Sei pianoforti nel centro storico di Matera

Sei pianoforti disposti in sei punti strategici della città. Per incuriosire, attirare e catalizzare energie. Per creare nuove relazioni sociali e componimenti musicali. Il progetto si chiama Catalyst Piano e nasce dalla geniale intuizione di due giovani lucani, Giuseppe Di Ciancia e Laviero Saganeiti, rispettivamente presidente e vicepresidente dell'associazione Imaginarium.

Da ieri, sabato 19 dicembre, fino al 2 gennaio nelle sei piazze più belle della città (piazza Mulino, piazza Vittorio Veneto, piazza San Francesco, via Ridola, piazza Duomo, piazza San Francesco) i pianoforti saranno a disposizione dei cittadini che potranno suonarli liberamente.

"Un progetto culturale d'innovazione sociale - lo ha definito così il vicesindaco Schiuma nel corso della conferenza stampa di presentazione di ieri mattina - un'installazione artistica su suolo pubblico che possa diventare catalizzatrice di socialità e di arte".

Il progetto Catalyst piano (in partnership con i Centri di creatività Cecilia, Tilt e Casa Cava, con lo spazio web informativo La Siritide con Ikam Centro Studi e ricerche, con il Conservatorio di Matera e l'agenzia di servizi turistici Matera City tour) è stato tra i primi ad essere premiati con un finanziamento della regione nell'ambito del bando "Nuovi fermenti".

"L'idea è nata a Londra circa due anni fa - ha spiegato Di Ciancia - quando eravamo studenti dell'Università delle Arti e Matera non era ancora stata incoronata capitale europea della cultura nel 2019. L'idea è quella di incentivare le persone a sperimentare con l'arte e a socializzare in modalità alternative a quelle tradizionali. Oltre ai quindici giorni di installazione nelle vie centrali, è prevista una giornata dedicata alla decorazione dei pianoforti tramite una vera e propria call per gli artisti che vorranno prestarsi".

"Si tratta di un progetto già realizzato in altre città europee - ha dichiarato Saganeiti - ma l'originalità sta proprio nel portarlo a Matera. E' nostra intenzione ricreare qui l'humus fertile e stimolante che abbiamo avuto modo di vivere a Londra. E' una sorta di esperimento sociale. Ci aspettiamo che chiunque noti un pianoforte per strada si avvicini e provi a suonare qualcosa confrontandosi con gli altri passanti".

"Abbiamo scelto come location punti strategici della città. Abbiamo voluto rivitalizzare piazza Mulino, l'idea di aver buttato cemento su di un vecchio mulino è affascinante, e allo stesso tempo vorremmo rifare di quella piazza il luogo di incontro di centinaia di giovani che è stato un tempo. Via Ridola, solitamente pervasa da musica dance proveniente dai diversi locali della movida materana, potrà per una volta essere avvolta dalle note di Mozart. Per piazza Duomo sarà un modo di celebrare il ritorno al suo splendore, finalmente liberata dalle impalcature".

Roberto Linzalone del Centro Studi & ricerche Ikam ha illustrato lo spirito che ha mosso l'associazione nell'adesione all'iniziativa: "C'è stata una sorta di gemmazione perché gli stessi ragazzi coinvolti nell'associazione, sono oggi i promotori di questa iniziativa. Cerchiamo di incidere su questi processi di innovazione sociale che cambiano comportamenti e relazioni fra le persone – ha aggiunto – e questo progetto si muove in questo senso".

Dopo il 2 Gennaio i pianoforti verranno donati alla comunità materana, secondo modalità che verranno decise al termine della rassegna, in vista di un format che diventerà probabilmente itinerante. L'iniziativa è sostenuta oltre che da un apposito spazio web, anche da un hashtag su cui far passare foto, video e commenti: #catalystpiano, entrambi ideati e realizzati dall'agenzia Ego55.