Politica
San Giacomo, addio alla riqualificazione urbana
Divorzio consensuale tra Comune e ATER di Matera
Matera - martedì 7 aprile 2015
Casino Dragone e biblioteca di via Conversi: ridotte al minimo le speranze di riqualificarle e restituirle a nuova vita. Giunge al suo epilogo una promessa mai mantenuta per i residenti del rione San Giacomo.
Una storia da "C'eravamo tanti amati" quella tra Comune e Ater di Matera che hanno deciso, di comune accordo, di procedere allo scioglimento consensuale del rapporto contrattuale stipulato il 21 giugno 2006. La convenzione sottoscritta quasi dieci anni fa dalle due parti impegnava l'Ater ad attuare il Piano di Recupero Urbano di San Giacomo per un costo totale del programma di quasi 5 milioni di euro di cui 3.631.106 a carico dell'Ater, 1.032.913 a carico della Regione Basilicata e 299.545 euro del Comune di Matera.
In particolar modo, l'Ater avrebbe dovuto occuparsi del recupero dell'ex villino Dragone da adibire a ludoteca e centro assistenza per l'infanzia di proprietà del Comune, del completamento dello stabile in via Conversi appartenente al Comune, della realizzazione di opere di urbanizzazione primaria per il miglioramento della viabilita', nuove aree di parcheggio e sistemazione a verde e della realizzazione di 24 alloggi di edilizia residenziale pubblica nel comparto B della variante al Peep di San Giacomo in via Conversi.
Così sarebbero dovute andare le cose, ma se ancora non è stato realizzato nulla è a causa di variazioni al progetto iniziale che hanno creato rallentamenti al percorso. L'amministrazione comunale, infatti, ha ritenuto di modificare la destinazione d'uso dell'immobile in via Conversi da biblioteca comunale a centro di accoglienza per immigrati e centro di servizi riabilitativi per disabili. Ciò ha richiesto una spesa maggiore di quanto inizialmente stabilito dal progetto dell'Ater, da 509.944 euro a 986.118 con l'aggiunta di 35,576 euro per spese di progettazione.
Una tale modifica ha condotto l'Ater a richiedere un maggiore finanziamento al Comune o una rimodulazione del piano economico per poter dar corso agli interventi. Contemporaneamente, inoltre, lo stesso Ater ha presentato il progetto di realizzazione dei 24 alloggi. Richieste a cui non è mai stata fornita una risposta.
Cosa sia successo nel corso degli anni trascorsi non è dato sapere, certo è che, ad oggi, "da un'analisi degli atti d'ufficio - scrive in una relazione tecnica il dirigente comunale Antonio Fasanella - non sono stati eseguiti nè appaltati gli interventi previsti" e, vista la scadenza della convenzione fissata al 20 giugno 2009, le parti hanno manifestato reciproca volontà di procedere a uno scioglimento consensuale del contratto sottoscritto.
Pertanto, è possibile leggere sul documento che sancisce il "divorzio", "le parti convengono di rinunciare reciprocamente, ciascuno per quanto di competenza, all'attuazione del Piano di Recupero Urbano "San Giacomo" e di tutti gli interventi in esso previsti. Il Comune di Matera si impegna ad assegnare e consegnare all'ATER di Matera entro 30 giorni dalla sottoscrizione dell'atto, l'area individuata per la realizzazione dei n. 24 alloggi previsti nel programma di cui trattasi; a stipulare convenzione di formale cessione del diritto di superficie previo pagamento del costo dell'area e a rilasciare in tempi brevi il relativo permesso di costruire. L'ATER, da parte sua, si impegna alla realizzazione di detti 24 alloggi di E.R.P. con proprie risorse economiche e/o con l'utilizzo di finanziamenti assentiti".
Una storia da "C'eravamo tanti amati" quella tra Comune e Ater di Matera che hanno deciso, di comune accordo, di procedere allo scioglimento consensuale del rapporto contrattuale stipulato il 21 giugno 2006. La convenzione sottoscritta quasi dieci anni fa dalle due parti impegnava l'Ater ad attuare il Piano di Recupero Urbano di San Giacomo per un costo totale del programma di quasi 5 milioni di euro di cui 3.631.106 a carico dell'Ater, 1.032.913 a carico della Regione Basilicata e 299.545 euro del Comune di Matera.
In particolar modo, l'Ater avrebbe dovuto occuparsi del recupero dell'ex villino Dragone da adibire a ludoteca e centro assistenza per l'infanzia di proprietà del Comune, del completamento dello stabile in via Conversi appartenente al Comune, della realizzazione di opere di urbanizzazione primaria per il miglioramento della viabilita', nuove aree di parcheggio e sistemazione a verde e della realizzazione di 24 alloggi di edilizia residenziale pubblica nel comparto B della variante al Peep di San Giacomo in via Conversi.
Così sarebbero dovute andare le cose, ma se ancora non è stato realizzato nulla è a causa di variazioni al progetto iniziale che hanno creato rallentamenti al percorso. L'amministrazione comunale, infatti, ha ritenuto di modificare la destinazione d'uso dell'immobile in via Conversi da biblioteca comunale a centro di accoglienza per immigrati e centro di servizi riabilitativi per disabili. Ciò ha richiesto una spesa maggiore di quanto inizialmente stabilito dal progetto dell'Ater, da 509.944 euro a 986.118 con l'aggiunta di 35,576 euro per spese di progettazione.
Una tale modifica ha condotto l'Ater a richiedere un maggiore finanziamento al Comune o una rimodulazione del piano economico per poter dar corso agli interventi. Contemporaneamente, inoltre, lo stesso Ater ha presentato il progetto di realizzazione dei 24 alloggi. Richieste a cui non è mai stata fornita una risposta.
Cosa sia successo nel corso degli anni trascorsi non è dato sapere, certo è che, ad oggi, "da un'analisi degli atti d'ufficio - scrive in una relazione tecnica il dirigente comunale Antonio Fasanella - non sono stati eseguiti nè appaltati gli interventi previsti" e, vista la scadenza della convenzione fissata al 20 giugno 2009, le parti hanno manifestato reciproca volontà di procedere a uno scioglimento consensuale del contratto sottoscritto.
Pertanto, è possibile leggere sul documento che sancisce il "divorzio", "le parti convengono di rinunciare reciprocamente, ciascuno per quanto di competenza, all'attuazione del Piano di Recupero Urbano "San Giacomo" e di tutti gli interventi in esso previsti. Il Comune di Matera si impegna ad assegnare e consegnare all'ATER di Matera entro 30 giorni dalla sottoscrizione dell'atto, l'area individuata per la realizzazione dei n. 24 alloggi previsti nel programma di cui trattasi; a stipulare convenzione di formale cessione del diritto di superficie previo pagamento del costo dell'area e a rilasciare in tempi brevi il relativo permesso di costruire. L'ATER, da parte sua, si impegna alla realizzazione di detti 24 alloggi di E.R.P. con proprie risorse economiche e/o con l'utilizzo di finanziamenti assentiti".