Territorio
Siringhe a Bottiglione, interviene il comitato di quartiere
"Chiederemo al Comune la recinzione del parco"
Matera - venerdì 18 luglio 2014
9.47
L'attenzione sul Parco Pinocchio del rione Spine Bianche di Matera, meglio conosciuto come Bottiglione, è ancora alta. Lo spiacevole episodio che ha visto coinvolta una bambina di soli sei anni, puntasi accidentalmente con una siringa rinvenuta nel suddetto parco, ha scosso l'intera comunità e destato l'interesse dell'opinione pubblica sul tema della sicurezza degli spazi verdi cittadini dedicati ai più piccoli.
Nel dibattito sorto intorno alla vicenda è intervenuta anche l'associazione "Spine Bianche", chiamata in causa dalla denuncia della mamma della piccola e dalle famiglie residenti nel quartiere.
"Di fronte al grave episodio accaduto riteniamo necessario procedere alla recinzione del piccolo parco di quartiere e alla chiusura dell'accesso all'area verde nelle ore notturne - ha dichiarato Giuseppe Festa, presidente dell'associazione - provvederemo ad inviare oggi stesso una nota di richiesta al Comune di Matera ma ci teniamo a precisare che, per quanto grave, rimane un episodio isolato".
Secondo quanto da lui riportato, nelle ore notturne il parco rimane costantemente illuminato, ma risulta assente un sistema di videosorveglianza della zona. L'accesso all'area riservata ai giochi è interdetto ai veicoli. Per quanto riguarda la pulizia, il compito è stato affidato ad un ragazzo dell'associazione, in accordo con il Comune, che giornalmente provvede alla manutenzione del parco.
"Il Comune di Matera si è sempre dimostrato disponibile nei nostri confronti - ha spiegato Festa - ogni segnalazione o richiesta è stata celermente soddisfatta. Ieri, ad esempio, ho scritto una lettera al Comune per la potatura dell'erba nel cortile antistante la scuola Pascoli e stamattina gli operai stanno già provvedendo alla pulizia".
Il presidente Festa, inoltre, ha tenuto a precisare la volontà dell'associazione "Spine Bianche" di tutelare l'intera comunità operando sempre nell'interesse dei residenti del quartiere; nel contempo, però, ha invitato tutti ad un più alto senso di responsabilità verso gli altri e verso gli spazi comuni: "Prima di puntare il dito contro il Comune o contro l'associazione, ognuno di noi dovrebbe fare un esame di coscienza a se stesso poichè, purtroppo, non manca la maleducazione e l'inciviltà: ragazzini che accedono all'area con biciclette e motorini, gente che getta le carte per terra piuttosto che negli appositi cestini, mamme che vanno al bar a bere il caffè lasciando i propri figli incustoditi e adulti che salgono con i piedi sulle altalene".
A questo proposito, Festa ha denunciato la totale assenza dei Vigili Urbani che "quando vengono chiamati, non si rendono mai disponibili e non effettuano le dovute multe ai proprietari dei cani, colpevoli di non rimuovere gli escrementi dei propri animali domestici, così come previsto da un'apposita ordinanza comunale".
I problemi da risolvere, dunque, sono tanti e gestire un quartiere senza la partecipazione attiva di tutti i residenti non è semplice.
"Purtroppo non è facile tutelare i diritti e i bisogni di ognuno - ha concluso il presidente dell'associazione - se da un lato ci sono i bambini che hanno il diritto di giocare, dall'altro ci sono gli anziani che nelle ore pomeridiane devono riposare. L'associazione ha sempre cercato di soddisfare le esigenze di tutti, ma, nonostante ciò, c'è sempre chi si sente in diritto di criticare non tenendo conto che il nostro è un servizio prestato alla comunità per passione e a titolo gratuito, l'unico contributo che chiediamo ai tesserati è quello di 10 euro all'anno e, tra l'altro, al momento ne abbiamo solo 20".
Nel dibattito sorto intorno alla vicenda è intervenuta anche l'associazione "Spine Bianche", chiamata in causa dalla denuncia della mamma della piccola e dalle famiglie residenti nel quartiere.
"Di fronte al grave episodio accaduto riteniamo necessario procedere alla recinzione del piccolo parco di quartiere e alla chiusura dell'accesso all'area verde nelle ore notturne - ha dichiarato Giuseppe Festa, presidente dell'associazione - provvederemo ad inviare oggi stesso una nota di richiesta al Comune di Matera ma ci teniamo a precisare che, per quanto grave, rimane un episodio isolato".
Secondo quanto da lui riportato, nelle ore notturne il parco rimane costantemente illuminato, ma risulta assente un sistema di videosorveglianza della zona. L'accesso all'area riservata ai giochi è interdetto ai veicoli. Per quanto riguarda la pulizia, il compito è stato affidato ad un ragazzo dell'associazione, in accordo con il Comune, che giornalmente provvede alla manutenzione del parco.
"Il Comune di Matera si è sempre dimostrato disponibile nei nostri confronti - ha spiegato Festa - ogni segnalazione o richiesta è stata celermente soddisfatta. Ieri, ad esempio, ho scritto una lettera al Comune per la potatura dell'erba nel cortile antistante la scuola Pascoli e stamattina gli operai stanno già provvedendo alla pulizia".
Il presidente Festa, inoltre, ha tenuto a precisare la volontà dell'associazione "Spine Bianche" di tutelare l'intera comunità operando sempre nell'interesse dei residenti del quartiere; nel contempo, però, ha invitato tutti ad un più alto senso di responsabilità verso gli altri e verso gli spazi comuni: "Prima di puntare il dito contro il Comune o contro l'associazione, ognuno di noi dovrebbe fare un esame di coscienza a se stesso poichè, purtroppo, non manca la maleducazione e l'inciviltà: ragazzini che accedono all'area con biciclette e motorini, gente che getta le carte per terra piuttosto che negli appositi cestini, mamme che vanno al bar a bere il caffè lasciando i propri figli incustoditi e adulti che salgono con i piedi sulle altalene".
A questo proposito, Festa ha denunciato la totale assenza dei Vigili Urbani che "quando vengono chiamati, non si rendono mai disponibili e non effettuano le dovute multe ai proprietari dei cani, colpevoli di non rimuovere gli escrementi dei propri animali domestici, così come previsto da un'apposita ordinanza comunale".
I problemi da risolvere, dunque, sono tanti e gestire un quartiere senza la partecipazione attiva di tutti i residenti non è semplice.
"Purtroppo non è facile tutelare i diritti e i bisogni di ognuno - ha concluso il presidente dell'associazione - se da un lato ci sono i bambini che hanno il diritto di giocare, dall'altro ci sono gli anziani che nelle ore pomeridiane devono riposare. L'associazione ha sempre cercato di soddisfare le esigenze di tutti, ma, nonostante ciò, c'è sempre chi si sente in diritto di criticare non tenendo conto che il nostro è un servizio prestato alla comunità per passione e a titolo gratuito, l'unico contributo che chiediamo ai tesserati è quello di 10 euro all'anno e, tra l'altro, al momento ne abbiamo solo 20".