Enti locali
Reddito minimo di inserimento, proroga sino al 31 dicembre
Lo ha deciso la Regione Basilicata
Matera - venerdì 31 maggio 2019
Il Reddito minimo di inserimento (Rmi), la misura di sostegno della Regione Basilicata, continuerà ad essere erogato ai beneficiari sino al 31 dicembre prossimo come previsto dalla posta finanziaria a disposizione della Regione.
Lo hanno comunicato il presidente della giunta regionale Vito Bardi e l'assessore regionale al lavoro Francesco Cupparo. Molte erano le richieste pervenute al governo regionale per conoscere gli orientamenti della linea politica, considerando che il Reddito minimo (variabile dai 250 ai 500 euro) scade a giugno dopo la prima proroga decisa a marzo dal precedente governo lucano.
''Vogliamo tranquillizzare i cittadini interessati e i sindacati che ci hanno sollecitato un intervento - affermano - che non ci sarà alcuna interruzione. Come sostenuto nella relazione programmatica del Presidente la moderna politica del lavoro che si intende perseguire non lascerà indietro nessuno e tanto meno chi è stato espulso dalle politiche attive a cavallo di un'età critica per essere troppo giovani per andare in pensione e, forse, avanti negli anni per una nuova esperienza di lavoro''.
Il governo regionale ha annunciato la volontà di una ''riorganizzazione dei Centri per l'impiego e dei servizi destinati ai disoccupati giovani ed adulti superando l'approccio di assistenzialismo del passato e puntando prioritariamente alla tutela della dignità che si salvaguarda innanzitutto con il lavoro, inteso come diritto dei cittadini, attraverso un programma straordinario da realizzare secondo le indicazioni programmatiche''.
Al momento i lucani beneficiari del reddito minimo sono circa 3700.
Lo hanno comunicato il presidente della giunta regionale Vito Bardi e l'assessore regionale al lavoro Francesco Cupparo. Molte erano le richieste pervenute al governo regionale per conoscere gli orientamenti della linea politica, considerando che il Reddito minimo (variabile dai 250 ai 500 euro) scade a giugno dopo la prima proroga decisa a marzo dal precedente governo lucano.
''Vogliamo tranquillizzare i cittadini interessati e i sindacati che ci hanno sollecitato un intervento - affermano - che non ci sarà alcuna interruzione. Come sostenuto nella relazione programmatica del Presidente la moderna politica del lavoro che si intende perseguire non lascerà indietro nessuno e tanto meno chi è stato espulso dalle politiche attive a cavallo di un'età critica per essere troppo giovani per andare in pensione e, forse, avanti negli anni per una nuova esperienza di lavoro''.
Il governo regionale ha annunciato la volontà di una ''riorganizzazione dei Centri per l'impiego e dei servizi destinati ai disoccupati giovani ed adulti superando l'approccio di assistenzialismo del passato e puntando prioritariamente alla tutela della dignità che si salvaguarda innanzitutto con il lavoro, inteso come diritto dei cittadini, attraverso un programma straordinario da realizzare secondo le indicazioni programmatiche''.
Al momento i lucani beneficiari del reddito minimo sono circa 3700.