Politica
Rimborsopoli, 28 consiglieri lucani invitati a comparire
Di Lorenzo archiviato. Intanto la Procura verifica i rimborsi della nona legislatura regionale
Matera - mercoledì 30 aprile 2014
10.27
Procede la vicenda di rimborsopoli, lo scandalo che coinvolse il consiglio della Regione Basilicata nel mese di Aprile 2013 e che portò alla caduta del governo De Filippo. 42 indagati, tra consiglieri e assessori, per uso illecito dei rimborsi per il periodo compreso tra la fine del 2009 e la metà del 2010. Migliaia di scontrini, ricevute fiscali, fatture, pagamenti per collaborazioni e acquisti: i consiglieri della Regione Basilicata finiti nell'inchiesta sui rimborsi «a go go» depositavano qualsiasi atto utile a ottenere un contributo.
In relazione alle indagini sulla suddetta vicenda, la Procura regionale della Corte dei Conti della Basilicata ha depositato 28 inviti a comparire per alcuni dei consiglieri regionali che hanno fatto parte dell'ottava legislatura. La data della prima udienza deve essere ancora fissata dagli uffici. Lo si è appreso a Potenza, in ambienti giudiziari. Il danno erariale ipotizzato è di circa 300mila euro in totale.
Intanto la posizione di una delle persone coinvolte nella vicenda, Pasquale Di Lorenzo, è stata archiviata: l'ex consigliere regionale avrebbe infatti chiarito quanto rilevato nel corso delle indagini, con la presentazione di documenti che giustificherebbero circa 900 euro di spese, "uscendo" così dall'inchiesta.
"Sono felice per me e per la mia famiglia - ha dichiarato Di Lorenzo - e, soprattutto, per quanti in tanti anni di attività politica mi hanno riposto la loro fiducia. Sono sempre stato fiducioso nell'operato della magistratura che ha il dovere di indagare e dissolvere ogni minimo dubbio su chi ha avuto l'onore e l'onere di rappresentare i cittadini nella cosa pubblica".
I giudici contabili, coordinati dal Procuratore regionale, Michele Oricchio, stanno ora verificando spese e richieste di rimborsi per la nona legislatura regionale, che va dalla metà del 2010 alla fine del 2013.
In relazione alle indagini sulla suddetta vicenda, la Procura regionale della Corte dei Conti della Basilicata ha depositato 28 inviti a comparire per alcuni dei consiglieri regionali che hanno fatto parte dell'ottava legislatura. La data della prima udienza deve essere ancora fissata dagli uffici. Lo si è appreso a Potenza, in ambienti giudiziari. Il danno erariale ipotizzato è di circa 300mila euro in totale.
Intanto la posizione di una delle persone coinvolte nella vicenda, Pasquale Di Lorenzo, è stata archiviata: l'ex consigliere regionale avrebbe infatti chiarito quanto rilevato nel corso delle indagini, con la presentazione di documenti che giustificherebbero circa 900 euro di spese, "uscendo" così dall'inchiesta.
"Sono felice per me e per la mia famiglia - ha dichiarato Di Lorenzo - e, soprattutto, per quanti in tanti anni di attività politica mi hanno riposto la loro fiducia. Sono sempre stato fiducioso nell'operato della magistratura che ha il dovere di indagare e dissolvere ogni minimo dubbio su chi ha avuto l'onore e l'onere di rappresentare i cittadini nella cosa pubblica".
I giudici contabili, coordinati dal Procuratore regionale, Michele Oricchio, stanno ora verificando spese e richieste di rimborsi per la nona legislatura regionale, che va dalla metà del 2010 alla fine del 2013.