Ospedale e sanità
Sospensione IVG ospedale Matera, indignazione di Matera Civica e Pd
La richiesta delle forze politiche è di ripristinare il servizio per garantire un diritto delle donne
Matera - giovedì 25 marzo 2021
Tiene banco da qualche giorno orami il dibattito sulla impossibilità di effettuare una IVG (Interruzione Volontaria di Gravidanza) presso l'ospedale Madonna delle Grazie di Matera. Una circostanza che ha visto sollevare proteste sia dalle associazioni per i diritti civili, che dai movimenti femministi e dai partiti politici che chiedono a gran voce di ripristinare il servizio presso il nosocomio materano. Il Partito Democratico di Matera parla di diritto negato alle donne e alle famiglie che, per scelta o per necessità, richiedono tale intervento sanitario.
"Dallo spacchettamento, se non smantellamento, di tanti servizi dell'Ospedale di Matera si arriva alla negazione di diritti umani e sociali. Si tratta della punta finale di un iceberg. Il Covid-19 ha peggiorato una situazione già esistente"- affermano i Dem, che sottolineano come "i cittadini materani sono costretti a una emigrazione sanitaria anche per servizi di routine, che comportano il drenaggio di risorse delle loro tasse verso altre regioni".
Il timore espresso dal Pd è che, accampando la scusa del Covid, si intenda svuotare l'ospedale materano "umiliando così tutte le professionalità che con tanta abnegazione e sacrifici continuano ancora a prestare la propria opera, pur nelle difficoltà totali e assolute che si stanno giornalmente verificando".
Dello stesso tenore le dichiarazioni che giungono sul tema da parte del movimento Matera Civica. Il movimento parla di conquista per le donne che a Matera viene negata. Una legge varata 43 anni orsono che viene violata: un simbolo dell'emancipazione femminile, che ha permesso di "mettere fine alla pericolosa ed incresciosa pratica dell'aborto clandestino" ma che rappresenta anche l'affermazione di un principio "quello dell'autodeterminazione della donna che sceglie del proprio destino". Matera adesso sembrerebbe piombare nuovamente indietro negli anni.
Tant'è che "a Matera e nella sua provincia, invece, le donne s'imbattono nella difficoltà, nel diniego e nella solitudine ad affrontare questo momento, anche perché i Consultori sono stati massicciamente depotenziati. La nostra comunità rivela quanto sia poco sensibile ma soprattutto non rispetta la legge con gravi responsabilità delle istituzioni tutte"- dicono da Matera Civica, che per queste ragioni chiedono a gran voce che venga ripristinato il servizio sanitario che consente di abortire, non solo, ma che ci sia anche un potenziamento dei Consultori.
"Sollecitiamo l'attenzione e la sensibilità di ogni esponente pubblico che ha il compito di garantire l'applicazione delle leggi in materia"- concludono dal movimento politico.
"Dallo spacchettamento, se non smantellamento, di tanti servizi dell'Ospedale di Matera si arriva alla negazione di diritti umani e sociali. Si tratta della punta finale di un iceberg. Il Covid-19 ha peggiorato una situazione già esistente"- affermano i Dem, che sottolineano come "i cittadini materani sono costretti a una emigrazione sanitaria anche per servizi di routine, che comportano il drenaggio di risorse delle loro tasse verso altre regioni".
Il timore espresso dal Pd è che, accampando la scusa del Covid, si intenda svuotare l'ospedale materano "umiliando così tutte le professionalità che con tanta abnegazione e sacrifici continuano ancora a prestare la propria opera, pur nelle difficoltà totali e assolute che si stanno giornalmente verificando".
Dello stesso tenore le dichiarazioni che giungono sul tema da parte del movimento Matera Civica. Il movimento parla di conquista per le donne che a Matera viene negata. Una legge varata 43 anni orsono che viene violata: un simbolo dell'emancipazione femminile, che ha permesso di "mettere fine alla pericolosa ed incresciosa pratica dell'aborto clandestino" ma che rappresenta anche l'affermazione di un principio "quello dell'autodeterminazione della donna che sceglie del proprio destino". Matera adesso sembrerebbe piombare nuovamente indietro negli anni.
Tant'è che "a Matera e nella sua provincia, invece, le donne s'imbattono nella difficoltà, nel diniego e nella solitudine ad affrontare questo momento, anche perché i Consultori sono stati massicciamente depotenziati. La nostra comunità rivela quanto sia poco sensibile ma soprattutto non rispetta la legge con gravi responsabilità delle istituzioni tutte"- dicono da Matera Civica, che per queste ragioni chiedono a gran voce che venga ripristinato il servizio sanitario che consente di abortire, non solo, ma che ci sia anche un potenziamento dei Consultori.
"Sollecitiamo l'attenzione e la sensibilità di ogni esponente pubblico che ha il compito di garantire l'applicazione delle leggi in materia"- concludono dal movimento politico.