Polo museale Basilicata
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Territorio

Polo museale, raccolta firme della Cisl per evitare soppressione

Il sindaco De Ruggieri e il governatore Bardi plaudono all’iniziativa

E' partita questa mattina la raccolta on line di firme per la petizione contro il decreto del Ministro dei Beni Culturali Alberto Bonisoli che intende accorpare il polo museale della Basilicata a quello della Puglia in un'unica Direzione territoriale.

L'iniziativa, curata dalla Cisl e partita sulla piattaforma change.org, verrà estesa poi alle sedi del sindacato e nei luoghi di lavoro.

Un'azione di protesta contro la decisione del MiBac che porterebbe a conseguenze nefaste per la rete museale della Basilicata – a detta dei sostenitori della petizione.

Tra questi, uno dei primi è stato il presidente della regione Basilicata, Vito Bardi che ha salutato l'iniziativa quale "utile strumento di sollecitazione e di mobilitazione a favore del mantenimento del presidio culturale all'interno della regione".

Con lui anche il primo cittadino di Matera, Raffaello De Ruggieri, che ha aderito alla raccolta firme, affermando che la specificità della rete museale non può essere travolta dalla riorganizzazione dettata dal ministero.

"I Musei Nazionali Archeologici di Matera, di Metaponto, di Eraclea, di Grumento, di Venosa, di Muro Lucano, di Melfi e di Potenza, per distinzione e qualità non trovano paralleli in Puglia, regione gratificata peraltro già dall'autonomia speciale del Museo Archeologico Nazionale di Taranto. L'iniziativa messa in campo dalla Cisl va nella direzione di sollecitare una riflessione più approfondita su un provvedimento che non può rientrare in una sorta di automatismo burocratico interno al MiBac"- ha commentato De Ruggeri.

Infatti, affermano dalla Cisl "il decreto ministeriale riduce la capacità di azione e di spesa del sistema dei beni culturali nelle regioni, sopprime le sedi dirigenziali e accorpa anche i segretariati, generando non solo gravi conseguenze sulla efficacia dell'azione di tutela e valorizzazione del patrimonio, ma anche danni in termini economici".

Una riforma, quella voluta dal ministro Bonisoli, che modifica anche i sistema dei ticket e dei canoni di concessione, riducendo la ricaduta economica sui poli museali regionali.

"Per questo temiamo che, senza meccanismi di equità e ridistribuzione, le piccole realtà museali, come quelle lucane, saranno trascurate fino al punto di mettere in dubbio la loro stessa sopravvivenza"- chiosano dal sindacato, invitando la popolazione lucana ad aderire alla petizione.
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