Scuola e Lavoro
Tagli per asili nido, i genitori si rivolgono al Comune
Raccolte oltre 2000 firme. "Aiutare le famiglie e tutelare i diritti dei più piccoli"
Matera - mercoledì 21 aprile 2021
17.42
Genitori e personale educativo si ribellano ai tagli perpetrati ai danni degli asili nido di Matera. E per far valere le proprie ragioni hanno deciso di promuovere una petizione, che in poche ore ha raccolto più di 2000 adesioni, chiedendo alle istituzioni locali preposte di sostenere le famiglie per tutelare i diritti dei bambini.
"Nel pieno di un'emergenza sanitaria che sta mettendo a dura prova tanto la salute quanto la capacità di spesa delle persone, le famiglie hanno più bisogno di assistenza per i loro cari e opportunità educative per i propri figli, soprattutto quelle colpite dalla chiusura della propria attività o dalla precarietà degli stipendi"- si legge in una nota indirizzata al Sindaco, al Presidente del consiglio comunale, all'assessore e al presidente della commissione comunale alle politiche sociali e per conoscenza anche al Garante per l'Infanzia e Adolescenza ed al Presidente della Commissione Regionale per le Pari Opportunità.
"La pandemia ha creato voragini (di senso oltre che economiche) ed è oggi più forte il fabbisogno di risposte compensative accessibili. Pensiamo soprattutto alle famiglie monoreddito, quelle che secondo la visione politica dobbiamo dedurre, sono composte da un genitore lavoratore (beninteso il padre, perché le idee malsane sono quasi sempre impregnate di becero sessismo) e da una madre casalinga" - affermano i sottoscrittori del documento. Per i firmatari della petizione, quando i bilanci comunali sono "traballanti", i primi a farne le spese sono le categorie più deboli, che devono subire i tagli alle politiche sociali, penalizzando in questo caso gli asili nido, le mense scolastiche ed i servizi di assistenza domiciliare per anziani.
"Riteniamo che quello del Consiglio comunale sia un clamoroso passo indietro, un gioco al ribasso ancor più inaccettabile se riguarda una programmazione, quella 2021-23, che dovrebbe puntare con ottimismo verso obiettivi di rilancio e sviluppo". Un pensiero diffuso, testimoniato dalle numerose firme raccolte dalla petizione, che intendono esprimere una "chiara volontà della comunità di tutelare i servizi per le famiglie e non di ridurli".
Da qui la richiesta di un incontro urgente al sindaco ed all'assessore per discutere dell'attivazione da subito del Comitato di gestione previsto dal Regolamento Infanzia e Adolescenza del Comune di Matera e arrivare ad un nuovo bando di accreditamento "affinché si possano includere anche le esperienze di nuovi asili nido autorizzati nati nella città, con un approccio inclusivo e non esclusivo teso ad offrire maggiori opportunità alle famiglie". Ed infine, all'amministrazione comunale si chiede la destinazione delle somme previste al capitolo di spesa Infanzia 0/6 anni, "assicurando il riparto delle stesse somme secondo metodo ministeriale, come prevede il dispositivo legislativo"- concludono i firmatari della petizione determinati ad ottenere risposte dall'amministrazione comunale.
"Nel pieno di un'emergenza sanitaria che sta mettendo a dura prova tanto la salute quanto la capacità di spesa delle persone, le famiglie hanno più bisogno di assistenza per i loro cari e opportunità educative per i propri figli, soprattutto quelle colpite dalla chiusura della propria attività o dalla precarietà degli stipendi"- si legge in una nota indirizzata al Sindaco, al Presidente del consiglio comunale, all'assessore e al presidente della commissione comunale alle politiche sociali e per conoscenza anche al Garante per l'Infanzia e Adolescenza ed al Presidente della Commissione Regionale per le Pari Opportunità.
"La pandemia ha creato voragini (di senso oltre che economiche) ed è oggi più forte il fabbisogno di risposte compensative accessibili. Pensiamo soprattutto alle famiglie monoreddito, quelle che secondo la visione politica dobbiamo dedurre, sono composte da un genitore lavoratore (beninteso il padre, perché le idee malsane sono quasi sempre impregnate di becero sessismo) e da una madre casalinga" - affermano i sottoscrittori del documento. Per i firmatari della petizione, quando i bilanci comunali sono "traballanti", i primi a farne le spese sono le categorie più deboli, che devono subire i tagli alle politiche sociali, penalizzando in questo caso gli asili nido, le mense scolastiche ed i servizi di assistenza domiciliare per anziani.
"Riteniamo che quello del Consiglio comunale sia un clamoroso passo indietro, un gioco al ribasso ancor più inaccettabile se riguarda una programmazione, quella 2021-23, che dovrebbe puntare con ottimismo verso obiettivi di rilancio e sviluppo". Un pensiero diffuso, testimoniato dalle numerose firme raccolte dalla petizione, che intendono esprimere una "chiara volontà della comunità di tutelare i servizi per le famiglie e non di ridurli".
Da qui la richiesta di un incontro urgente al sindaco ed all'assessore per discutere dell'attivazione da subito del Comitato di gestione previsto dal Regolamento Infanzia e Adolescenza del Comune di Matera e arrivare ad un nuovo bando di accreditamento "affinché si possano includere anche le esperienze di nuovi asili nido autorizzati nati nella città, con un approccio inclusivo e non esclusivo teso ad offrire maggiori opportunità alle famiglie". Ed infine, all'amministrazione comunale si chiede la destinazione delle somme previste al capitolo di spesa Infanzia 0/6 anni, "assicurando il riparto delle stesse somme secondo metodo ministeriale, come prevede il dispositivo legislativo"- concludono i firmatari della petizione determinati ad ottenere risposte dall'amministrazione comunale.