Territorio
Presentato il nuovo percorso espositivo di Parco dei Monaci
Una iniziativa dell’ente parco per incentivare la fruizione e la conoscenza dell’area protetta
Matera - mercoledì 14 luglio 2021
11.35
Presso il Centro Studi e Conservazione della Biodiversità di Parco dei Monaci è stato presentato il nuovo percorso espositivo dell'Ente Parco della Murgia Materana. Un itinerario che si sviluppa all'interno dell'ex grancia connessa all'Abbazia di Montescaglioso, con l'obiettivo di mettere in evidenza le tipicità del Parco della Murgia Materana attraverso plastici, diorami e video.
Una iniziativa voluta dall'ente di gestione del parco che si inserisce nel più ampio progetto "INNgreenPAF", finanziato dalla Regione Basilicata con fondi PO-FESR 2014/2020, che si propone di sollecitare la fruizione e la conoscenza del Parco della Murgia Materana, area protetta particolarmente ricca di biodiversità naturalistica e faunistica, oltre che di una inestimabile presenza antropica che abbraccia ogni momento storico dell'Umanità. Un patrimonio che il Centro Studi intende studiare, monitorare e conservare, mettendolo a disposizione di quanti volessero fruirne, in modo consapevole e completo.
Da qui l'idea di realizzare un percorso espositivo, in modo che il Centro Visite di Parco dei Monaci possa diventare il fulcro introduttivo delle peculiarità faunistiche, floreali e antropiche del Parco: "un punto di partenza per i numerosi gruppi turistici che, da alcuni anni, affollano questi territori e che vanno spesso indirizzati ad una nuova possibilità di accesso e di partecipazione ai beni ivi presenti"- spiega il presidente dell'ente di gestione dell'area protetta Michele Lamacchia, che poi continua: "non c'è sede più adatta che possa fungere da vetrina delle peculiarità insite nel Parco della Murgia Materana. Il Centro Viste di Parco dei Monaci si presta favorevolmente, grazie alla sua posizione intermedia tra i due comuni che abbracciano il Parco, quale luogo deputato ad ospitare un percorso espositivo introduttivo delle ricchezze naturalistiche e storico-artistiche che impreziosiscono il territorio. La sua capacità attrattiva potrebbe essere trampolino di lancio per la valorizzazione dell'area, ma anche per la formazione di un nuovo tipo di turismo sostenibile ed istruito alla fruizione consapevole di un territorio altrettanto fragile come può essere un'area protetta".
Una iniziativa voluta dall'ente di gestione del parco che si inserisce nel più ampio progetto "INNgreenPAF", finanziato dalla Regione Basilicata con fondi PO-FESR 2014/2020, che si propone di sollecitare la fruizione e la conoscenza del Parco della Murgia Materana, area protetta particolarmente ricca di biodiversità naturalistica e faunistica, oltre che di una inestimabile presenza antropica che abbraccia ogni momento storico dell'Umanità. Un patrimonio che il Centro Studi intende studiare, monitorare e conservare, mettendolo a disposizione di quanti volessero fruirne, in modo consapevole e completo.
Da qui l'idea di realizzare un percorso espositivo, in modo che il Centro Visite di Parco dei Monaci possa diventare il fulcro introduttivo delle peculiarità faunistiche, floreali e antropiche del Parco: "un punto di partenza per i numerosi gruppi turistici che, da alcuni anni, affollano questi territori e che vanno spesso indirizzati ad una nuova possibilità di accesso e di partecipazione ai beni ivi presenti"- spiega il presidente dell'ente di gestione dell'area protetta Michele Lamacchia, che poi continua: "non c'è sede più adatta che possa fungere da vetrina delle peculiarità insite nel Parco della Murgia Materana. Il Centro Viste di Parco dei Monaci si presta favorevolmente, grazie alla sua posizione intermedia tra i due comuni che abbracciano il Parco, quale luogo deputato ad ospitare un percorso espositivo introduttivo delle ricchezze naturalistiche e storico-artistiche che impreziosiscono il territorio. La sua capacità attrattiva potrebbe essere trampolino di lancio per la valorizzazione dell'area, ma anche per la formazione di un nuovo tipo di turismo sostenibile ed istruito alla fruizione consapevole di un territorio altrettanto fragile come può essere un'area protetta".