente di primi cittadini, guidati dall'assessore regionale alle infrastrutture, Aldo Berlinguer, ha voluto un tavolo di confronto con l'azienda di trasporti per segnalare le inefficienze delle infrastrutture ferroviarie nel territorio lucano. Un confronto che Trenitalia ha rigettato perentoriamente, così portando il dibattito politico locale su binari sempre più aspri.
Un malcontento diffuso che risalta in alcuni commenti di esponenti del consiglio regionale, come Gianni Leggieri, del Movimento 5 Stelle, e Gianni Rosa, di Fratelli d'Italia. Tutti e due puntano il dito contro le linee politiche regionali volte a cercare un dialogo. Per il capogruppo dei pentastellati "la politica regionale del dialogo voluta da Pittella ha fallito su tutti i fronti ed è giunto il momento di cambiare registro. E' giunto – prosegue Leggieri - il momento di far sentire a Roma che la Basilicata esiste e ha voglia di emergere, di uscire fuori da questo enorme pozzo nero in cui siamo stati cacciati da decenni di malaffare e cattiva politica. Basta chiacchiere e basta tavoli dove si fanno inutili discussioni, basta rimanere supini rispetto alle decisioni che vengono calate dall'alto".
Invece secondo Rosa il vero artefice del 'fallimento' è l'assessore Berlinguer "che tenta di recuperare due anni e tre mesi di chiacchiere. Anzi, due anni e tre mesi di lettere cadute nel vuoto". La denuncia del consigliere di Fratelli d'Italia è dura: "Parla di velocità l'Assessore, facendo finta di dimenticare che la nostra linea ferrata non è mai stata rinnovata. È sempre la stessa dalla fine dell'Ottocento. Come pensa Berlinguer di mettere treni che raggiungono velocità di 250 km orari, su una strada ferrata sulla quale – domanda Rosa - non si possono superare gli 80 km all'ora? Come pretende di 'accorciare' le distanze con Roma se anche i pendolini già esistenti si fermano per minuti interminabili nelle stazioni lucane perché c'è una sola linea?".
Anche il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, è intervenuto sulla scabrosa vicenda. Il primo cittadino materano è amareggiato dal comportamento tenuto da Trenitalia: "L'affronto fatto dalla dirigenza di Trenitalia alla comunità lucana è di una gravità inqualificabile". E ha proseguito con parole al veleno: "Non aver avuto neppure la formale sensibilità di ricevere la delegazione appartiene al rituale dell'arroganza. Non è altro che la traduzione dirigenziale di quello che rappresenta il cosiddetto collegamento ferroviario tra la Basilicata e la Capitale che ho più volte definito una roulette trasportistica: sai quando parti, non sai quando arrivi e se arrivi".
Infine con l'obiettivo di sciogliere il nodo, De Ruggieri ha rilanciato: "Attendo da Trenitalia un appuntamento nella loro sede di Roma in tempi ravvicinati per rinnovare il valore della presente denuncia e per attivare l'obbligata qualità funzionale della tratta ferroviaria che collega Roma alla Basilicata e a Matera".