Politica
Politiche sociali, risorse non disponibili per gli orfani
Pedicini attacca gli amministratori locali
Matera - lunedì 24 novembre 2014
9.24
Politiche sociali e bilanci delle Amministrazioni locali, un connubio spesso difficile. A denunciarlo è il consigliere comunale di Forza Italia, Adriano Pedicini.
Al centro dell'attenzione del capogruppo vi è la delicata situazione dei minori orfani cui spetta un modesto contributo mensile consegnato sempre più in ritardo. "Numeri marginali quelli dei ragazzi in affidamento che non superano le 100 unità nel Comune di Matera – dichiara Pedicini - Per questi bambini l'attenzione dovrebbe essere scrupolosa, attenta, ed invece cosa si fa? Quei quattro soldi che servono giusto per tirare avanti tra l'acquisto di qualche quaderno, ed un paio di scarpe, da qualche mese vengono erogati in grave ritardo: anziché pagare all'inizio del mese si va oltre la metà".
Il consigliere comunale punta il dito sia contro l'Amministrazione comunale che quella regionale. La Regione Basilicata infatti prevede nel suo bilancio una cifra pari a 660.000 euro all'anno da trasferire al Comune di Matera per il sostentamento di minori che vivono situazioni di precarietà familiare. Di questi, 600.000 sono destinati alle rette per il ricovero dei minori e 60.000 alle famiglie che hanno ragazzi in affidamento.
Ad ogni minore orfano spetta un contributo di 250 euro che viene assegnato mensilmente. "Di solito i mandati di pagamento vengono inviati alla banca erogante i primi del mese, ma, negli ultimi tempi la questione si è fatta tragica, ad esempio il pagamento del mese di settembre è stato effettuato il 23 ottobre, mentre quello del mese di ottobre, ad oggi, non è stato ancora pagato e non verrà pagato".
Una situazione creatasi poiché l'amministrazione comunale, che dall'inizio dell'anno ha anticipato una somma pari a 328.000 euro, non è più in grado di sostenere tale spesa a causa di altre urgenze e soprattutto in vista dell'approvazione dell'assestamento di bilancio entro il 30 novembre". La Regione Basilicata, dal canto suo, non può trasferire quei fondi poiché vincolati dal Patto di Stabilità. "Questa è la versione dei contabili che palleggiano questa elemosina sull'asse di Regione Basilicata e Comune di Matera. Qui, sui tristi numeri dei loro bilanci, rientrano anche i fondi per gli orfani e si consuma il dramma dei figli di nessuno, o meglio dei figliastri delle istituzioni".
"Il vero problema è la mancanza di sensibilità da parte delle amministrazioni – tuona Pedicini - poiché sarebbe sufficiente evitare lo sperpero di denaro pubblico in spese giudiziarie o in feste di dubbia utilità per risolvere la situazione". Come sempre a farne le spese sono i più deboli e una politica locale, "falsamente attenta alle questioni sociali, dimentica persino i tre figli orfani di Annarosa Fontana, barbaramente uccisa 4 anni fa, ai quali era stata promessa attenzione e accompagnamento scolastico, ma che in realtà, spenti i riflettori, sono stati abbandonati al proprio destino".
Al centro dell'attenzione del capogruppo vi è la delicata situazione dei minori orfani cui spetta un modesto contributo mensile consegnato sempre più in ritardo. "Numeri marginali quelli dei ragazzi in affidamento che non superano le 100 unità nel Comune di Matera – dichiara Pedicini - Per questi bambini l'attenzione dovrebbe essere scrupolosa, attenta, ed invece cosa si fa? Quei quattro soldi che servono giusto per tirare avanti tra l'acquisto di qualche quaderno, ed un paio di scarpe, da qualche mese vengono erogati in grave ritardo: anziché pagare all'inizio del mese si va oltre la metà".
Il consigliere comunale punta il dito sia contro l'Amministrazione comunale che quella regionale. La Regione Basilicata infatti prevede nel suo bilancio una cifra pari a 660.000 euro all'anno da trasferire al Comune di Matera per il sostentamento di minori che vivono situazioni di precarietà familiare. Di questi, 600.000 sono destinati alle rette per il ricovero dei minori e 60.000 alle famiglie che hanno ragazzi in affidamento.
Ad ogni minore orfano spetta un contributo di 250 euro che viene assegnato mensilmente. "Di solito i mandati di pagamento vengono inviati alla banca erogante i primi del mese, ma, negli ultimi tempi la questione si è fatta tragica, ad esempio il pagamento del mese di settembre è stato effettuato il 23 ottobre, mentre quello del mese di ottobre, ad oggi, non è stato ancora pagato e non verrà pagato".
Una situazione creatasi poiché l'amministrazione comunale, che dall'inizio dell'anno ha anticipato una somma pari a 328.000 euro, non è più in grado di sostenere tale spesa a causa di altre urgenze e soprattutto in vista dell'approvazione dell'assestamento di bilancio entro il 30 novembre". La Regione Basilicata, dal canto suo, non può trasferire quei fondi poiché vincolati dal Patto di Stabilità. "Questa è la versione dei contabili che palleggiano questa elemosina sull'asse di Regione Basilicata e Comune di Matera. Qui, sui tristi numeri dei loro bilanci, rientrano anche i fondi per gli orfani e si consuma il dramma dei figli di nessuno, o meglio dei figliastri delle istituzioni".
"Il vero problema è la mancanza di sensibilità da parte delle amministrazioni – tuona Pedicini - poiché sarebbe sufficiente evitare lo sperpero di denaro pubblico in spese giudiziarie o in feste di dubbia utilità per risolvere la situazione". Come sempre a farne le spese sono i più deboli e una politica locale, "falsamente attenta alle questioni sociali, dimentica persino i tre figli orfani di Annarosa Fontana, barbaramente uccisa 4 anni fa, ai quali era stata promessa attenzione e accompagnamento scolastico, ma che in realtà, spenti i riflettori, sono stati abbandonati al proprio destino".