Territorio
Salvate i Cras Lucani
L’appello dei Verdi a riaprire i centri di recupero di animali selvatici
Matera - domenica 24 maggio 2020
08.30
Un appello per sensibilizzare la popolazione al problema ed un invito alle istituzioni ad attivarsi per la risoluzione positiva della vicenda. La richiesta di mobilitazione giunge dai Verdi di Matera che hanno posto sotto la lente d'ingrandimento la situazione in cui vertono i Centri di Recupero Animali Selvatici (Cras) della Basilicata, senza convenzione dallo scorso anno e adesso, dopo un lungo periodo di agonia, completamente chiusi.
Un problema di burocrazia che non impedisce agli animali selvatici, tra cui alcune specie protette, di ferirsi e di andare incontro ad incidenti, soprattutto nella stagione primaverile dedicata alla riproduzione. "Tutti i lucani devono sapere che se trovassero un animale selvatico in difficoltà non potrà essere curato in Basilicata perché i centri di recupero animali selvatici sono chiusi"- è la denuncia del portavoce dei Verdi di Matera, Mario Montemurro.
Per una vicenda che interessa la Regione Basilicata, competente in materia, che però tarda a rinnovare le convenzioni con i centri lucani. Allo stato attuale delle cose, se si dovesse soccorrere un animale selvatico, non rimane altro che portarlo alla polizia locale che provvederà a prendersene cura e a trasportarlo nel centro faunistico più vicino, che attualmente si trova in provincia di Bari, a Bitetto. A detta di Montemurro la situazione merita di essere affrontata in maniera organica e strutturale, con la regione Basilicata che deve stipulare quanto prima le convenzioni con i Cras lucani per almeno cinque anni.
Una precarietà che ha interessato anche il centro di recupero animali di San Giuliano a Matera, tenuto in vita dall'amministrazione comunale nell'anno della Capitale Europea della cultura, che adesso però non può disinteressarsi alla questione, soprattutto in questo periodo in cui i falchi grillai, numerosissimi a Matera, sono nel periodo riproduttivo nel quale si registrano numerosi incidenti.
Da qui l'invito e l'appello a tutti: amministratori, associazioni e liberi cittadini a sollecitare la Regione ad agire subito per risolvere quanto prima una situazione che rischia di trasformarsi in emergenza.
Un problema di burocrazia che non impedisce agli animali selvatici, tra cui alcune specie protette, di ferirsi e di andare incontro ad incidenti, soprattutto nella stagione primaverile dedicata alla riproduzione. "Tutti i lucani devono sapere che se trovassero un animale selvatico in difficoltà non potrà essere curato in Basilicata perché i centri di recupero animali selvatici sono chiusi"- è la denuncia del portavoce dei Verdi di Matera, Mario Montemurro.
Per una vicenda che interessa la Regione Basilicata, competente in materia, che però tarda a rinnovare le convenzioni con i centri lucani. Allo stato attuale delle cose, se si dovesse soccorrere un animale selvatico, non rimane altro che portarlo alla polizia locale che provvederà a prendersene cura e a trasportarlo nel centro faunistico più vicino, che attualmente si trova in provincia di Bari, a Bitetto. A detta di Montemurro la situazione merita di essere affrontata in maniera organica e strutturale, con la regione Basilicata che deve stipulare quanto prima le convenzioni con i Cras lucani per almeno cinque anni.
Una precarietà che ha interessato anche il centro di recupero animali di San Giuliano a Matera, tenuto in vita dall'amministrazione comunale nell'anno della Capitale Europea della cultura, che adesso però non può disinteressarsi alla questione, soprattutto in questo periodo in cui i falchi grillai, numerosissimi a Matera, sono nel periodo riproduttivo nel quale si registrano numerosi incidenti.
Da qui l'invito e l'appello a tutti: amministratori, associazioni e liberi cittadini a sollecitare la Regione ad agire subito per risolvere quanto prima una situazione che rischia di trasformarsi in emergenza.