Politica
Richiesta di dimissioni all'assessore Liantonio
Il consigliere L'Episcopia contesta la mancata condivisione nelle decisioni
Matera - sabato 26 ottobre 2019
Comunicato Stampa
"In merito alle anticipazioni emerse dagli organi di stampa sulla richiesta di dimissioni dell'Assessore al Turismo, Eventi e Attività Produttive di Matera, Mariangela Liantonio, è necessario esemplificare i dovuti chiarimenti. Le motivazioni che hanno portato a tale richiesta rinvengono dalla contestazione fatta, dal sottoscritto, in qualità di Presidente della Commissione Consiliare Permanente Turismo, Eventi e Attività Produttive, al modus operandi posto in essere dall'Assessore nella gestione del proprio dicastero". Così in una nota il consigliere di maggioranza Gaspare L'Episcopia.
"In particolare - aggiunge - si rende necessario puntualizzare come, in relazione all'ultimo ed importante provvedimento in materia di eventi per l'anno 2018/2019, la Commissione che presiedo non è stata in alcun modo interessata né in relazione agli indirizzi politici del provvedimento stesso né tantomeno sui contenuti sostanziali. Tutto questo in barba al principio di collegialità e di condivisione che dovrebbe essere alla base dei rapporti istituzionali tra la Giunta e il Consiglio Comunale.
La non trattazione di un provvedimento non permette ai consiglieri comunali di apportare modifiche, proposte e discussioni viziando, di fatto, il processo di approvazione di una importante decisione. Non voglio entrare nel merito del provvedimento perché sarebbe superfluo data la oramai avvenuta pubblicazione del bando, lacunoso in molte sue parti. Ma non condivido assolutamente il termine previsto per la presentazione dei progetti da candidare.
L'Assessore deve chiarire il perché di questa impostazione. Deve chiarire se per lei la discussione di un provvedimento con i consiglieri comunali è una perdita di tempo o se reputa che la funzione degli organi comunali preposti sia indispensabile per garantire le regole democratiche di gestione della cosa pubblica. Non è tollerabile venire a conoscenza di importanti atti solo dagli organi di stampa. Inoltre già in altra occasione avevo invitato l'Assessore a presentare in Commissione gli indirizzi del predetto bando per permettere ai consiglieri di analizzare gli incartamenti. Richiesta rimasta disattesa.
Non è possibile tollerare prevaricazioni di sorta, né possiamo permettere che la gestione amministrativa sia ad appannaggio di pochi. Non è conforme alle regole democratiche e non è rispondente al criterio di serietà che deve contraddistinguere l'azione politica e amministrativa. Indipendentemente dall'appartenenza o meno ad un determinato schieramento politico, siamo chiamati ad amministrare con diligenza la cosa pubblica e nel rispetto delle istituzioni che rappresentiamo. Quando questo non accade è necessaria una piena assunzione di responsabilità politica", conclude.
"In particolare - aggiunge - si rende necessario puntualizzare come, in relazione all'ultimo ed importante provvedimento in materia di eventi per l'anno 2018/2019, la Commissione che presiedo non è stata in alcun modo interessata né in relazione agli indirizzi politici del provvedimento stesso né tantomeno sui contenuti sostanziali. Tutto questo in barba al principio di collegialità e di condivisione che dovrebbe essere alla base dei rapporti istituzionali tra la Giunta e il Consiglio Comunale.
La non trattazione di un provvedimento non permette ai consiglieri comunali di apportare modifiche, proposte e discussioni viziando, di fatto, il processo di approvazione di una importante decisione. Non voglio entrare nel merito del provvedimento perché sarebbe superfluo data la oramai avvenuta pubblicazione del bando, lacunoso in molte sue parti. Ma non condivido assolutamente il termine previsto per la presentazione dei progetti da candidare.
L'Assessore deve chiarire il perché di questa impostazione. Deve chiarire se per lei la discussione di un provvedimento con i consiglieri comunali è una perdita di tempo o se reputa che la funzione degli organi comunali preposti sia indispensabile per garantire le regole democratiche di gestione della cosa pubblica. Non è tollerabile venire a conoscenza di importanti atti solo dagli organi di stampa. Inoltre già in altra occasione avevo invitato l'Assessore a presentare in Commissione gli indirizzi del predetto bando per permettere ai consiglieri di analizzare gli incartamenti. Richiesta rimasta disattesa.
Non è possibile tollerare prevaricazioni di sorta, né possiamo permettere che la gestione amministrativa sia ad appannaggio di pochi. Non è conforme alle regole democratiche e non è rispondente al criterio di serietà che deve contraddistinguere l'azione politica e amministrativa. Indipendentemente dall'appartenenza o meno ad un determinato schieramento politico, siamo chiamati ad amministrare con diligenza la cosa pubblica e nel rispetto delle istituzioni che rappresentiamo. Quando questo non accade è necessaria una piena assunzione di responsabilità politica", conclude.