Vita di città
Scuola via Bramante, presto sarà rasa al suolo
Poca preoccupazione per l'occupazione, presto l'appalto per la ricostruzione
Matera - venerdì 3 gennaio 2014
13.37
Resta in bilico la posizione della scuola elementare di via Bramante. Ieri la denuncia dell'intromissione, ad uso di ricovero da parte, probabilmente, di immigrati, arrivata dal consigliere comunale Adriano Pedicini, che ha anche segnalato con diverse fotografie lo stato dell'immobile, all'interno del quale sono state commesse diverse razzie.
Una condizione che nessuno si aspettava di ritrovare a pochissimi mesi dalla scelta del Comune, lo scorso agosto 2013, di chiudere la scuola per ragioni di sicurezza. Certo, si sono sprecati oltre 320 mila euro per mettere a posto gli ingressi e gli infissi, lavori di manutenzione obbligatori, ma poi resi vani dalla mancanza della stabilità dell'edificio in caso di terremoto.
Ma, ad oggi, con questa nuova problematica, cosa si può fare? Si deve attendere l'intervento delle Forze dell'Ordine per sgomberare l'edificio che, come sottolinea l'assessore ai Lavori Pubblici, Nico Trombetta, non potranno far altro che "spostare il problema dal plesso scolastico ad un altro punto della città". I probabili immigrati che risiedono nella scuola, infatti, non rischiano il carcere, quindi dopo essere stati invitati, o portati fuori dalle Forze dell'Ordine, si ritroverebbero nuovamente in giro per la città alla ricerca di una nuova sistemazione.
Evitare eventualità del genere, in tutti gli edifici di proprietà del Comune, è impossibile. "L'unico modo per evitare questo tipo di atti vandalici, o persino di intromissioni e creazioni di rifugi di fortuna, dovremmo prevedere delle guardianie fisse in tutti i luoghi attualmente non utilizzati - riprende l'assessore ai Lavori Pubblici - con dei costi assolutamente non sostenibili dall'Amministrazione comunale. Il fatto che ci siano vandali è da tenere in conto, ma non certo si può provvedere a piantonare ogni edificio non utilizzato".
Intanto, l'amministrazione segue le procedure per abbattere la scuola e realizzarne una completamente nuova. "Siamo in attesa del decreto della Corte dei Conti, che libererà il finanziamento - spiega Nico Trombetta - Con l'ultima modifica della legge sui finanziamenti, infatti, dobbiamo attendere obbligatoriamente questo decreto per poter operare. Per quanto è dato saperne, dovrebbe arrivare a breve. Poi, avremo a disposizione 6 mesi per individuare tramite una gara d'appalto la ditta e avviare il cantiere. Quindi i tempi potrebbero essere brevi, se solo arrivasse questo decreto. La scuola sarà completamente rasa al suolo e ricostruita".
Una scuola all'avanguardia. "Ricordo che la scuola elementare in via Bramante sarà la prima scuola d'Italia di Bio-architettura, completamente autosufficiente. Un grandissimo passo in avanti per il mondo della scuola, ma anche per quelle dell'Amministrazione dei Lavori Pubblici. Quindi servirà solamente un pò di tempo, e l'area sarà completamente riqualificata e diventerà un vero e proprio fiore all'occhiello della città, ma anche di tutta Italia".
Una condizione che nessuno si aspettava di ritrovare a pochissimi mesi dalla scelta del Comune, lo scorso agosto 2013, di chiudere la scuola per ragioni di sicurezza. Certo, si sono sprecati oltre 320 mila euro per mettere a posto gli ingressi e gli infissi, lavori di manutenzione obbligatori, ma poi resi vani dalla mancanza della stabilità dell'edificio in caso di terremoto.
Ma, ad oggi, con questa nuova problematica, cosa si può fare? Si deve attendere l'intervento delle Forze dell'Ordine per sgomberare l'edificio che, come sottolinea l'assessore ai Lavori Pubblici, Nico Trombetta, non potranno far altro che "spostare il problema dal plesso scolastico ad un altro punto della città". I probabili immigrati che risiedono nella scuola, infatti, non rischiano il carcere, quindi dopo essere stati invitati, o portati fuori dalle Forze dell'Ordine, si ritroverebbero nuovamente in giro per la città alla ricerca di una nuova sistemazione.
Evitare eventualità del genere, in tutti gli edifici di proprietà del Comune, è impossibile. "L'unico modo per evitare questo tipo di atti vandalici, o persino di intromissioni e creazioni di rifugi di fortuna, dovremmo prevedere delle guardianie fisse in tutti i luoghi attualmente non utilizzati - riprende l'assessore ai Lavori Pubblici - con dei costi assolutamente non sostenibili dall'Amministrazione comunale. Il fatto che ci siano vandali è da tenere in conto, ma non certo si può provvedere a piantonare ogni edificio non utilizzato".
Intanto, l'amministrazione segue le procedure per abbattere la scuola e realizzarne una completamente nuova. "Siamo in attesa del decreto della Corte dei Conti, che libererà il finanziamento - spiega Nico Trombetta - Con l'ultima modifica della legge sui finanziamenti, infatti, dobbiamo attendere obbligatoriamente questo decreto per poter operare. Per quanto è dato saperne, dovrebbe arrivare a breve. Poi, avremo a disposizione 6 mesi per individuare tramite una gara d'appalto la ditta e avviare il cantiere. Quindi i tempi potrebbero essere brevi, se solo arrivasse questo decreto. La scuola sarà completamente rasa al suolo e ricostruita".
Una scuola all'avanguardia. "Ricordo che la scuola elementare in via Bramante sarà la prima scuola d'Italia di Bio-architettura, completamente autosufficiente. Un grandissimo passo in avanti per il mondo della scuola, ma anche per quelle dell'Amministrazione dei Lavori Pubblici. Quindi servirà solamente un pò di tempo, e l'area sarà completamente riqualificata e diventerà un vero e proprio fiore all'occhiello della città, ma anche di tutta Italia".