Enti locali
Siccità e grandinate: richiesta dello stato di calamità naturale
Delibera all'unanimità della Provincia di Matera
Matera - giovedì 11 luglio 2024
Il Consiglio provinciale di Matera ha approvato in modo unanime una delibera per chiedere al Governo nazionale e alla Regione Basilicata la dichiarazione dello stato di calamità naturale per danni in agricoltura e provvedimenti concreti per dare sollievo al comparto primario. Alla riunione hanno partecipato anche sindaci del Materano e i rappresentanti di categoria. La seduta è stata convocata dopo la grandinata del 2 luglio e tiene conto del problema della siccità. Eventi climatici all'opposto, entrambi dannosi per l'agricoltura.
L'assise ha delibera di ''chiedere al Presidente del Consiglio dei Ministri e alla Regione Basilicata, ciascuno per la propria competenza istituzionale, di dichiarare lo stato di calamità naturale nel territorio provinciale'' e di ''individuare possibili interventi strutturali da eseguire con urgenza per garantire sufficienti volumi d'acqua e, non da ultimo, indennizzi e sostegni economici, interventi straordinari per il risarcimento dei danni subiti''. Dopo il dibattito, nella delibera è stata inserita la proposta di tavoli permanenti sulle emergenze in agricoltura e sulla gestione dell'acqua. Sindaci e rappresentanti degli agricoltori hanno chiesto anche di finanziare pozzi artesiani nelle aziende agricole e zootecniche, di sospendere il cannone irriguo del Consorzio di Bonifica nei casi calamitosi e di attuare piani di abbattimento sui cinghiali tutto l'anno. ''La Provincia - ha dichiarato il presidente della Provincia Piero Marrese - pur non avendo specifiche competenze in materia ha voluto fare proprie le richieste del territorio e del settore. In tale ottica, convocheremo un tavolo permanente al quale inviteremo non solo i sindaci, i consiglieri regionali e i rappresentanti della categoria ma anche l'assessore regionale all'agricoltura. Urgono - ha aggiunto - interventi forti e importanti per salvaguardare produzioni di pregio e impedire a numerose famiglie di andare incontro ad ulteriori difficoltà, soprattutto nelle aree interne''.
L'assise ha delibera di ''chiedere al Presidente del Consiglio dei Ministri e alla Regione Basilicata, ciascuno per la propria competenza istituzionale, di dichiarare lo stato di calamità naturale nel territorio provinciale'' e di ''individuare possibili interventi strutturali da eseguire con urgenza per garantire sufficienti volumi d'acqua e, non da ultimo, indennizzi e sostegni economici, interventi straordinari per il risarcimento dei danni subiti''. Dopo il dibattito, nella delibera è stata inserita la proposta di tavoli permanenti sulle emergenze in agricoltura e sulla gestione dell'acqua. Sindaci e rappresentanti degli agricoltori hanno chiesto anche di finanziare pozzi artesiani nelle aziende agricole e zootecniche, di sospendere il cannone irriguo del Consorzio di Bonifica nei casi calamitosi e di attuare piani di abbattimento sui cinghiali tutto l'anno. ''La Provincia - ha dichiarato il presidente della Provincia Piero Marrese - pur non avendo specifiche competenze in materia ha voluto fare proprie le richieste del territorio e del settore. In tale ottica, convocheremo un tavolo permanente al quale inviteremo non solo i sindaci, i consiglieri regionali e i rappresentanti della categoria ma anche l'assessore regionale all'agricoltura. Urgono - ha aggiunto - interventi forti e importanti per salvaguardare produzioni di pregio e impedire a numerose famiglie di andare incontro ad ulteriori difficoltà, soprattutto nelle aree interne''.