Consiglio regionale
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Politica

Prima seduta del Consiglio regionale, salta elezione del presidente

Bardi prende ancora tempo per la Giunta

Inizia la dodicesima legislatura in Basilicata. Oggi a Potenza si è insediato il Consiglio regionale, eletto nelle Regionali del 21 e del 22 aprile.

Per un serio problema di salute è stato assente Angelo Chiorazzo, fondatore e consigliere regionale del movimento Basilicata Casa Comune, il più suffragato alle elezioni di aprile. Chiorazzo, imprenditore molto noto nel settore della cooperazione, da martedì sera è ricoverato all'ospedale San Carlo di Potenza dove si è presentato per un malessere ed è stato sottoposto ad un intervento neurochirurgico di urgenza. Da tutti è stata espressa vicinanza, insieme agli auguri di una guarigione in tempi brevi. Il presidente della Regione Basilicata Vito Bardi, rieletto per la sua seconda legislatura di fila, si è associato a queste attestazioni di solidarietà nelle sue comunicazioni. "Noi tutti - ha detto Bardi - siamo vicini ad Angelo Chiorazzo e ci aspettiamo che possa essere presto fra noi, perché è certamente anche dal dialogo costruttivo fra opposizione e maggioranza, che vengono fuori le idee migliori per la comunità".

Il nuovo assetto del Consiglio regionale vede una maggioranza a 12 per il presidente Vito Bardi: Fratelli d'Italia 4 (Carmine Cicala, Maddalena Fazzari, Cosimo Latronico, Michele Napoli); Forza Italia 3 (Gianuario Aliandro, Michele Casino, Francesco Cupparo); Lega 2 (Pasquale Pepe, Domenico Raffaele Tataranno); Azione 2 (Nicola Massimo Morea, Marcello Pittella); Orgoglio lucano 1 (Mario Polese). Nell'opposizione, 3 per il Pd (Roberto Cifarelli, Piero Lacorazza, Piero Marrese); 2 per il Movimento 5 stelle (Alessia Araneo, Viviana Verri); 2 per Basilicata Casa Comune (Angelo Chiorazzo, Giovanni Vizziello; 1 per Avs-Si-Psi-Basilicata possibile (Antonio Bochicchio).

La seduta è stata aggiornata al 26 giugno e quindi è slittata l'elezione del presidente dell'assemblea. La maggioranza e Bardi (ancora senza giunta regionale) hanno chiesto un aggiornamento, prendendo quindi ancora tempo. L'opposizione si è opposta perché, la data del 26 giugno è ''chiaramente successiva all'esito del ballottaggio tra i due candidati sindaci a Potenza'' e ci sono "tanti temi sospesi a partire dal buco della sanità, la salute mentale, la viabilità e il trasporto pubblico locale fino ad arrivare alle politiche industriali e all'autonomia differenziata, senza dimenticare il gravoso problema del femminicidio. Il rinvio di tutti questi importanti temi - è stato sottolineato - non è politica ma solo esercizio del potere". Quindi, secondo l'opposizione, Bardi prende tempo in attesa dell'esito elettorale: prima le Europee (con la mancata elezione di Marcello Pittella) e ora il ballottaggio a Potenza in cui la fascia tricolore è contesa tra Francesco Fanelli (Lega) e Vincenzo Telesca (Pd).
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