Eventi e cultura
Presentata la mostra per celebrare Il Vangelo Secondo Matteo
Galleria multimediale per i 50 anni del film di Pasolini
Matera - lunedì 21 luglio 2014
11.54
Per celebrare i 50 anni del noto film di Pasolini, girato nel 1964 a Matera, il Museo Nazionale d'arte medievale e moderna di Palazzo Lanfranchi ha promosso una mostra dal titolo "Pasolini a Matera. Il Vangelo secondo Matteo cinquant'anni dopo. Nuove tecniche di immagine: arte, cinema, fotografia".
Si tratta di una mostra che si prefigge di mettere a fuoco, mediante studi approfonditi e strumenti fotografici e multimediali, l'intera genesi del film ed il rapporto del grande maestro, Pierpaolo Pasolini, con la città dei Sassi.
La mostra coinvolge l'intera struttura museale, 3 piani e 2.500 metri di sale ed è, inoltre, divisa in sei sezioni. Il percorso comincia dalla Chiesetta del Carmine fino a giungere al terzo piano, salvo la Sala Levi. Aprono la mostra le immagini di "intellettuale" di Fabio Mauri, artista e amico di Pasolini, che consiste nella proiezione di immagini del film sul corpo di Pasolini. L'ultima sezione è intitolata "Tra Gruppo Uno e Gruppo 63. Nuove tecniche di immagine" ed è esposta nella Sala delle Arcate di Palazzo Lanfranchi con appendice al MUSMA. Presentate importanti opere d'arte realizzate dai principali protagonisti del dibattito artistico dei primi anni Sessanta, per aiutare a comprendere i nuovi orizzonti della scultura italiana. L'iniziativa ha ricevuto la prestigiosa Medaglia della Presidenza della Repubblica, che si riserva soltanto a manifestazioni di grande importanza, e il Premio dalla Presidenza del Senato e dalla Presidenza della Camera.
L'evento è stato presentato ieri, 20 luglio, nella splendida cornice di Palazzo Lanfranchi, alla presenza del sindaco di Matera, Salvatore Adduce, la Soprintendente BSAE per la Basilicata, Marta Ragozzino, il Prefetto Luigi Pizza, il consigliere regionale Roberto Cifarelli in rappresentanza del Presidente Pittella, il Sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo, il direttore della Lucana Film Commission, Paride Leporace, il direttore del Comitato Matera 2019, Paolo Verri, il senatore e capo di gabinetto del Ministero della Cultura, Giampaolo D'Andrea, l'Autorità di gestione POR Basilicata 2000-2006 e PO FESR 2007-2013 per la Regione Basilicata, Patrizia Minardi, il giornalista e Vicepresidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, i curatori della mostra, Giuseppe Appella ed Ermanno Taviani, l'attore lucano, Ulderico Pesce, ed il fotografo Mario Carbone che accompagnò Pasolini nel suo tour italiano, compresa la città di Matera.
Il sindaco Adduce ha detto: "Ci passiamo il testimone tra la mostra di Pasolini al Palazzo delle Esposizioni a Roma e quella che presentiamo qui oggi. Pasolini scelse Matera per ragioni profonde e il 50° anniversario del film Il Vangelo Secondo Matteo è un'occasione troppo ghiotta che non si poteva non cogliere. Non vogliamo più consumare cultura, ma produrre cultura".
De Filippo ha affermato: "Si parla anche a livello nazionale di questo evento culturale straordinario. Il titolo di Capitale della Cultura è il riconoscimento di una storia e bisogna basare degli elementi di futuro su questa storia". Mentre il consigliere Cifarelli, nel portare i saluti del Presidente Pittella, si è detto soddisfatto per aver organizzato con il contributo della Regione questa grande iniziativa, nonostante le difficoltà finanziarie. "Già la città è viva – ha aggiunto – immaginate se dovessimo diventare capitale della cultura, cosa succederebbe".
Il Prefetto Pizzi ha sottolineato il grande fermento di importanti iniziative ed eventi culturali, da quando lui si è insediato, due anni fa. Paolo Verri, sulla stessa linea del Prefetto, ha dichiarato che la città sta sentendo tantissimo la candidatura: "E' una settimana piena di eventi, vedi il Ragnatela Folk Fest ed il Battiti Live questa sera".
Marta Ragozzino ha spiegato: "Con il set di Pasolini, Matera è stata trasformata in Gerusalemme, ma è già Gerusalemme. La mostra è una mostra di visioni con poche parole scritte."
Ricordiamo che la Mostra è promossa dalla Soprintendenza per i Beni storici, artistici ed etnoantropologici della Basilicata, con il sostegno del Comune di Matera, della Regione Basilicata, della Lucana Film Commission, del Comitato Matera 2019. E' patrocinata dal Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo e dalla Conferenza Episcopale Italiana ed ha il supporto dell'Arcidiocesi di Matera–Irsina. E', altresi, realizzata con il contributo operativo della Cineteca Lucana, del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, della Cineteca Nazionale di Bologna, del Gabinetto scientifico letterario G. P. Vieusseux di Firenze, la Pro Civitate Christiana di Assisi ed il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa.
Si tratta di una mostra che si prefigge di mettere a fuoco, mediante studi approfonditi e strumenti fotografici e multimediali, l'intera genesi del film ed il rapporto del grande maestro, Pierpaolo Pasolini, con la città dei Sassi.
La mostra coinvolge l'intera struttura museale, 3 piani e 2.500 metri di sale ed è, inoltre, divisa in sei sezioni. Il percorso comincia dalla Chiesetta del Carmine fino a giungere al terzo piano, salvo la Sala Levi. Aprono la mostra le immagini di "intellettuale" di Fabio Mauri, artista e amico di Pasolini, che consiste nella proiezione di immagini del film sul corpo di Pasolini. L'ultima sezione è intitolata "Tra Gruppo Uno e Gruppo 63. Nuove tecniche di immagine" ed è esposta nella Sala delle Arcate di Palazzo Lanfranchi con appendice al MUSMA. Presentate importanti opere d'arte realizzate dai principali protagonisti del dibattito artistico dei primi anni Sessanta, per aiutare a comprendere i nuovi orizzonti della scultura italiana. L'iniziativa ha ricevuto la prestigiosa Medaglia della Presidenza della Repubblica, che si riserva soltanto a manifestazioni di grande importanza, e il Premio dalla Presidenza del Senato e dalla Presidenza della Camera.
L'evento è stato presentato ieri, 20 luglio, nella splendida cornice di Palazzo Lanfranchi, alla presenza del sindaco di Matera, Salvatore Adduce, la Soprintendente BSAE per la Basilicata, Marta Ragozzino, il Prefetto Luigi Pizza, il consigliere regionale Roberto Cifarelli in rappresentanza del Presidente Pittella, il Sottosegretario alla Salute, Vito De Filippo, il direttore della Lucana Film Commission, Paride Leporace, il direttore del Comitato Matera 2019, Paolo Verri, il senatore e capo di gabinetto del Ministero della Cultura, Giampaolo D'Andrea, l'Autorità di gestione POR Basilicata 2000-2006 e PO FESR 2007-2013 per la Regione Basilicata, Patrizia Minardi, il giornalista e Vicepresidente del Parlamento Europeo, David Sassoli, i curatori della mostra, Giuseppe Appella ed Ermanno Taviani, l'attore lucano, Ulderico Pesce, ed il fotografo Mario Carbone che accompagnò Pasolini nel suo tour italiano, compresa la città di Matera.
Il sindaco Adduce ha detto: "Ci passiamo il testimone tra la mostra di Pasolini al Palazzo delle Esposizioni a Roma e quella che presentiamo qui oggi. Pasolini scelse Matera per ragioni profonde e il 50° anniversario del film Il Vangelo Secondo Matteo è un'occasione troppo ghiotta che non si poteva non cogliere. Non vogliamo più consumare cultura, ma produrre cultura".
De Filippo ha affermato: "Si parla anche a livello nazionale di questo evento culturale straordinario. Il titolo di Capitale della Cultura è il riconoscimento di una storia e bisogna basare degli elementi di futuro su questa storia". Mentre il consigliere Cifarelli, nel portare i saluti del Presidente Pittella, si è detto soddisfatto per aver organizzato con il contributo della Regione questa grande iniziativa, nonostante le difficoltà finanziarie. "Già la città è viva – ha aggiunto – immaginate se dovessimo diventare capitale della cultura, cosa succederebbe".
Il Prefetto Pizzi ha sottolineato il grande fermento di importanti iniziative ed eventi culturali, da quando lui si è insediato, due anni fa. Paolo Verri, sulla stessa linea del Prefetto, ha dichiarato che la città sta sentendo tantissimo la candidatura: "E' una settimana piena di eventi, vedi il Ragnatela Folk Fest ed il Battiti Live questa sera".
Marta Ragozzino ha spiegato: "Con il set di Pasolini, Matera è stata trasformata in Gerusalemme, ma è già Gerusalemme. La mostra è una mostra di visioni con poche parole scritte."
Ricordiamo che la Mostra è promossa dalla Soprintendenza per i Beni storici, artistici ed etnoantropologici della Basilicata, con il sostegno del Comune di Matera, della Regione Basilicata, della Lucana Film Commission, del Comitato Matera 2019. E' patrocinata dal Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo e dalla Conferenza Episcopale Italiana ed ha il supporto dell'Arcidiocesi di Matera–Irsina. E', altresi, realizzata con il contributo operativo della Cineteca Lucana, del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, della Cineteca Nazionale di Bologna, del Gabinetto scientifico letterario G. P. Vieusseux di Firenze, la Pro Civitate Christiana di Assisi ed il Centro Studi Pier Paolo Pasolini di Casarsa.