Territorio
Rimborsopoli lucana, il M5S chiede le dimissioni di Pittella
Dopo la condanna del governatore lucano i 5 stelle chiedono le dimissioni
Matera - domenica 1 marzo 2015
La Corte dei Conti, sezione giurisdizionale della Basilicata, ha condannato il governatore lucano, Marcello Pittella, a restituire alla Regione Basilicata, relativamente agli anni 2009 e 2010, 6.319,84 euro. Quota destinata per spese di ristorazione e soggiorni non giustificati dall'espletamento delle finalità istituzionali. Nell'ambito del filone "rimborsopoli lucana", Pittella è stato condannato insieme ad altri 21 ex consiglieri a restituire 327.221,28 euro alla Regione Basilicata per spese non giustificate e/o documentate. Tra i condannati anche l'attuale sottosegretario alla Sanità, Vito De Filippo, predecessore di Pittella, che deve restituire 2.641,52 euro.
Adesso il Movimento 5 Stelle chiede a gran voce le dimissioni di Pittella da presidente della Regione Basilicata, "non solo per questa condanna e dei processi penali pendenti a carico di Pittella per analoghi fatti, ma anche per la pessima qualità gestionale e programmatoria finora espressa dal governo regionale".
Il commento dei pentastellati per la sentenza di condanna è furente: "La distanza tra i lucani e la classe politica – si legge nella nota dei consiglieri regionali Perrino e Leggieri del M5S - di cui è fulgida espressione Pittella, che governa la Basilicata è diventata ormai incolmabile: mentre i problemi delle famiglie lucane si aggravano, un'intera classe politica pensa a gozzovigliare e a pagarsi alberghi, viaggi e cene sperperando prezioso denaro pubblico". Quello stesso denaro pubblico "che viene lesinato e negato ai cittadini dallo stesso Pittella dinanzi alle situazioni sempre più drammatiche che vedono cancellati diritti essenziali e fondamentali soprattutto nel campo dell'assistenza sanitaria e sociale". Il governatore lucano, accusano i 5 stelle, "ha tradito la fiducia che un quarto dei lucani ha voluto darle nelle elezioni del novembre del 2013: all'epoca lei scriveva che 'in Germania si sono dimessi per 800 euro, io lo farei anche per duecento'".
I pentastellati concludono perentoriamente: "Ecco, Sig. Presidente, è giunto il momento che lei si assuma le sue responsabilità: il M5S le chiede immediate dimissioni come unico finale possibile di una deprimente storia di governo che è già durata fin troppo a spese dei lucani e della Basilicata!".
Adesso il Movimento 5 Stelle chiede a gran voce le dimissioni di Pittella da presidente della Regione Basilicata, "non solo per questa condanna e dei processi penali pendenti a carico di Pittella per analoghi fatti, ma anche per la pessima qualità gestionale e programmatoria finora espressa dal governo regionale".
Il commento dei pentastellati per la sentenza di condanna è furente: "La distanza tra i lucani e la classe politica – si legge nella nota dei consiglieri regionali Perrino e Leggieri del M5S - di cui è fulgida espressione Pittella, che governa la Basilicata è diventata ormai incolmabile: mentre i problemi delle famiglie lucane si aggravano, un'intera classe politica pensa a gozzovigliare e a pagarsi alberghi, viaggi e cene sperperando prezioso denaro pubblico". Quello stesso denaro pubblico "che viene lesinato e negato ai cittadini dallo stesso Pittella dinanzi alle situazioni sempre più drammatiche che vedono cancellati diritti essenziali e fondamentali soprattutto nel campo dell'assistenza sanitaria e sociale". Il governatore lucano, accusano i 5 stelle, "ha tradito la fiducia che un quarto dei lucani ha voluto darle nelle elezioni del novembre del 2013: all'epoca lei scriveva che 'in Germania si sono dimessi per 800 euro, io lo farei anche per duecento'".
I pentastellati concludono perentoriamente: "Ecco, Sig. Presidente, è giunto il momento che lei si assuma le sue responsabilità: il M5S le chiede immediate dimissioni come unico finale possibile di una deprimente storia di governo che è già durata fin troppo a spese dei lucani e della Basilicata!".