Cronaca
Ritrovati sette mezzi d'opera rubati a Irsina
Erano nascosti in due capannoni a Genzano. Attività d'indagine dei carabinieri
Matera - martedì 11 maggio 2021
11.06
Alle prime luci dell'alba di ieri i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Tricarico unitamente a quelli delle Stazioni di Irsina e Genzano di Lucania hanno individuato in quelle campagne, località Monteserico di Genzano, due grossi capannoni che si presentavano con i lucchetti dei portoni in ferro forzati. Circostanza che insospettiva il personale che nel corso dell'ispezione riveniva sette mezzi pesanti già oggetto di furto.
Nella mattina del 9 maggio 2021, infatti, ad Irsina, il titolare dell'impianto di calcestruzzo CapBeton s.r.l., ubicato lungo la S.P. Fondo Valle Bradano, aveva denunciato il furto di sette mezzi d'opera tra cui due autobetoniere, tre camion e due escavatori, per un danno complessivo di oltre 400.000 euro.
Immediatamente, con un imponente dispiegamento di uomini e mezzi, erano scattate le ricerche su tutto il territorio della provincia e in quelle limitrofe di Bari e Potenza, ove in precedenza erano stati rivenuti altri mezzi rubati. Si ritiene che i malviventi, sentitisi braccati a causa dell'imponente dispiegamento di forze messo in campo, abbiano deciso di occultare momentaneamente i mezzi nei due capannoni all'insaputa del legittimo proprietario, per poi tornare a prenderli quando si fossero calmate le acque. La caparbietà e tenacia dei Carabinieri ha però rovinato il loro piano.
I militari, dopo le operazioni di sopralluogo, hanno restituito i mezzi al legittimo proprietario.
Nella mattina del 9 maggio 2021, infatti, ad Irsina, il titolare dell'impianto di calcestruzzo CapBeton s.r.l., ubicato lungo la S.P. Fondo Valle Bradano, aveva denunciato il furto di sette mezzi d'opera tra cui due autobetoniere, tre camion e due escavatori, per un danno complessivo di oltre 400.000 euro.
Immediatamente, con un imponente dispiegamento di uomini e mezzi, erano scattate le ricerche su tutto il territorio della provincia e in quelle limitrofe di Bari e Potenza, ove in precedenza erano stati rivenuti altri mezzi rubati. Si ritiene che i malviventi, sentitisi braccati a causa dell'imponente dispiegamento di forze messo in campo, abbiano deciso di occultare momentaneamente i mezzi nei due capannoni all'insaputa del legittimo proprietario, per poi tornare a prenderli quando si fossero calmate le acque. La caparbietà e tenacia dei Carabinieri ha però rovinato il loro piano.
I militari, dopo le operazioni di sopralluogo, hanno restituito i mezzi al legittimo proprietario.