Scuola e Lavoro
Regione Basilicata, 462mila ore di cassa integrazione
Lo attesta il rapporto Uil del primo trimestre 2016
Matera - domenica 17 aprile 2016
Le ore di cassa integrazione in Basilicata nel primo trimestre 2016 ammontano complessivamente a 462.165. E' un dato in calo del 65,1% rispetto al primo trimestre 2015, ma che mostra una tendenza diversa nel rapporto tra la cassa integrazione di febbraio e di marzo di questo anno, con un incremento, nello scorso mese, del 176,3% "che vede la provincia di Matera al quinto posto tra le province investite da aumenti di cassa integrazione (a marzo +313,9%)".
Questi sono i dati del terzo rapporto Uil sulla cig che consentono – è scritto in una nota – di fare un primo bilancio del 2016 cumulando le ore di cassa integrazione del primo trimestre dell'anno. Dal confronto delle ore richieste nel primo trimestre 2016 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno emerge una fotografia altrettanto critica per l'organizzazione sindacale: continua la crisi strutturale delle grandi aziende (testimoniata dall'aumento del 17,3% delle richieste di straordinaria) e la sofferenza delle piccole e piccolissime imprese (salgono del 33,7% le richieste di cassa in deroga). Dato in linea, purtroppo, con la bassa crescita della nostra economia.
"Per la UIL – commenta il segretario regionale Uil, Carmine Vaccaro - è sempre più urgente che il Governo emani il decreto sui nuovi criteri di autorizzazione della cassa integrazione ordinaria, in ritardo da molte settimane, per evitare che molte imprese rimangano nel limbo dell'incertezza normativa. Ritardo che in molte realtà ha rallentato le procedure di autorizzazione mettendo in difficoltà molti lavoratori".
Con la marcia per il lavoro in Basilicata, esattamente una settimana fa, Cgil, Cisl e Uil "non solo hanno rivendicato più sviluppo e occupazione – osserva Vaccaro - ma anche maggiore tutela per quanti hanno perso il posto di lavoro. In Basilicata, nel corso degli ultimi decenni, le royalty sul petrolio hanno fruttato oltre 1 miliardo: sono stati utilizzati per le spese correnti, dovrebbero essere indirizzate per dare lavoro. Oggi invece si scopre che per la forestazione mancano 35 milioni di euro creando nuovo allarme sociale per circa 6mila addetti".
Per questo motivo dal 2013 la Uil e Uila propongono l'istituzione di un'Agenzia Regionale per la forestazione. "Il grande patrimonio boschivo lucano - di circa 355.409 ettari, con un indice di boschività del 35,6% - potrebbe utilmente essere valorizzato per la negoziazione di crediti di carbonio da offrire alle grandi realtà produttive che operano in loco (in primis le grandi multinazionali che si occupano di estrazioni petrolifere) ma anche da 'offrire' ai siti produttivi delle Regioni limitrofe e dell'intero territorio nazionale sfruttando la vocazione del territorio lucano che può divenire una sorta di grande polmone verde nazionale".
In una situazione di rinnovato impegno di tutela per l'ambiente, conclude il segretario regionale Uil, Carmine Vaccaro, "il mantenimento di attività agricole e forestali 'sostenibili' nell'ambiente rurale ha una fondamentale importanza in quanto consente la conservazione del paesaggio lucano, nonché di specifici habitat e mosaici ambientali indispensabili per la tutela della biodiversità animale e vegetale. Il bosco e i terreni forestali svolgono inoltre un importante ruolo di regolazione del ciclo idrologico e di protezione del suolo dall'erosione, che ha un ruolo essenziale anche nella difesa della pianura. Per questo occorre operare per una corretta gestione e manutenzione del territorio agro-forestale, anche attraverso l'impiego di tecniche sistematorie a basso impatto ambientale (ingegneria naturalistica) da integrarsi con tecniche di sistemazione idraulica tradizionale".
Questi sono i dati del terzo rapporto Uil sulla cig che consentono – è scritto in una nota – di fare un primo bilancio del 2016 cumulando le ore di cassa integrazione del primo trimestre dell'anno. Dal confronto delle ore richieste nel primo trimestre 2016 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno emerge una fotografia altrettanto critica per l'organizzazione sindacale: continua la crisi strutturale delle grandi aziende (testimoniata dall'aumento del 17,3% delle richieste di straordinaria) e la sofferenza delle piccole e piccolissime imprese (salgono del 33,7% le richieste di cassa in deroga). Dato in linea, purtroppo, con la bassa crescita della nostra economia.
"Per la UIL – commenta il segretario regionale Uil, Carmine Vaccaro - è sempre più urgente che il Governo emani il decreto sui nuovi criteri di autorizzazione della cassa integrazione ordinaria, in ritardo da molte settimane, per evitare che molte imprese rimangano nel limbo dell'incertezza normativa. Ritardo che in molte realtà ha rallentato le procedure di autorizzazione mettendo in difficoltà molti lavoratori".
Con la marcia per il lavoro in Basilicata, esattamente una settimana fa, Cgil, Cisl e Uil "non solo hanno rivendicato più sviluppo e occupazione – osserva Vaccaro - ma anche maggiore tutela per quanti hanno perso il posto di lavoro. In Basilicata, nel corso degli ultimi decenni, le royalty sul petrolio hanno fruttato oltre 1 miliardo: sono stati utilizzati per le spese correnti, dovrebbero essere indirizzate per dare lavoro. Oggi invece si scopre che per la forestazione mancano 35 milioni di euro creando nuovo allarme sociale per circa 6mila addetti".
Per questo motivo dal 2013 la Uil e Uila propongono l'istituzione di un'Agenzia Regionale per la forestazione. "Il grande patrimonio boschivo lucano - di circa 355.409 ettari, con un indice di boschività del 35,6% - potrebbe utilmente essere valorizzato per la negoziazione di crediti di carbonio da offrire alle grandi realtà produttive che operano in loco (in primis le grandi multinazionali che si occupano di estrazioni petrolifere) ma anche da 'offrire' ai siti produttivi delle Regioni limitrofe e dell'intero territorio nazionale sfruttando la vocazione del territorio lucano che può divenire una sorta di grande polmone verde nazionale".
In una situazione di rinnovato impegno di tutela per l'ambiente, conclude il segretario regionale Uil, Carmine Vaccaro, "il mantenimento di attività agricole e forestali 'sostenibili' nell'ambiente rurale ha una fondamentale importanza in quanto consente la conservazione del paesaggio lucano, nonché di specifici habitat e mosaici ambientali indispensabili per la tutela della biodiversità animale e vegetale. Il bosco e i terreni forestali svolgono inoltre un importante ruolo di regolazione del ciclo idrologico e di protezione del suolo dall'erosione, che ha un ruolo essenziale anche nella difesa della pianura. Per questo occorre operare per una corretta gestione e manutenzione del territorio agro-forestale, anche attraverso l'impiego di tecniche sistematorie a basso impatto ambientale (ingegneria naturalistica) da integrarsi con tecniche di sistemazione idraulica tradizionale".