Territorio
PSR BASILICATA: presentato bando per promuovere prodotti agricoli
Presentato nei giorni scorsi presso il Dipartimento Politiche agricole e forestali
Matera - martedì 3 gennaio 2017
AGR Ammonta a 3,7 milioni di euro la dotazione finanziaria del bando Sottomisura 3.2 del Psr Basilicata 2014-2020 per il sostegno ai programmi di informazione e promozione dei prodotti agricoli e alimentari di qualità (sistemi comunitari e nazionali) presentato nei giorni scorsi presso il Dipartimento Politiche agricole e forestali dall'assessore Luca Braia con il dirigente generale e responsabile di misura Giovanni Oliva e il funzionario dell'agromarketing, Michele Brucoli.
"L'obiettivo della Misura 3.2 - ha dichiarato Giovanni Oliva - è quello di migliorare la competitività dei produttori primari integrandoli meglio nella filiera agroalimentare attraverso i regimi di qualità, la creazione di un valore aggiunto per i prodotti agricoli, la promozione dei prodotti nei mercati locali, le filiere corte, le associazioni e organizzazioni di produttori e le organizzazioni interprofessionali. Saranno finanziati programmi di informazione/promozione, con un orizzonte temporale da 1 a 3 anni e, nello specifico, azioni di informazione, azioni di promozione a carattere pubblicitario, azioni di promozione in senso lato."
"Beneficiari della misura - ha dichiarato Michele Brucoli - sono le associazioni di agricoltori anche di tipo temporaneo o di scopo (Ati/Ats) formate da almeno 7 produttori primari che già partecipano ad uno dei sistemi di qualità comunitari e nazionali di cui all'art. 6, dell'avviso, con sede legale e operativa in Basilicata. I massimali di investimento sono rapportati alla durata del programma proposto e al numero di prodotti interessati dalle attività previste. Il contributo erogato in conto capitale è pari al 70% del costo totale delle spese ammesse. Le domande di aiuto vanno presentate entro 60 giorni dalla pubblicazione sul Bur".
"La Basilicata dell'agroalimentare - ha dichiarato l'assessore Luca Braia - vuole cogliere la straordinaria occasione di rilanciarsi sul mercato nazionale ed internazionale utilizzando la buona reputazione che ha oggi sul mercato e la grande visibilità conquistata e anche grazie alla designazione di Matera come Capitale Europea della Cultura nel 2019, diventati oramai un autentico brand in grado, da solo, di portare valore aggiunto alle nostre produzioni.
Con questo bando relativo alla misura 3.2 del Psr Basilicata 2014-2020, riservato ai soggetti che producono prodotti a marchio certificato Ue e che assegnerà oltre 3,7 Meuro di contributo, lo sforzo da compiere dovrà essere quello di capitalizzare al massimo il lavoro in corso di sostegno e spinta alla riorganizzazione del sistema produttivo agricolo lucano, nella consapevolezza che, oltre a produrre qualità per fare reddito, bisogna anche trasformare, educare al consumo, comunicare e promuovere nei mercati non solo locali ma anche nazionali ed internazionali, andando ad intercettare quelli in grado di riconoscere anche economicamente la qualità proposta.
Programmare le attività di promozione in maniera pluriennale - ha continuato l'assessore Braia - definire gli obiettivi da raggiungere e i target dei consumatori a cui rivolgersi, razionalizzare gli investimenti facendo sistema e legando le promozioni in maniera inscindibile al territorio, sono le novità che rappresentano la strategia che è alla base di questo Bando, già approvato dalla Giunta regionale e la cui pubblicazione avverrà nel prossimo bollettino Bur.
Educazione alimentare, informazione e comunicazione multipiattaforma, incoming educational insieme a fiere ed eventi - ha spiegato l'assessore - sono le quattro aree dentro le quali dovrà svilupparsi la progettazione di promozione dei soggetti (anche aggregati in maniera temporanea) che tutelano e valorizzano i prodotti a marchio Ue.
Coloro che saranno individuati come beneficiari, potranno organizzare in maniera autonoma ma soprattutto partecipare e condividere le iniziative regionali in via di definizione da parte del Dipartimento Politiche agricole, che si caratterizzeranno non solo con la partecipazioni alle fiere o con la organizzazione di eventi dedicati, ma anche con programmi di educazione alimentare ed attività di incoming/educational per buyer specializzati dei vari settori, i quali sempre più si rivelano esigenti nel voler conoscere, prima di avviare collaborazioni commerciali, i luoghi di produzione sotto l'aspetto agronomico ma anche ambientale, storico e paesaggistico."
"L'obiettivo della Misura 3.2 - ha dichiarato Giovanni Oliva - è quello di migliorare la competitività dei produttori primari integrandoli meglio nella filiera agroalimentare attraverso i regimi di qualità, la creazione di un valore aggiunto per i prodotti agricoli, la promozione dei prodotti nei mercati locali, le filiere corte, le associazioni e organizzazioni di produttori e le organizzazioni interprofessionali. Saranno finanziati programmi di informazione/promozione, con un orizzonte temporale da 1 a 3 anni e, nello specifico, azioni di informazione, azioni di promozione a carattere pubblicitario, azioni di promozione in senso lato."
"Beneficiari della misura - ha dichiarato Michele Brucoli - sono le associazioni di agricoltori anche di tipo temporaneo o di scopo (Ati/Ats) formate da almeno 7 produttori primari che già partecipano ad uno dei sistemi di qualità comunitari e nazionali di cui all'art. 6, dell'avviso, con sede legale e operativa in Basilicata. I massimali di investimento sono rapportati alla durata del programma proposto e al numero di prodotti interessati dalle attività previste. Il contributo erogato in conto capitale è pari al 70% del costo totale delle spese ammesse. Le domande di aiuto vanno presentate entro 60 giorni dalla pubblicazione sul Bur".
"La Basilicata dell'agroalimentare - ha dichiarato l'assessore Luca Braia - vuole cogliere la straordinaria occasione di rilanciarsi sul mercato nazionale ed internazionale utilizzando la buona reputazione che ha oggi sul mercato e la grande visibilità conquistata e anche grazie alla designazione di Matera come Capitale Europea della Cultura nel 2019, diventati oramai un autentico brand in grado, da solo, di portare valore aggiunto alle nostre produzioni.
Con questo bando relativo alla misura 3.2 del Psr Basilicata 2014-2020, riservato ai soggetti che producono prodotti a marchio certificato Ue e che assegnerà oltre 3,7 Meuro di contributo, lo sforzo da compiere dovrà essere quello di capitalizzare al massimo il lavoro in corso di sostegno e spinta alla riorganizzazione del sistema produttivo agricolo lucano, nella consapevolezza che, oltre a produrre qualità per fare reddito, bisogna anche trasformare, educare al consumo, comunicare e promuovere nei mercati non solo locali ma anche nazionali ed internazionali, andando ad intercettare quelli in grado di riconoscere anche economicamente la qualità proposta.
Programmare le attività di promozione in maniera pluriennale - ha continuato l'assessore Braia - definire gli obiettivi da raggiungere e i target dei consumatori a cui rivolgersi, razionalizzare gli investimenti facendo sistema e legando le promozioni in maniera inscindibile al territorio, sono le novità che rappresentano la strategia che è alla base di questo Bando, già approvato dalla Giunta regionale e la cui pubblicazione avverrà nel prossimo bollettino Bur.
Educazione alimentare, informazione e comunicazione multipiattaforma, incoming educational insieme a fiere ed eventi - ha spiegato l'assessore - sono le quattro aree dentro le quali dovrà svilupparsi la progettazione di promozione dei soggetti (anche aggregati in maniera temporanea) che tutelano e valorizzano i prodotti a marchio Ue.
Coloro che saranno individuati come beneficiari, potranno organizzare in maniera autonoma ma soprattutto partecipare e condividere le iniziative regionali in via di definizione da parte del Dipartimento Politiche agricole, che si caratterizzeranno non solo con la partecipazioni alle fiere o con la organizzazione di eventi dedicati, ma anche con programmi di educazione alimentare ed attività di incoming/educational per buyer specializzati dei vari settori, i quali sempre più si rivelano esigenti nel voler conoscere, prima di avviare collaborazioni commerciali, i luoghi di produzione sotto l'aspetto agronomico ma anche ambientale, storico e paesaggistico."