Scuola e Lavoro
Reddito di cittadinanza, troppi "no" per il contratto di lavoro
In Basilicata finora firmati 2600 patti mentre altri 1300 beneficiari rinunciano
Matera - lunedì 4 novembre 2019
Degli ottomila beneficiari del Reddito di Cittadinanza in Basilicata sono stati finora 2641 i patti per il lavoro che sono stati sottoscritti. Al primo ottobre la platea complessiva è composta da 8046 persone, le convocazioni sono state 4082 e i colloqui 3908.
Presso i Centri per l'impiego sono al lavoro 31 navigator (4 in Val Basento, 5 a Matera, 3 a Policoro, 2 a Lauria, 5 a Melfi, 7 a Potenza, 3 a Senise e 2 a Villa D'Agri). ''Pur tra mille difficoltà di inadeguatezza di personale e strumenti, stanno seguendo l'iter previsto, ma – dice l'assessore al lavoro della Regione Basilicata Francesco Cupparo - bisogna chiedersi perché l'accettazione del Patto del lavoro, indispensabile per l'avviamento al lavoro, viene rifiutata da circa 1.300 beneficiari lucani''.
Nel sottolineare che ''la Commissione Lavoro e Istruzione della Conferenza delle Regioni, che nei giorni scorsi ha tenuto un confronto con il Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, si sta occupando delle problematiche che sono comuni a tutte le Regioni'', Cupparo aggiunge che ''è stata accolta dal Ministro la sollecitazione delle Regioni all'attivazione a breve di una cabina di regia per affrontare oltre che con le Regioni anche con i Comuni alcuni aspetti relativi alle politiche sociali, alle ore di lavoro utili per alla collettività, ai rapporti con gli enti proprietari delle sedi dei Centri per l'impiego e alla relazione fra i CPI e gli uffici dei Comuni''.
Secondo l'assssore lucano ''ci sono adempimenti che il Governo deve realizzare per non scaricare tutte le criticità emerse in questa fase sulle Regioni e sulle Agenzie regionali del lavoro, a partire dagli strumenti da garantire ai centri per l'impiego fondati su regole e procedure condivise e su una uniformità di comportamento''.
Presso i Centri per l'impiego sono al lavoro 31 navigator (4 in Val Basento, 5 a Matera, 3 a Policoro, 2 a Lauria, 5 a Melfi, 7 a Potenza, 3 a Senise e 2 a Villa D'Agri). ''Pur tra mille difficoltà di inadeguatezza di personale e strumenti, stanno seguendo l'iter previsto, ma – dice l'assessore al lavoro della Regione Basilicata Francesco Cupparo - bisogna chiedersi perché l'accettazione del Patto del lavoro, indispensabile per l'avviamento al lavoro, viene rifiutata da circa 1.300 beneficiari lucani''.
Nel sottolineare che ''la Commissione Lavoro e Istruzione della Conferenza delle Regioni, che nei giorni scorsi ha tenuto un confronto con il Ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, si sta occupando delle problematiche che sono comuni a tutte le Regioni'', Cupparo aggiunge che ''è stata accolta dal Ministro la sollecitazione delle Regioni all'attivazione a breve di una cabina di regia per affrontare oltre che con le Regioni anche con i Comuni alcuni aspetti relativi alle politiche sociali, alle ore di lavoro utili per alla collettività, ai rapporti con gli enti proprietari delle sedi dei Centri per l'impiego e alla relazione fra i CPI e gli uffici dei Comuni''.
Secondo l'assssore lucano ''ci sono adempimenti che il Governo deve realizzare per non scaricare tutte le criticità emerse in questa fase sulle Regioni e sulle Agenzie regionali del lavoro, a partire dagli strumenti da garantire ai centri per l'impiego fondati su regole e procedure condivise e su una uniformità di comportamento''.