Cronaca
Sparatoria alla vigilia della festa della Bruna, materano accusato di tentato omicidio
L'episodio avvenuto due anni fa. Una rivalità nata per la conduzione del carro trionfale
Matera - mercoledì 11 settembre 2019
11.26
Con le accuse di tentato omicidio e porto e detenzione illegale di arma da fuoco, un 42enne di Matera (S.A.) è indagato dalla Procura di Matera ed ha ricevuto un avviso di conclusione delle indagini preliminari. Le indagini sono condotte dalla Squadra Mobile della Questura di Matera.
L'inchiesta è partita dopo la sparatoria avvenuta alla vigilia della Festa della Madonna della Bruna, il 1° luglio 2017, in contrada La Vaglia a Matera. Le indagini iniziarono subito dopo una chiamata al 113 che segnalò l'esplosione di colpi d'arma da fuoco. L'immediato intervento delle Volanti e della Squadra Mobile, supportata nei rilievi dalla Polizia Scientifica, consentì di accertare che erano stati esplosi due colpi d'arma da fuoco all'indirizzo di un altro uomo che riuscì ad evitarli trovando un vicino riparo.
Nonostante le reticenze della vittima e di altre persone presenti sul posto, la Polizia raccolse significativi indizi di colpevolezza sul conto dell'autore del fatto delittuoso. Tali indizi furono poi suffragati da incisive attività investigative, nonché, successivamente, dall'analisi specialistica sui residui dello sparo effettuata dal Servizio Polizia Scientifica della Direzione Centrale Anticrimine di Roma, che ha rilevato la presenza di particelle appartenenti alla classe dei residui dello sparo sia sugli indumenti del sospettato (jeans e maglietta), sia sulla sua autovettura (lato destro), dal cui interno - secondo la ricostruzione della Polizia - sono stati esplosi i due colpi.
Importante in tale fase, si è rivelata l'attività di repertazione compiuta dalla Polizia Scientifica della Questura di Matera.
Le indagini hanno anche evidenziato che tra i due uomini coinvolti c'era stata in precedenza una lite, seguita da una violenta colluttazione, sulla conduzione del carro della Madonna della Bruna, che avrebbe dovuto accompagnare la statua sino alla Cattedrale per poi ridiscendere a Piazza Vittorio Veneto per essere assaltato secondo una tradizione secolare.
L'inchiesta è partita dopo la sparatoria avvenuta alla vigilia della Festa della Madonna della Bruna, il 1° luglio 2017, in contrada La Vaglia a Matera. Le indagini iniziarono subito dopo una chiamata al 113 che segnalò l'esplosione di colpi d'arma da fuoco. L'immediato intervento delle Volanti e della Squadra Mobile, supportata nei rilievi dalla Polizia Scientifica, consentì di accertare che erano stati esplosi due colpi d'arma da fuoco all'indirizzo di un altro uomo che riuscì ad evitarli trovando un vicino riparo.
Nonostante le reticenze della vittima e di altre persone presenti sul posto, la Polizia raccolse significativi indizi di colpevolezza sul conto dell'autore del fatto delittuoso. Tali indizi furono poi suffragati da incisive attività investigative, nonché, successivamente, dall'analisi specialistica sui residui dello sparo effettuata dal Servizio Polizia Scientifica della Direzione Centrale Anticrimine di Roma, che ha rilevato la presenza di particelle appartenenti alla classe dei residui dello sparo sia sugli indumenti del sospettato (jeans e maglietta), sia sulla sua autovettura (lato destro), dal cui interno - secondo la ricostruzione della Polizia - sono stati esplosi i due colpi.
Importante in tale fase, si è rivelata l'attività di repertazione compiuta dalla Polizia Scientifica della Questura di Matera.
Le indagini hanno anche evidenziato che tra i due uomini coinvolti c'era stata in precedenza una lite, seguita da una violenta colluttazione, sulla conduzione del carro della Madonna della Bruna, che avrebbe dovuto accompagnare la statua sino alla Cattedrale per poi ridiscendere a Piazza Vittorio Veneto per essere assaltato secondo una tradizione secolare.