Territorio
Questione migranti, le perplessità del consigliere regionale Rosa
“Emergenza gestita in modo inadeguato. Sindaci e cittadini lasciati soli”
Matera - lunedì 24 agosto 2015
12.31
In seguito agli "episodi di disordine pubblico" – così definiti da sindaco di Chiaromonte - avvenuti nelle ultime settimane nel centro di prima accoglienza dello stesso Comune, la questione migranti torna al centro del tavolo regionale. In particolare, il consigliere regionale, Gianni Rosa, di Fratelli d'Italia, si scaglia contro il governo regionale, colpevole di "gestire l'emergenza migranti in modo inadeguato".
"Dopo l'annuncio spot di Pittella di voler raddoppiare il numero dei migranti da ospitare in Basilicata – riferisce Rosa - abbiamo presentato una interrogazione sulla tenuta 'strutturale' in termini di dotazioni e capacità di integrazione della Regione: quante strutture ci fossero, quali erano le prospettive future dei profughi, chi gestisse i centri di accoglienza. Pittella ci rispose 'che senza immigrati saremmo, oramai, una Regione finita'. Ora però – continua il consigliere - i nodi cominciamo a venire al pettine: come sono gestite le strutture? Sono adeguate? Cosa fanno i migranti? Quali sono le prospettive per queste persone che vengono qui in cerca di una vita migliore? Possiamo garantirla? Ecco, dopo le denunce che abbiamo fatto sullo Sprar di Muro (denunce cadute nel silenzio più totale), dopo i fatti di Sasso di Castalda, il grido di allarme del sindaco di Chiaromonte non ci meraviglia".
A fronte dell'emergenza, intere comunità lucane sono abbandonate al loro destino, sottolinea il consigliere: "I sindaci e i cittadini vengono lasciati soli a occuparsi dell'emergenza. La Prefettura risponde al sindaco Viola che 'non ci sono altre soluzioni'. E' lo Stato che prima chiede sacrifici ai suoi cittadini e poi si arrende. I migranti sono abbandonati ad un destino privo di prospettive". Ma non manca l'invettiva nei confronti dei migranti: "il comportamento dei nostri 'ospiti' è incomprensibile se si pensa che anche solo non essere più in pericolo di vita dovrebbe renderli quantomeno grati alle comunità che li ospitano. 'Scappano dalla guerra e dalla fame' gridano i finti buonisti".
Inoltre, in Basilicata l'iter di identificazione del migrante, denuncia il consigliere, non segue la legge: "Se ad un migrante viene rifiutato l'asilo, come nel caso degli ospiti di Chiaromonte, deve essere rimpatriato. Questo dice la legge. Scopriamo, invece, che viene semplicemente espulso dal centro e che deve provvedere da sé al mantenimento. Ma come fa – si chiede Rosa - una persona che è illegalmente sul nostro territorio a trovare un lavoro? Lavoro nero? Accattonaggio? Spaccio? L'accoglienza 'legale' che alimenta l'illegalità. Un sistema marcio in cui poche persone si arricchiscono sulle spalle della povera gente".
"Cosa pensa Pittella in merito – conclude il consigliere di FdI - e come intende intervenire per alleviare i disagi della comunità di Chiaromonte e delle altre comunità che ospitano i migranti? Vuole finalmente fare qualcosa per la nostra terra o continuare ad essere asservito ai poteri delle lobby del neo schiavismo? Noi conosciamo la risposta, nulla. Ma speriamo di sbagliarci. In caso contraro invitiamo quei lucani che oggi si chiudono in casa per paura delle reazioni dei migranti a scendere in piazza".
"Dopo l'annuncio spot di Pittella di voler raddoppiare il numero dei migranti da ospitare in Basilicata – riferisce Rosa - abbiamo presentato una interrogazione sulla tenuta 'strutturale' in termini di dotazioni e capacità di integrazione della Regione: quante strutture ci fossero, quali erano le prospettive future dei profughi, chi gestisse i centri di accoglienza. Pittella ci rispose 'che senza immigrati saremmo, oramai, una Regione finita'. Ora però – continua il consigliere - i nodi cominciamo a venire al pettine: come sono gestite le strutture? Sono adeguate? Cosa fanno i migranti? Quali sono le prospettive per queste persone che vengono qui in cerca di una vita migliore? Possiamo garantirla? Ecco, dopo le denunce che abbiamo fatto sullo Sprar di Muro (denunce cadute nel silenzio più totale), dopo i fatti di Sasso di Castalda, il grido di allarme del sindaco di Chiaromonte non ci meraviglia".
A fronte dell'emergenza, intere comunità lucane sono abbandonate al loro destino, sottolinea il consigliere: "I sindaci e i cittadini vengono lasciati soli a occuparsi dell'emergenza. La Prefettura risponde al sindaco Viola che 'non ci sono altre soluzioni'. E' lo Stato che prima chiede sacrifici ai suoi cittadini e poi si arrende. I migranti sono abbandonati ad un destino privo di prospettive". Ma non manca l'invettiva nei confronti dei migranti: "il comportamento dei nostri 'ospiti' è incomprensibile se si pensa che anche solo non essere più in pericolo di vita dovrebbe renderli quantomeno grati alle comunità che li ospitano. 'Scappano dalla guerra e dalla fame' gridano i finti buonisti".
Inoltre, in Basilicata l'iter di identificazione del migrante, denuncia il consigliere, non segue la legge: "Se ad un migrante viene rifiutato l'asilo, come nel caso degli ospiti di Chiaromonte, deve essere rimpatriato. Questo dice la legge. Scopriamo, invece, che viene semplicemente espulso dal centro e che deve provvedere da sé al mantenimento. Ma come fa – si chiede Rosa - una persona che è illegalmente sul nostro territorio a trovare un lavoro? Lavoro nero? Accattonaggio? Spaccio? L'accoglienza 'legale' che alimenta l'illegalità. Un sistema marcio in cui poche persone si arricchiscono sulle spalle della povera gente".
"Cosa pensa Pittella in merito – conclude il consigliere di FdI - e come intende intervenire per alleviare i disagi della comunità di Chiaromonte e delle altre comunità che ospitano i migranti? Vuole finalmente fare qualcosa per la nostra terra o continuare ad essere asservito ai poteri delle lobby del neo schiavismo? Noi conosciamo la risposta, nulla. Ma speriamo di sbagliarci. In caso contraro invitiamo quei lucani che oggi si chiudono in casa per paura delle reazioni dei migranti a scendere in piazza".