Associazioni
Spegnere la città per un futuro luminoso
L'iniziativa del movimento materano "Mo' Basta"
Matera - mercoledì 28 dicembre 2016
10.12
Nessun cambiamento può prescindere da un impegno diretto e da un esempio civico concreto. Di questo ne è convinto il movimento "Mo' Basta", un insieme di cittadini che rappresentano la Matera che si fa rivalere, che non si accontenta, che si batte per il bene della comunità e per il miglioramento della funzionalità della propria città.
E' per dare una svolta alla Città e fare in modo che il sindaco Raffaello De Ruggieri e l'amministrazione tutta ascoltino le richieste dei cittadini attivi materani sulle urgenti questioni del "Piano raccolta rifiuti e nuovo bando", della "Pianificazione annuale degli eventi", della "Gestione di afflusso turistico, aree di sosta, pedonalizzazione del centro storico, traffico urbano e mobilità", del "Decoro urbano e verde pubblico", de "I quartieri e i borghi" ed infine della "Integrazione dell'attività della Fondazione Matera-Basilicata 2019 nella crescita e sviluppo della città", che venerdì 30 dicembre 2016 alle 19.00 il gruppo "Mo' Basta" invita i suoi concittadini a spegnere le luci di case e attività commerciali per la durata di 30 minuti in segno di protesta.
Una protesta che – si spera – accenda una nuova speranza di un futuro finalmente luminoso per la Capitale europea della Cultura 2019.
E' per dare una svolta alla Città e fare in modo che il sindaco Raffaello De Ruggieri e l'amministrazione tutta ascoltino le richieste dei cittadini attivi materani sulle urgenti questioni del "Piano raccolta rifiuti e nuovo bando", della "Pianificazione annuale degli eventi", della "Gestione di afflusso turistico, aree di sosta, pedonalizzazione del centro storico, traffico urbano e mobilità", del "Decoro urbano e verde pubblico", de "I quartieri e i borghi" ed infine della "Integrazione dell'attività della Fondazione Matera-Basilicata 2019 nella crescita e sviluppo della città", che venerdì 30 dicembre 2016 alle 19.00 il gruppo "Mo' Basta" invita i suoi concittadini a spegnere le luci di case e attività commerciali per la durata di 30 minuti in segno di protesta.
Una protesta che – si spera – accenda una nuova speranza di un futuro finalmente luminoso per la Capitale europea della Cultura 2019.