Enti locali
Tirocini formativi: in attesa circa 2000 persone
Imbarazzante il ritardo accumulato dagli uffici preposti
Matera - mercoledì 15 febbraio 2017
10.37 Comunicato Stampa
"Nonostante gli impegni assunti dalla Regione Basilicata all'ultimo tavolo permanente sul Reddito Minimo di Inserimento (tenutosi nei giorni scorsi) di dare seguito senza soluzione di continuità alla misura dei tirocini formativi, che riguarda circa 2000 persone, ad oggi non si ha ancora notizia della data di riavvio dei corsi". Lo sostengono, in una nota congiunta, le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil.
"È, ormai, imbarazzante la somma di ritardi e inefficienze accumulate, dagli Uffici preposti, sull'attuazione di una misura concordata tra le parti sociali e la Regione oltre 2 anni fa.
Molti dei lavoratori beneficiari dei tirocini (misura propedeutica alla misura vera e propria di Reddito Minimo) hanno terminato da diversi giorni i corsi. Il rischio concreto è che possa intervenire una sospensione del sussidio e che queste famiglie, in condizioni di forte disagio, non possono permettersi in alcun modo.
Più volte le organizzazioni sindacali hanno chiesto l'istituzione di una struttura preposta all'attuazione e alla gestione del Reddito Minimo, nella consapevolezza che l'accentramento di competenze e compiti non aiuta nessuno. Oggi non è più accettabile temporeggiare ulteriormente. Occorre dare corso tempestivamente agli impegni assunti.
Le organizzazioni sindacali - conclude la nota - valuteranno nei prossimi giorni la messa in campo di forme di protesta, anche forti, in mancanza di una risposta pronta da parte della Regione".
"È, ormai, imbarazzante la somma di ritardi e inefficienze accumulate, dagli Uffici preposti, sull'attuazione di una misura concordata tra le parti sociali e la Regione oltre 2 anni fa.
Molti dei lavoratori beneficiari dei tirocini (misura propedeutica alla misura vera e propria di Reddito Minimo) hanno terminato da diversi giorni i corsi. Il rischio concreto è che possa intervenire una sospensione del sussidio e che queste famiglie, in condizioni di forte disagio, non possono permettersi in alcun modo.
Più volte le organizzazioni sindacali hanno chiesto l'istituzione di una struttura preposta all'attuazione e alla gestione del Reddito Minimo, nella consapevolezza che l'accentramento di competenze e compiti non aiuta nessuno. Oggi non è più accettabile temporeggiare ulteriormente. Occorre dare corso tempestivamente agli impegni assunti.
Le organizzazioni sindacali - conclude la nota - valuteranno nei prossimi giorni la messa in campo di forme di protesta, anche forti, in mancanza di una risposta pronta da parte della Regione".