Territorio
Regione, “una sede anche a Matera”
Cifarelli e Spada scrivono a Pittella
Matera - giovedì 9 aprile 2015
I consiglieri regionali del gruppo Pd, Roberto Cifarelli e Achille Spada, richiamano l'attenzione del presidente della Regione, Marcello Pittella, sulla collocazione fisica delle sedi regionali sul territorio e, in particolar modo, sul riconoscimento del ruolo del capoluogo di regione, Potenza e dell'altro capoluogo di provincia, Matera, aspetto affrontato in sede di discussione della bozza del nuovo statuto regionale.
Pertanto i due esponenti democratici hanno inviato una lettera al governatore lucano, esordendo così: "Riguardo lo statuto, uno degli aspetti che abbiamo condiviso con più convinzione riguarda la collocazione fisica delle sedi regionali sul territorio ed in particolar modo il riconoscimento del ruolo del capoluogo di regione, Potenza e dell'altro capoluogo di provincia, Matera. L'impostazione data, infatti, mira a superare definitivamente la sventurata ipotesi legislativa nazionale che puntava a ridurre i capoluoghi di provincia, cancellando così storie, identità, cambiando i destini dei territori".
Attraverso il nuovo statuto regionale "si recupera completamente la lacerazione che quella discussione provocò anche in Basilicata. Il Consiglio regionale, d'altronde, attraverso lo spostamento della sede legale dell'Azienda di Promozione Territoriale a Matera, ha già dato prova in questa X Legislatura di tenere nella dovuta considerazione la corretta relazione tra i due capoluoghi superando così, di fatto, un inutile e dannoso antagonismo tra territori".
Dunque, ecco l'appello: "Riteniamo adesso – scrivono Spada e Cifarelli nella missiva - che l'Ente Regione debba fisicamente e plasticamente essere riconoscibile a Matera e ciò, a maggior ragione dopo la sua designazione a Capitale europea della cultura 2019. Sarebbe quanto mai opportuno che la Regione, attraverso intese con gli altri Enti pubblici presenti sul territorio, Comune, Provincia e Università degli Studi della Basilicata in testa, ridefinisca le sedi della propria rappresentanza istituzionale a Matera, uscendo così dal precariato che ne contraddistingue la presenza propria e degli enti sub regionali".
"Non ci interessa aprire una discussione sul se e dove costruire una nuova sede (ipotesi ventilata alcuni anni fa) – sottolineano i due consiglieri - ci interessa piuttosto l'impegno a valorizzare il patrimonio esistente per dare alla Regione Basilicata ed ai suoi enti sub istituzionali sedi degne del proprio prestigio. Le possibilità ci sono. Basti pensare agli immobili che si libereranno con lo spostamento dell'Università presso l'ex ospedale, oppure alla sede di via Passarelli dell'ex Genio Civile, oppure a palazzo Malvezzi in Piazza Duomo. Occorre, insomma, un impegno e una intesa tra più istituzioni che guardi al breve ed al medio periodo per rendere concreta la volontà espressa nel nuovo Statuto regionale".
Pertanto i due esponenti democratici hanno inviato una lettera al governatore lucano, esordendo così: "Riguardo lo statuto, uno degli aspetti che abbiamo condiviso con più convinzione riguarda la collocazione fisica delle sedi regionali sul territorio ed in particolar modo il riconoscimento del ruolo del capoluogo di regione, Potenza e dell'altro capoluogo di provincia, Matera. L'impostazione data, infatti, mira a superare definitivamente la sventurata ipotesi legislativa nazionale che puntava a ridurre i capoluoghi di provincia, cancellando così storie, identità, cambiando i destini dei territori".
Attraverso il nuovo statuto regionale "si recupera completamente la lacerazione che quella discussione provocò anche in Basilicata. Il Consiglio regionale, d'altronde, attraverso lo spostamento della sede legale dell'Azienda di Promozione Territoriale a Matera, ha già dato prova in questa X Legislatura di tenere nella dovuta considerazione la corretta relazione tra i due capoluoghi superando così, di fatto, un inutile e dannoso antagonismo tra territori".
Dunque, ecco l'appello: "Riteniamo adesso – scrivono Spada e Cifarelli nella missiva - che l'Ente Regione debba fisicamente e plasticamente essere riconoscibile a Matera e ciò, a maggior ragione dopo la sua designazione a Capitale europea della cultura 2019. Sarebbe quanto mai opportuno che la Regione, attraverso intese con gli altri Enti pubblici presenti sul territorio, Comune, Provincia e Università degli Studi della Basilicata in testa, ridefinisca le sedi della propria rappresentanza istituzionale a Matera, uscendo così dal precariato che ne contraddistingue la presenza propria e degli enti sub regionali".
"Non ci interessa aprire una discussione sul se e dove costruire una nuova sede (ipotesi ventilata alcuni anni fa) – sottolineano i due consiglieri - ci interessa piuttosto l'impegno a valorizzare il patrimonio esistente per dare alla Regione Basilicata ed ai suoi enti sub istituzionali sedi degne del proprio prestigio. Le possibilità ci sono. Basti pensare agli immobili che si libereranno con lo spostamento dell'Università presso l'ex ospedale, oppure alla sede di via Passarelli dell'ex Genio Civile, oppure a palazzo Malvezzi in Piazza Duomo. Occorre, insomma, un impegno e una intesa tra più istituzioni che guardi al breve ed al medio periodo per rendere concreta la volontà espressa nel nuovo Statuto regionale".