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Sanità lucana, le criticità del sistema sotto i riflettori

Castelluccio: “Alzare il livello di attenzione”

L'emergenza sanità in Basilicata tiene ancora banco. Le falle profonde nell'ambito del Servizio Sanitario regionale, rilevate dall'attività di vigilanza condotta dall'Autorità nazionale anticorruzione (Anac), non potranno non avere delle forti ripercussioni sullo stesso comparto ospedaliero.

In particolare si ricorda l'analisi del sistema degli appalti che ha evidenziato "diffuse criticità" sotto il profilo "normativo, programmatorio, organizzativo e operativo", e ha mostrato che nel periodo 2008-2015 "una parte rilevante degli acquisti di servizi strumentali è stata gestita al di fuori delle prescrizioni" del Codice degli appalti, senza indire gare e con continue proroghe degli affidamenti sempre agli stessi soggetti.

Una situazione scabrosa che ancora oggi attende delle valutazioni e conseguenti risposte da parte dell'ente regionale, soprattutto in merito all'esito che potrebbe avere l'impugnazione davanti alla Corte Costituzionale di una norma regionale in materia di mobilità sanitaria. Se la Consulta desse ragione al governo si potrebbero definire scenari rischiosi per l'attuale occupazione sanitaria lucana, in particolar modo per tre quarti della mobilità extraregionale di Matera e provincia.

A porre l'attenzione sulla delicata questione ci ha pensato il consigliere regionale di Forza Italia, Paolo Castelluccio: "Non abbiamo alcuna intenzione di assistere inerti al rischio immediato di perdita del lavoro per una settantina di persone tra operatori sanitari, dipendenti amministrativi, medici specialisti in provincia di Matera e al respingimento di oltre 5mila pazienti al mese di altre regioni che non potrebbero ricevere dai centri materani le prestazioni richieste. Scelte schizofreniche assunte da livelli amministrativi e quindi senza alcun senso non vanno certamente nella direzione di rafforzare il diritto alla salute".

"Come per il tema della sperequazione tra prestazioni, strutture pubbliche e private, servizi esistenti palesemente sul territorio – aggiunge Castelluccio – si risente ormai da troppo tempo di una regia regionale unica di programmazione anche per il riordino degli ospedali con un atteggiamento assessorile del tutto incomprensibile perché improntato al rifiuto del confronto con le associazioni della sanità privata accreditata".

"In attesa di registrare una nuova e coerente con la precedente presa di posizione di Cifarelli e Lacorazza – afferma ancora l'esponente del Pdl-Fi – non si può attendere ancora. La nuova settimana è pertanto decisiva: o Pittella ci farà sapere cosa intende fare (riunione di maggioranza compresa) oppure non ci resta che alzare il livello di attenzione dei territori, dei soggetti sociali, dei cittadini - utenti penalizzati".
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