Territorio
Scuola Bramante, M5s chiede conto al Comune
Troppi ritardi, i Cinque Stelle diffidano l’amministrazione comunale a procedere contro gli esecutori dei lavori
Matera - lunedì 8 ottobre 2018
17.12
I lavori andavano consegnati il 6 ottobre 2017. Adesso, ad un anno di distanza, non si sa ancora nulla circa la consegna della scuola Bramante a Matera.
Una situazione intollerabile, che il Movimento Cinque Stelle vuole mettere sotto i riflettori.
Tant'è che il consigliere comunale M5s, Antonio Materdomini e il portavoce del Movimento in Senato, Saverio De Bonis hanno inviato una diffida al Comune, chiedendo "di fissare un termine perentorio ad adempiere nei confronti degli esecutori della scuola di via Bramante".
Questo malcostume va eliminato, basta con i ritardi, bisogna che ci sia "l'esatto adempimento nell'interesse della collettività",- afferma De Bonis, a cui fa eco Materdomini- "Questo è l'ennesimo schiaffo all'istruzione pubblica nella città di Matera, dopo quello che è accaduto nei mesi scorsi, con l'improvvisa inagibilità del liceo Classico Duni e la diatriba tra l'istituto Stigliani e la scuola media Nicola Festa per l'utilizzo di alcune aule".
I lavori della scuola Bramante (chiusa fin dal 2012 per problemi di staticità e voluta far risorgere grazie ad un finanziamento per un progetto di circa 5 milioni), prevedevano l'abbattimento e la ricostruzione dell'edifici chiamati ad ospitare le classi delle elementari e dell'infanzia.
L''impresa, ne aveva garantito la consegna in meno di un anno, 313 giorni per l'esattezza, "ma al momento l'area è recintata e le opere sono ferme alla sola demolizione dello stabile preesistente"- dice il senatore Cinque Stelle.
Un' anno di ritardo nella consegna, sul quale il Comune non può tacere.
Per questo i Cinque Stelle chiedono che si faccia chiarezza sullo stato dei lavori.
Uno slittamento nella consegna in parte atteso, visto che, non più tardi del maggio scorso, il sindaco aveva annunciato, di lì a poco, l'inizio dei lavori, accusando del ritardo la mancata erogazione dei soldi del "piano città" da parte del Ministero Infrastrutture e Trasporti.
Giustificazioni che, però, non convincono i Cinque stelle, anche perché da maggio sono trascorsi altri 5 mesi senza che nulla sia cambiato.
"E' stato inviato, lo scorso settembre, un sollecito al comune di Matera dal quale però non è arrivata ancora alcuna risposta"- sottolinea De Bonis.
Adesso, quindi, ci si attende la replica dell'amministrazione comunale, che sulla vicenda non si è ancora espressa.
Una situazione intollerabile, che il Movimento Cinque Stelle vuole mettere sotto i riflettori.
Tant'è che il consigliere comunale M5s, Antonio Materdomini e il portavoce del Movimento in Senato, Saverio De Bonis hanno inviato una diffida al Comune, chiedendo "di fissare un termine perentorio ad adempiere nei confronti degli esecutori della scuola di via Bramante".
Questo malcostume va eliminato, basta con i ritardi, bisogna che ci sia "l'esatto adempimento nell'interesse della collettività",- afferma De Bonis, a cui fa eco Materdomini- "Questo è l'ennesimo schiaffo all'istruzione pubblica nella città di Matera, dopo quello che è accaduto nei mesi scorsi, con l'improvvisa inagibilità del liceo Classico Duni e la diatriba tra l'istituto Stigliani e la scuola media Nicola Festa per l'utilizzo di alcune aule".
I lavori della scuola Bramante (chiusa fin dal 2012 per problemi di staticità e voluta far risorgere grazie ad un finanziamento per un progetto di circa 5 milioni), prevedevano l'abbattimento e la ricostruzione dell'edifici chiamati ad ospitare le classi delle elementari e dell'infanzia.
L''impresa, ne aveva garantito la consegna in meno di un anno, 313 giorni per l'esattezza, "ma al momento l'area è recintata e le opere sono ferme alla sola demolizione dello stabile preesistente"- dice il senatore Cinque Stelle.
Un' anno di ritardo nella consegna, sul quale il Comune non può tacere.
Per questo i Cinque Stelle chiedono che si faccia chiarezza sullo stato dei lavori.
Uno slittamento nella consegna in parte atteso, visto che, non più tardi del maggio scorso, il sindaco aveva annunciato, di lì a poco, l'inizio dei lavori, accusando del ritardo la mancata erogazione dei soldi del "piano città" da parte del Ministero Infrastrutture e Trasporti.
Giustificazioni che, però, non convincono i Cinque stelle, anche perché da maggio sono trascorsi altri 5 mesi senza che nulla sia cambiato.
"E' stato inviato, lo scorso settembre, un sollecito al comune di Matera dal quale però non è arrivata ancora alcuna risposta"- sottolinea De Bonis.
Adesso, quindi, ci si attende la replica dell'amministrazione comunale, che sulla vicenda non si è ancora espressa.