Territorio
Tasi, nuova scadenza alle porte
Uil: “La pressione fiscale sulle famiglie aumenta”
Matera - martedì 9 dicembre 2014
13.28
La scadenza per il pagamento della Tasi, il 16 dicembre 2014, è oramai alle porte.
Le famiglie lucane, proprietarie di prime case, dovranno fare i conti con la tassa sui servizi indivisibili che si aggiungerà all'elenco di altre molteplici imposte.
Secondo i dati Uil - provenienti dai rapporti del Servizio Politiche Territoriali del sindacato - il costo medio della Tasi a Matera è di 79 euro con una media di saldo al 16 dicembre prossimo di 40 euro, invece a Potenza è di 65 euro con una media di saldo, alla scadenza del pagamento, di 33 euro. La media dell'aliquota applicata dai 107 capoluoghi di provincia italiani continua ad attestarsi al 2,6 per mille, anche se contenuta dalle singole detrazioni introdotte dai singoli comuni. Nel contempo, l'aliquota media complessiva applicata in tutti i comuni è dell'1,91 per mille.
"E' vero che il costo della Tasi sarà – affermano dal sindacato Uil - complessivamente un po' più basso dell'Imu, ma la distribuzione della nuova tassa è meno equa: pagherà un po' di più chi prima era esente o pagava cifre basse e pagheranno molto meno i proprietari di quelle abitazioni con rendite catastali elevate". Il sindacato è convinto che "nel 2014 con la Tasi la pressione fiscale sulle famiglie aumenterà rispetto al 2013". Inoltre, i cittadini dovranno pagare la tassa annuale sui rifiuti che ammonta in Basilicata a 221 euro, rispetto alla media nazionale che è di 290 euro. Nella regione lucana l'aumento della tassa è dell'11% in più rispetto al 2013. La tariffa maggiore di 247 euro si registra a Potenza, invece a Matera è di 196 euro.
Il governo centrale ha annunciato la riforma, per il 2015, del sistema di tassazione degli immobili con l'inserimento della cosidetta 'Local tax'. Ma per la Uil il risultato non cambierà: "La nostra impressione, stando anche alle prime simulazioni, è 'altro giro altra corsa': si cambiano nomi, ma il risultato non cambia. Anzi, con i tagli dei trasferimenti agli Enti Locali, previsti dalla Legge di Stabilità, è prevedibile che ciò si scaricherà sui contribuenti in termini di minori servizi o di maggiori tasse". Il suggerimento che giunge dal sindacato per riformare il fisco comunale è di "andare verso il superamento e non accentramento delle Addizionali Irpef, che colpiscono direttamente il reddito dei lavoratori dipendenti e pensionati".
Le famiglie lucane, proprietarie di prime case, dovranno fare i conti con la tassa sui servizi indivisibili che si aggiungerà all'elenco di altre molteplici imposte.
Secondo i dati Uil - provenienti dai rapporti del Servizio Politiche Territoriali del sindacato - il costo medio della Tasi a Matera è di 79 euro con una media di saldo al 16 dicembre prossimo di 40 euro, invece a Potenza è di 65 euro con una media di saldo, alla scadenza del pagamento, di 33 euro. La media dell'aliquota applicata dai 107 capoluoghi di provincia italiani continua ad attestarsi al 2,6 per mille, anche se contenuta dalle singole detrazioni introdotte dai singoli comuni. Nel contempo, l'aliquota media complessiva applicata in tutti i comuni è dell'1,91 per mille.
"E' vero che il costo della Tasi sarà – affermano dal sindacato Uil - complessivamente un po' più basso dell'Imu, ma la distribuzione della nuova tassa è meno equa: pagherà un po' di più chi prima era esente o pagava cifre basse e pagheranno molto meno i proprietari di quelle abitazioni con rendite catastali elevate". Il sindacato è convinto che "nel 2014 con la Tasi la pressione fiscale sulle famiglie aumenterà rispetto al 2013". Inoltre, i cittadini dovranno pagare la tassa annuale sui rifiuti che ammonta in Basilicata a 221 euro, rispetto alla media nazionale che è di 290 euro. Nella regione lucana l'aumento della tassa è dell'11% in più rispetto al 2013. La tariffa maggiore di 247 euro si registra a Potenza, invece a Matera è di 196 euro.
Il governo centrale ha annunciato la riforma, per il 2015, del sistema di tassazione degli immobili con l'inserimento della cosidetta 'Local tax'. Ma per la Uil il risultato non cambierà: "La nostra impressione, stando anche alle prime simulazioni, è 'altro giro altra corsa': si cambiano nomi, ma il risultato non cambia. Anzi, con i tagli dei trasferimenti agli Enti Locali, previsti dalla Legge di Stabilità, è prevedibile che ciò si scaricherà sui contribuenti in termini di minori servizi o di maggiori tasse". Il suggerimento che giunge dal sindacato per riformare il fisco comunale è di "andare verso il superamento e non accentramento delle Addizionali Irpef, che colpiscono direttamente il reddito dei lavoratori dipendenti e pensionati".