Territorio
Sito unico nazionale nucleare, Latronico chiede delucidazioni a Renzi
“Perché continui ritardi sul progetto industriale?”
Matera - domenica 19 giugno 2016
8.48
Dopo mesi di attesa, ancora nessuna notizia riguardo il sito unico nucleare. Una vicenda controversa scomparsa dalla ribalta pubblica, ma che richiede trasparenza e chiarezza da parte delle autorità pubbliche in quanto coinvolge il territorio nazionale in tutti i suoi aspetti e problematiche. A sollecitare il governo Renzi su questo tema, ed in particolare sui continui ritardi ravvisati per l'insediamento del progetto, è stato il parlamentare lucano, Cosimo Latronico, di Conservatori e Riformisti.
"Il governo - ha affermato l'onorevole - ha il dovere di assumere un'iniziativa che chiarisca la situazione in cui versa la Sogin e le sue società controllate che scontano da troppi mesi una condizione di stallo e di paralisi non più sopportabili. Non abbiamo più notizie sulla definizione delle procedure del sito unico nazionale nucleare, nonostante siano scaduti tutti i termini fissati dalle autorità di controllo europee, ed il nostro Paese sia esposto ad una procedura di infrazione; come non sono tranquillizzanti le notizie che giungono sulle lentezze che stanno caratterizzando l'attuazione dei progetti di messa in sicurezza dei siti nucleari a cominciare dal sito lucano di Trisaia a Rotondella" .
"Un progetto di bonifica e di messa in sicurezza del materiale nucleare sull'intero territorio nazionale, con ricadute significative sul piano degli investimenti e del lavoro - ha concluso Latronico - non può arenarsi per un conflitto permanente che blocca da lunghi mesi gli organi di gestione delle società stesse. I Ministeri vigilanti non possono più far finta di niente. Chiederò insieme al mio gruppo parlamentare al presidente Renzi di riferire su tali gravissimi ritardi e sulle ragioni che hanno impedito ad un importante progetto ambientale ed industriale di prendere quota ed attuazione".
"Il governo - ha affermato l'onorevole - ha il dovere di assumere un'iniziativa che chiarisca la situazione in cui versa la Sogin e le sue società controllate che scontano da troppi mesi una condizione di stallo e di paralisi non più sopportabili. Non abbiamo più notizie sulla definizione delle procedure del sito unico nazionale nucleare, nonostante siano scaduti tutti i termini fissati dalle autorità di controllo europee, ed il nostro Paese sia esposto ad una procedura di infrazione; come non sono tranquillizzanti le notizie che giungono sulle lentezze che stanno caratterizzando l'attuazione dei progetti di messa in sicurezza dei siti nucleari a cominciare dal sito lucano di Trisaia a Rotondella" .
"Un progetto di bonifica e di messa in sicurezza del materiale nucleare sull'intero territorio nazionale, con ricadute significative sul piano degli investimenti e del lavoro - ha concluso Latronico - non può arenarsi per un conflitto permanente che blocca da lunghi mesi gli organi di gestione delle società stesse. I Ministeri vigilanti non possono più far finta di niente. Chiederò insieme al mio gruppo parlamentare al presidente Renzi di riferire su tali gravissimi ritardi e sulle ragioni che hanno impedito ad un importante progetto ambientale ed industriale di prendere quota ed attuazione".