Turismo
Riapre i battenti la Cripta del Peccato originale
La Fondazione Zétema affida la gestione alla Soc. Coop. Synchronos
Matera - mercoledì 27 luglio 2016
9.02
Impossibile lasciare la città di Matera, prima di aver visitato una delle chiese rupestri più preziose del territorio materano per varietà e bellezza di affreschi che le hanno conferito l'epiteto di Cappella Sistina del Rupestre: la "Cripta del Peccato originale".
Circondata da splendidi vigneti e campi di grano, si presenta al turista come un diamante incastonato nella roccia, a strapiombo sulla gravina di Picciano, il cui valore inestimabile è dato dall'antichità del ciclo di affreschi di stampo benedettino-beneventano - risalenti all'VIII-IX sec. - classificati tra i più datati dell'intero Meridione. Il nome della Cripta deriva proprio dai soggetti raffigurati nelle opere dall'artefice di cotanta bellezza, noto come il Pittore dei Fiori di Matera, che ha riprodotto nei uoi affreschi i primi capitoli della Genesi, dalla creazione del mondo alla nascita dell'uomo e della donna, la coppia primordiale di Adamo ed Eva, alla tentazione della mela che costò loro la punizione divina macchiando la propria anima pura del peccato originale.
Dopo anni di oblio, sono tornati al loro antico splendore grazie ad interventi di restauro e recupero a cura della Fondazione Zétema, proprietaria del sito, che ha poi designato quale ente gestore della Cripta la società cooperativa Synchronos. Così, dal 23 Luglio è nuovamente visitabile uno dei siti che più rispecchiano l'anima della Capitale europea della Cultura per il 2019.
D'ora in poi, sarà possibile visitare (previa prenotazione) la Cappella Sistina made in Sud dal martedì alla domenica nei seguenti turni: da Aprile a Settembre, ore 9.30 - ore 11.00 - ore 12.30 - ore 15.30 - ore 17.00 - ore 18.30; da Ottobre a Marzo, ore 9.30 - ore 11.00 - ore 12.30 - ore 15.30.
Un altro pezzo di storia materana che ha riacquistato l'antico fascino.
Circondata da splendidi vigneti e campi di grano, si presenta al turista come un diamante incastonato nella roccia, a strapiombo sulla gravina di Picciano, il cui valore inestimabile è dato dall'antichità del ciclo di affreschi di stampo benedettino-beneventano - risalenti all'VIII-IX sec. - classificati tra i più datati dell'intero Meridione. Il nome della Cripta deriva proprio dai soggetti raffigurati nelle opere dall'artefice di cotanta bellezza, noto come il Pittore dei Fiori di Matera, che ha riprodotto nei uoi affreschi i primi capitoli della Genesi, dalla creazione del mondo alla nascita dell'uomo e della donna, la coppia primordiale di Adamo ed Eva, alla tentazione della mela che costò loro la punizione divina macchiando la propria anima pura del peccato originale.
Dopo anni di oblio, sono tornati al loro antico splendore grazie ad interventi di restauro e recupero a cura della Fondazione Zétema, proprietaria del sito, che ha poi designato quale ente gestore della Cripta la società cooperativa Synchronos. Così, dal 23 Luglio è nuovamente visitabile uno dei siti che più rispecchiano l'anima della Capitale europea della Cultura per il 2019.
D'ora in poi, sarà possibile visitare (previa prenotazione) la Cappella Sistina made in Sud dal martedì alla domenica nei seguenti turni: da Aprile a Settembre, ore 9.30 - ore 11.00 - ore 12.30 - ore 15.30 - ore 17.00 - ore 18.30; da Ottobre a Marzo, ore 9.30 - ore 11.00 - ore 12.30 - ore 15.30.
Un altro pezzo di storia materana che ha riacquistato l'antico fascino.